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kirk

Volumi letti: 7/7 --- Voto 7
Questa è la storia di Ryu, arrivato dalla nostra epoca neòl mondo del futuro, un mondo post apocalittico in cui esiste la leggenda di un salvatore il quale arriverà per governare ciò che rimane…
Abbiamo avuto decine di salvatori nel mondo dei manga, di qualche anno più vecchio è quello più famoso: Kenshiro di Hokuto… c’era bisogno di questa versione?
In fondo va bene anche questo manga che composto di solo sette volumi e si legge assai rapidamente, anche se non è indimenticabile… soprattutto all’inizio, ancora adesso non riesco a capire come - non esistendo suoi ritratti in un mondo divenuto simile alle prime civiltà -l’abbiano riconosciuto, né lo sceneggiatore Masao Yajima ce lo spiega come non ci spiega i salti nel tempo del protagonista: di fatto non lo spiega neanche l’autore di Tokyo revengers con molti più volumi e tante opere in più (di altri autori) da derubare per una spiegazione logica… tutto ciò resta un mistero. Ma devo dire che Yajima come sceneggiatore crea un fumetto carino e niente di più, anche se riuscirà a lavorare in seguito anche con autori abbastanza famosi (tipo Boichi in Rakia del 2008) non era lui che volevo conoscere… volevo conoscere il disegnatore Akira Oze il quale ha creato una storia di una birraia e la storia di un paese che lotta contro la costruzione di un aeroporto (degli slice of life dunque) che mi sarebbe piaciuto leggere ma che in inglese non sono riuscito a trovare.
Sempre riguardo a Oze c’è da dire che ha anche vinto il Premio Shogakukan e dunque ha avuto una certa notorietà in Giappone che non si è riprodotta in Occidente né in Italia, dove resta un autore inedito.
Spendo due parole per i disegni che sono nella media di ciò che ci hanno abituato i mangaka negli anni ‘80 (quest’opera è dell’ ‘86): non è innovativa per quanto riguarda il tratto come, come ho spiegato, non è innovativa la storia. Non troviamo altresì grande virtuosismo nel disegno dei fondali e delle apparecchiature in negativo metto anche il fatto che, a parte alcuni, quasi tutti i personaggi un po’ si assomigliano e quasi tutti gli avversari non hanno una “faccia” (perché nascosta sotto l’elmo).
Non mi convince il fatto che esistano nel futuro reperti storici della nostra epoca e libri in grado di essere usati o di spiegare come si usa una certa attrezzatura e la gente vive come nell’età del bronzo.
Insomma dopo un inizio sottotono scorre veloce e si merita un sette non brillando in nulla di particolare.