Monster Hunter Wilds è stato accolto come uno dei titoli di maggior successo commerciale nella storia recente di Capcom. Nonostante un lancio su PC tutt’altro che impeccabile — con bug, problemi tecnici e personaggi che hanno fatto storcere il naso a più di un fan — il gioco ha venduto milioni di copie e raggiunto vette altissime su Steam, diventando uno dei titoli più giocati di sempre sulla piattaforma.
Tuttavia, meno di tre mesi dopo l’uscita, l’entusiasmo iniziale sembra essersi sgonfiato in modo drastico. Secondo i dati di SteamDB, il 19 aprile Monster Hunter Wilds ha raggiunto un picco di appena 41.101 giocatori contemporanei, segnando un crollo del 97% rispetto al picco iniziale della settimana di lancio, che era stato di ben 1,4 milioni di utenti. Per fare un confronto, Monster Hunter: World — uscito ormai sette anni fa — non ha mai perso più del 92% del proprio picco iniziale, e ancora oggi riesce a mantenere una base solida di oltre 26.000 giocatori attivi giornalieri.
Va detto che i dati si riferiscono solo alla versione PC (una delle tre piattaforme su cui il gioco è disponibile) e che Wilds partiva da numeri molto più alti rispetto a World. Tuttavia, la rapidità con cui i giocatori stanno abbandonando il titolo è difficile da ignorare, anche perché il declino non riguarda solo i picchi di utenza: anche la media di giocatori attivi mensili è precipitata. A marzo si registravano circa 378.500 giocatori medi, mentre negli ultimi 30 giorni il dato si è ridotto a 53.842 — un calo dell’86% rispetto alla settimana di lancio.
Eppure, tra i pochi rimasti, c’è una fetta di appassionati hardcore ancora coinvolta. Secondo le statistiche degli achievement su Steam, il 36% ha raggiunto il Grado Cacciatore 100, mentre il 57% ha abbattuto almeno 100 mostri di taglia grande — un aumento rispetto alle rilevazioni precedenti. Tuttavia, questi numeri suggeriscono anche che una percentuale enorme di giocatori occasionali ha semplicemente mollato.
I motivi sono probabilmente molteplici. La valutazione media su Steam si attesta attorno al 58% di recensioni positive, il punteggio più basso per un gioco della serie. Il mese scorso Capcom è stata costretta a intervenire ufficialmente per il crescente numero di cheater, modificando anche il sistema di ricompense delle missioni. Nonostante vari aggiornamenti correttivi e patch, molti dei problemi strutturali sono ancora presenti. La speranza per Capcom è che i prossimi aggiornamenti, tra cui il Title Update 2 gratuito annunciato e previsto per questo mese, possano richiamare una buona fetta della community che, per il momento, sembra aver voltato le spalle al gioco. Se non lo avete ancora giocato, trovate qui la nostra recensione.
Tuttavia, meno di tre mesi dopo l’uscita, l’entusiasmo iniziale sembra essersi sgonfiato in modo drastico. Secondo i dati di SteamDB, il 19 aprile Monster Hunter Wilds ha raggiunto un picco di appena 41.101 giocatori contemporanei, segnando un crollo del 97% rispetto al picco iniziale della settimana di lancio, che era stato di ben 1,4 milioni di utenti. Per fare un confronto, Monster Hunter: World — uscito ormai sette anni fa — non ha mai perso più del 92% del proprio picco iniziale, e ancora oggi riesce a mantenere una base solida di oltre 26.000 giocatori attivi giornalieri.
Va detto che i dati si riferiscono solo alla versione PC (una delle tre piattaforme su cui il gioco è disponibile) e che Wilds partiva da numeri molto più alti rispetto a World. Tuttavia, la rapidità con cui i giocatori stanno abbandonando il titolo è difficile da ignorare, anche perché il declino non riguarda solo i picchi di utenza: anche la media di giocatori attivi mensili è precipitata. A marzo si registravano circa 378.500 giocatori medi, mentre negli ultimi 30 giorni il dato si è ridotto a 53.842 — un calo dell’86% rispetto alla settimana di lancio.
Eppure, tra i pochi rimasti, c’è una fetta di appassionati hardcore ancora coinvolta. Secondo le statistiche degli achievement su Steam, il 36% ha raggiunto il Grado Cacciatore 100, mentre il 57% ha abbattuto almeno 100 mostri di taglia grande — un aumento rispetto alle rilevazioni precedenti. Tuttavia, questi numeri suggeriscono anche che una percentuale enorme di giocatori occasionali ha semplicemente mollato.
I motivi sono probabilmente molteplici. La valutazione media su Steam si attesta attorno al 58% di recensioni positive, il punteggio più basso per un gioco della serie. Il mese scorso Capcom è stata costretta a intervenire ufficialmente per il crescente numero di cheater, modificando anche il sistema di ricompense delle missioni. Nonostante vari aggiornamenti correttivi e patch, molti dei problemi strutturali sono ancora presenti. La speranza per Capcom è che i prossimi aggiornamenti, tra cui il Title Update 2 gratuito annunciato e previsto per questo mese, possano richiamare una buona fetta della community che, per il momento, sembra aver voltato le spalle al gioco. Se non lo avete ancora giocato, trovate qui la nostra recensione.
Aggiungiamo al tutto il problema delle performance e questo è il risultato... sinceramente non so neanche se prenderò l'eventuale espansione a sto punto, MH deve tornare a darti la sensazione che stai davvero cacciando, che ti devi organizzare, imparare i mostri, conoscere l'ambiente ecc... Sinceramente mi sono divertito molto ma molto di più con il tanto bisfrattato ER nightreign
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