In Giappone il settore dell'intrattenimento notturno (mizu shōbai) può avere molte facce: una di queste sono gli hostess/host club, cioè locali che impiegano ragazze/i per uomini/donne che vogliono bere un drink circondati da premure e attenzioni.
In alcuni casi, soprattutto per quel che riguarda la clientela femminile, questo può trasformarsi in una sorta di dipendenza che può anche portare la persona ad indebitarsi a tal punto da finire nel giro della prostituzione o dei video per adulti.

Questo perché spesso le clienti di questi locali sono donne molto sole che iniziano a credere che le parole dolci e suggestive rivolte a loro dagli host siano vere, che i sentimenti che questi ragazzi dicono di provare per loro siano reali, suscitati da un sentimento di autentica ammirazione e attrazione e non dallo scopo di spillare quattrini il più possibile.
L'host coltiva un rapporto con la cliente in modo da indurla a credere che lui sia veramente attratto da lei, che le voglia veramente bene, ma che l'unico modo per incontrarsi sia quello di andare nel locale.
A cui seguono tattiche di pressione psicologica con frasi tipo: "Se non continui a bere, non potremo più vederci" oppure "Se non aumento le mie vendite, verrò retrocesso, quindi voglio che tu compri una bottiglia di champagne costoso per il mio bene". Questo perché più un host fa guadagnare al proprietario del locale, più scala la graduatoria del personale di quel locale, più diventa famoso e ricercato.

Per fermare tutto ciò, il governo giapponese ha appena approvato una nuova ordinanza che rende illegale per gli host sfruttare i sentimenti che i clienti provano per loro o far loro credere falsamente di ricambiare il loro affetto, per costringerli a spendere più soldi.
Se è vero che questa legge si applica a tutti i lavoratori di questi club, sia donne che uomini, sembra però accertato che sia stata pensata principalmente a causa di numerosi casi di donne che si sono indebitate a tal punto da essere spinte a guadagnare soldi facili apparendo in video per adulti, lavorando nell'industria dell'intrattenimento sessuale o nella prostituzione.
Spesso le donne devono soldi direttamente al locale che ha fatto loro credito e può essere presentato come un debito che la cliente deve saldare per il bene dell'host con cui ha bevuto, altrimenti ne sarà ritenuto responsabile e subirà ritorsioni dai suoi datori di lavoro.

L'idea che la donna si dedichi alla pornografia o alla prostituzione spesso non è solo un vago suggerimento, poiché negli stessi club frequentati dalla donna si organizzano incontri con produttori di video per adulti o fornitori di servizi sessuali e i proprietari dei locali o gli host possono persino ricevere una ricompensa per aver segnalato donne indebitate, un accordo noto come sistema "scout back".
Anche gli uomini possono arrivare ad indebitarsi per cifre molto grandi e per questo essere spinti a ricorrere a mezzi discutibili, come il crimine o la frode, ma le realtà economiche della pornografia e della prostituzione fanno sì che queste non siano solitamente un'opzione praticabile per gli uomini, soprattutto perché i clienti maschi degli hostess club tendono a essere più anziani rispetto alle clienti femmine.

In base alla nuova legge, costringere un cliente a spendere di più a causa di falsi sentimenti espressi, o per evitare all'host/hostess ripercussioni sul posto di lavoro, sarà motivo di revoca della licenza commerciale. Dimostrare che i sentimenti siano falsi sarà probabilmente il punto cruciale nelle inchieste, ma una fonte della polizia ha affermato che la prova che un host/hostess abbia espresso lo stesso sentimento verso più clienti, o che esista una politica aziendale che lo incoraggi a farlo, potrebbe soddisfare l'onere della prova.
La revisione rende inoltre illegali gli accordi di "scout back" e gli host o i club sorpresi a ricevere pagamenti per segnalazioni ad aziende di servizi pornografici o sessuali saranno puniti con una multa fino a 1 milione di yen o fino a sei mesi di carcere.
Si prevede che tutto ciò entrerà in vigore a fine giugno.
Fonte consultata:
SoraNews
In alcuni casi, soprattutto per quel che riguarda la clientela femminile, questo può trasformarsi in una sorta di dipendenza che può anche portare la persona ad indebitarsi a tal punto da finire nel giro della prostituzione o dei video per adulti.

Questo perché spesso le clienti di questi locali sono donne molto sole che iniziano a credere che le parole dolci e suggestive rivolte a loro dagli host siano vere, che i sentimenti che questi ragazzi dicono di provare per loro siano reali, suscitati da un sentimento di autentica ammirazione e attrazione e non dallo scopo di spillare quattrini il più possibile.
L'host coltiva un rapporto con la cliente in modo da indurla a credere che lui sia veramente attratto da lei, che le voglia veramente bene, ma che l'unico modo per incontrarsi sia quello di andare nel locale.
A cui seguono tattiche di pressione psicologica con frasi tipo: "Se non continui a bere, non potremo più vederci" oppure "Se non aumento le mie vendite, verrò retrocesso, quindi voglio che tu compri una bottiglia di champagne costoso per il mio bene". Questo perché più un host fa guadagnare al proprietario del locale, più scala la graduatoria del personale di quel locale, più diventa famoso e ricercato.

Per fermare tutto ciò, il governo giapponese ha appena approvato una nuova ordinanza che rende illegale per gli host sfruttare i sentimenti che i clienti provano per loro o far loro credere falsamente di ricambiare il loro affetto, per costringerli a spendere più soldi.
Se è vero che questa legge si applica a tutti i lavoratori di questi club, sia donne che uomini, sembra però accertato che sia stata pensata principalmente a causa di numerosi casi di donne che si sono indebitate a tal punto da essere spinte a guadagnare soldi facili apparendo in video per adulti, lavorando nell'industria dell'intrattenimento sessuale o nella prostituzione.
Spesso le donne devono soldi direttamente al locale che ha fatto loro credito e può essere presentato come un debito che la cliente deve saldare per il bene dell'host con cui ha bevuto, altrimenti ne sarà ritenuto responsabile e subirà ritorsioni dai suoi datori di lavoro.

L'idea che la donna si dedichi alla pornografia o alla prostituzione spesso non è solo un vago suggerimento, poiché negli stessi club frequentati dalla donna si organizzano incontri con produttori di video per adulti o fornitori di servizi sessuali e i proprietari dei locali o gli host possono persino ricevere una ricompensa per aver segnalato donne indebitate, un accordo noto come sistema "scout back".
Anche gli uomini possono arrivare ad indebitarsi per cifre molto grandi e per questo essere spinti a ricorrere a mezzi discutibili, come il crimine o la frode, ma le realtà economiche della pornografia e della prostituzione fanno sì che queste non siano solitamente un'opzione praticabile per gli uomini, soprattutto perché i clienti maschi degli hostess club tendono a essere più anziani rispetto alle clienti femmine.

In base alla nuova legge, costringere un cliente a spendere di più a causa di falsi sentimenti espressi, o per evitare all'host/hostess ripercussioni sul posto di lavoro, sarà motivo di revoca della licenza commerciale. Dimostrare che i sentimenti siano falsi sarà probabilmente il punto cruciale nelle inchieste, ma una fonte della polizia ha affermato che la prova che un host/hostess abbia espresso lo stesso sentimento verso più clienti, o che esista una politica aziendale che lo incoraggi a farlo, potrebbe soddisfare l'onere della prova.
La revisione rende inoltre illegali gli accordi di "scout back" e gli host o i club sorpresi a ricevere pagamenti per segnalazioni ad aziende di servizi pornografici o sessuali saranno puniti con una multa fino a 1 milione di yen o fino a sei mesi di carcere.
Si prevede che tutto ciò entrerà in vigore a fine giugno.
Fonte consultata:
SoraNews
Ciò prevede che una donna denunci il fatto (e quindi ammetta anche tutto il suo retroscena), evento molto improbabile.
Alternativamente la polizia dovrebbe mandare delle agenti per verificare che ciò venga rispettato.. ed anche questo la vedo molto difficile.
Non è così facile. Quando uno è solo e trova una spiraglio, la razionalità và letteralmente a put...
Non è forse la stessa cosa per gli uomini possessivi e violenti?
e niente, grazie alla forza della giustizia da oggi tutti gli host club del giappone hanno chiuso ieri.
Tralasciando poi che gli host club sono l'apice della tristezza per quanto mi riguarda, dove gente va a sperperare soldi per farsi dire che sono all'altezza delle aspettative della vita... non è neanche una questione di sesso, ma di sentirsi dire che si è delle persone realizzate... mi viene la depressione solo a pensarci.
Ma piuttosto che muovere ordinanze imbarazzanti e di assai dubbia utilità che si investa in istituti di recupero e supporto psicologico perché sti poveracci che ci vanno stanno messi male, ma male forte.
Ci vanno persone comunissime eh
la condizione della donna in Giappone è ancora molto arretrata. Alcune ci vanno dicendo " e' per una volta...mi concedo lo sfizio" ma poi vengono irretite e per alcune di loro, più fragili, è l'inizio di una vera e propria dipendenza.
Succede anche a molti uomini in Italia con la prostituzione, gente che nella vita di tutti i giorni non dimostra di essere vittima di queste cose
Prendersela maggiormente con la contabilità di questi locali , impostare limiti massimi per i servizi verso i clienti e qualche altra roba ?
Ma cosa c'entra chi ci va? Che ci vada il VIP, il bancario, il medico o l'operaio di cantiere mica fa differenza...
Questa è una condizione psicologica dettata da uno stile di vita (quello giapponese) che mette il cittadino come semplice ingranaggio di un sistema più grande di lui e che quindi deve ritrovarsi a sentirsi dire da un perfetto/perfetta sconosciuti "Sei davvero in gamba! Wow sei eccezionale...", il tutto mentre spende il corrispettivo in yen di 150 euro di bibite.
Cioè queste persone invece di pagare uno psicologo pagano una tizia in abiti succinti che le sussurra parole dolci all'orecchio mentre gli versa alcolici come fosse lo shogun... poniamoci due domande.
Che sia magari una sorta di alternativa alla prostituzione in senso stretto, come c'è in Italia, non la rende meno deprimente e a mio modo di vedere anche dannosa per gli individui.
E alla luce di tutto questo secondo me andrebbero presi provvedimenti più realistici ed effettivi del semplice dire agli host club "Hey, potreste per cortesia smettere di fingere... che par brutto a vedersi , se possibile eh senza fretta!"... è imbarazzante anche da immaginare.
io dico che può succedere a chiunque. Vivi un momento di solitudine e depressione e vuoi evadere....e caschi in questa rete.
Queste persone dallo psicologo non vanno, molti preferiscono far finta di nulla e poi di nascosto evadere in diversi modi...
vanno curate? Certamente...come va curato chi soffre di alcolismo
Sono dipendenze, ma se questo non parte dalla persona che è dipendente in primis l'unico altro modo per far capire che è un problema è porre delle regole e dei divieti. Almeno è un inizio...
Soffrire una condizione, fosse anche la depressione, non significa non capire più nulla, neanche l'evidenza di ciò che gli si para davanti, se chi va in suddetti luoghi crede che le parole delle donne (o degli uomini) siano sincere per quanto mi riguarda è un totale rincoglionito/rincoglionita e ha un problema alla base che va oltre i problemi personali e interpersonali.
Chi va in host club sa esattamente cosa ci trova, bellocci che tessono le tue immaginarie lodi, per farti spendere il più possibile in alcolici costosissimi, facendoti cantare al karaoke come un ossesso e idolatrandoti manco fossi una pop-star. Tutto per un'esperienza fittizia e che non lascia nulla né al cliente né tantomeno ai dipendenti di questi locali, che stanno là giusto per sfilar soldi ai polli.
Non dimentichiamo poi che queste persone non vivono "momenti" di difficoltà ma veri e proprie esistenze dipendendo da questi locali e relative/i dipendenti. Non è roba da una serata e mai più, è al pari di una malattia.
E' una dipendenza, benissimo si prendano provvedimenti reali in merito, non ridicoli ammonimenti agli host club quasi a dire "non fatelo più eh mi raccomando" perché la figuraccia ce le fanno le istituzioni su tutti, dimostrando di non saper tenere le redini della situazione.
Fosse per me questi locali andrebbero chiusi e vietati, non sono locali a tema, non si va a vedere spettacoli o a bere cocktail/drink particolari, sono luoghi in cui dei poveri fessi vanno a farsi spennare, e secondo me in maniera del tutto consapevole, altroché.
Colpa di questa società? E' un problema culturale? Di ruoli maschili, femminili che non riescono a evolversi? Penso che si potrebbe fare un discorso molto ampio, e i fattori possono essere molteplici, comunque, tutto mi sembra indice di una civiltà malata, o peggio.
La prostituzione è squallida, ma è qualcosa di diverso; chi va con le prostitute, sa cosa va a fare e cosa cerca, certamente non surrogati di qualche forma d'amore, ma soddisfa un istinto puro e semplice senza implicazioni di alcun tipo.
Quoto tutto il messaggio di Ninfea perchè sono d'accordo con ogni singola parola, soprattutto le parti in grassetto.
Quest'ordinanza agli host club è veramente triste (e inutile) ma è solo la superficie, il vero problema si trova ben più in profondità.
Purtroppo la società di oggi (grossomodo in tutto il mondo, pur con le dovute differenze tra i vari Paesi) spinge sempre più le persone verso un concetto di individualismo totale (NON di egoismo, sono due cose leggermente diverse), per cui siamo arrivati al punto di cercare di "spersonalizzare" (e mettere in vendita) anche i sentimenti, come se tutto sommato fossero prodotti di consumo come altri, magari pure qualcosa di superfluo...
Ma semplicemente la psiche umana ne ha bisogno, ed ecco perchè in Giappone ci sono "servizi" di questo tipo (ma anche altre cose simili come le/i ragazze/i a noleggio, di fatto siamo sempre lì).
Siccome poi i giapponesi hanno una mentalità estremamente rigida riguardo l'autoaffermazione di se stessi ("tu non sei tu, sei solo un numero, il collettivo viene prima") questo li rende sempre più alienati tra di loro e poiché non hanno potuto creare fin dall'inizio un corretto sviluppo emotivo ciò li porta appunto a questo tipo di interazioni interpersonali volutamente finte, "di plastica".
Per fare un paragone, è come se una persona andasse al distributore (visto che in Giappone ce ne sono millemila) e si aspettasse di poter comprare, insieme a una bibita, anche dei sentimenti già preconfezionati nella busta.
Ovviamente è un discorso molto generico, non tutti i giapponesi sono così (...mi auguro
Ma soprattutto, senza parlare dall'alto di nessun piedistallo, penso che anche "noi occidentali" non siamo messi poi tanto meglio, siamo semplicemente più "indietro" di loro...
Tutto perchè nessuno ha più empatia, nessuno prova più ad avvicinarsi, ad ascoltare ed a scoprire i sentimenti dell'altra persona......troppo difficile, tutti sono (anzi, siamo) troppo concentrati sul perseguire i propri obiettivi (quali poi?) in maniera ossessiva, dimenticandoci che nessun uomo/donna è un'isola...
E' un discorso mortificante, lo so, ma quello che voglio dire è che bisogna opporsi a questo modo di pensare, sia loro che noi.
Basta solo provarci e "rischiare" di più quando si tratta di esporre se stessi agli altri, avere il coraggio di aprire il proprio cuore pur sapendo che può comunque andare male....ma non fa nulla, l'importante è continuare comunque a credere che le brave persone esistono e che un legame serio e profondo con gli altri si possa instaurare.
Se ogni singolo umano facesse così non ci sarebbero più problemi di questo tipo e gli host club chiuderebbero i battenti domani stesso.
Sono un idiota a pensarla così, lo so........ma sono anche un inguaribile romantico, non posso farci nulla
Già perché in occidente le truffe sentimentali non esistono.
Donne e uomini che la controparte nemmeno la vedono ma è solo un contatto su fb, Istagram o simili.
È troppo facile giudicare se non si è mai passati per certe situazioni, e credimi è molto facile caderci. Quando hai sete non stai a chiederti della bottiglietta ghiacciata che ti danno è acqua i piscio. La prendi, la bevi e dici anche grazie.
Qui almeno a differenza delle truffe sentimentali occidentali (perché anche quello degli host lo sono) la tua controparte è reale e non una foto.
Credimi a suo tempo ci sono passato anch'io da una situazione simile, sei talmente disperato e bisognoso di un "qualcuno" che anche solo ti ascolti che i tuoi livelli di allerta si abbassano fino a sparire. Mi sono "salvato" solo per la mia curiosità e partenza da una foto e cercando in teta scopri che era una truffa.
E non è necessario essere soggetti da psicanalisi o simili. Basta essere stati lasciati "male" per poterci finire dentro.
La droga può dare dipendenza chimica, ma è la dipendenza psicologica, comune ad entrambi questi casi, quella che più frega. Quanti casi di prostituzione per pagarsi la droga?
Onestamente alla luce di questo ragionamento e dei fatti di cronaca nostrani non me la sento di dare dei rincoglioniti ai giapponesi, piuttosto è la società mondiale per come è oggi che ci porta a cercare uno sfogo quando da una parte, quando dall'altra, quando dall'altra ancora.
E chi ha mai detto che in occidente non ci siano? Avoja, forse anche peggio.
Il problema è che questi locali non aiutano di certo queste persone, anzi peggiorano la situazione...
Ma capiamoci, questi host-club, o fosse anche i siti di incontri (le più grandi truffe anche qui in Italia) secondo te sono una soluzione? Aiutano le persone che magari stanno passando o hanno passato un brutto periodo? Non credo proprio onestamente visto che stanno là solo ed esclusivamente per spillare soldi cavalcando l'eventuale stato emotivo dei clienti.
Non sto a fare il maestrino sia ben chiaro, anzi capisco perfettamente cosa vuol dire avere dei brutti periodi (se dovessi descrivere i miei ultimi 3 anni non la finirei più) ma questo non deve spronare a farsi fregare da queste attività.
Onestamente anche un'aiuto "professionale" non è detto che risolva il problema e comunque se si necessita di supporto serio si paga, e caro anche, ma a quel punto io credo sia sempre meglio che ubriacarsi con delle tizie in un locale uscendone più poveri e con gli stessi problemi di prima.
E' una situazione spiacevole e più ampia di quanto si possa definire in qualche riga ma per me, in sintesi, questi locali non sono la soluzione ma un'ampliamento del problema.
Assolutamente non sono la soluzione e di fatto non ho preso al difesa di quei posti. Ma delle vittime.
Rileggi i post e guarda come vengono giudicati...
Ma non c'è nulla da rileggere, ho già letto attentamente ciò che è stato detto da me, da te e da altri. Le vittime certo ci sono ma vengono giudicate in base a ciò che fanno nella loro consapevolezza, dettata da momenti e stati d'animo quanto vuoi, ma sempre scelte loro sono.
E poi non credo che siano tutte persone depresse o tristi e sole, ci sarà una buona fetta con i soldi a fiotti che li brucia in quel modo per il semplice e malsano gusto di sentirsi idolatrare. Perché qui l'abbiamo buttata sulle povere vittime e okay ma non sono tutti uguali, come chi va a prostitute semplicemente perché gli piace cosi...
In sintesi, come già detto e ripetuto, quei luoghi andrebbero chiusi e resi illegali, punto.
Vorrei sapere da dove vengono tirate fuori certe statistiche.
Se il problema esiste dipende dagli ultimi trent'anni e quindi dai cambiamenti della società.
Non è un problema che hanno sempre avuto.
Non so se ti riferisci al mio commento comunque rispetto al picco dei primi anni Settanta in Giappone i matrimoni si sono dimezzati.
Storicamente il modello familiare giapponese è sempre stato quello esteso via via con il cambiamento della società sono nati problemi sempre più grandi.
E la quota disagio anche per questa settimana l'abbiamo raggiunta!
Certo da italiano subito vado a pensare che una legge simile sia praticamente impossibile da far rispettare... gli/le host potrebbero continuare come sempre e come può il cliente provare la cosa? L'unico modo è mettersi una telecamera nascosta addosso e filmare cose compromettenti.
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