Attraverso il profilo instagram dell'editore Toshokan, riportiamo un comunicato in cui si stabilisce la sospensione (apparentemente definitiva) della pubblicazione del manga La monella Chie (Jarinko Chie) di Etsumi Haruki che si ferma quindi a 6 volumi monografici pubblicati nel nostro paese su un totale di 67 che compongono l'opera in Giappone.
Fonte consultata:
Toshokanit
Chie Takemoto è una ragazza affidabile che lotta per aiutare il padre problematico nel seguire una piccola taverna a Osaka. All'insaputa di suo padre, lei visita di tanto in tanto la madre che lo ha lasciato non molto tempo fa. Ha in programma di cercare di riunirli, ma non fino a quando il padre trova lavoro.
Fonte consultata:
Toshokanit
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Kotaro, un po' ti invidio che hai una padronanza così buona da poterlo leggere in dialetto 😂.
Detto ciò, chiedo a tutti se ha senso recuperare i volumi usciti fino ad ora, quantomeno per farsi una idea dell'opera.
Ora come ora i manga nelle librerie sono quasi spariti.
Spiace vedere che probabilmente questo boom si sgonfierà e basta, lasciandoci tutti più poveri, in tutti i sensi ç___ç
Spero che i rapporti con gli altri editori italiani restino buoni visto che ci sono alcuni seinen e josei inediti che mi farebbe piacere se arrivassero da noi.
Non lo so, non ne sono affatto convinto. Per nulla convinto.
Notare che non ho mai detto che Star l’avrebbe sicuramente portato a termine, facevo solo notare che se l’avesse preso (e poi interrotto) Star o una qualsiasi altra casa grossa, la reazione sarebbe stata diversa, ma per delle buone ragioni.
Magari le finanze le ha anche Toshokan. Io penso che i lettori quando parlano di editori "grandi, medi e piccoli" abbiano idee un po' confuse: come si distingue un grande editore da un piccolo editore? Unica risposta sensata: dal fatturato. Quindi Edizioni If srl con oltre 1 milione di euro di ricavi (controllato ora), troppo piccola non è... ma tutti qui stiamo commentando indicandoli come "piccolo editore coraggioso". I piccoli editori sono Musubi, Jundo, Ishi, Dokusho... Toshokan e Salda Press anche no e non sono neanche nuovi editori (parlando di editori che hanno iniziato a pubblicare manga più o meno nello stesso periodo).
Io non so dire se la reazione sarebbe stata differente con Star Comics, magari sì e magari no. Non ho una opinione convinta in merito. Ma dubito che Star Comics al posto di Toshokan non avrebbe stoppato la pubblicazione e in tutti i casi siamo sicuri che Star Comics non l'avrebbe mai manco iniziata questa pubblicazione...
Non sono spariti, riempiono ancora molti scaffali. Semplicemente alcuni editori hanno puntato quasi del tutto a questa via solo che i manga più venduti nelle librerie li vediamo quali sono essendo visibili le classifiche ...e sono tutti shonen mainstream
Giunti Editore conta circa 270 librerie sparse nella nostra Penisola.
All'inizio Castellazzi parlava di Toshokan come di una corazzata.
Le premesse erano notevoli per diventare un'alternativa al triumvirato Star-Panini-J-Pop ma forse hanno pagato il voler "fare gli alternativi" ☹️ basta dire che sin dall'inizio hanno detto che non avrebbero pubblicato battle shounen.
Il progetto era anche ambizioso... Manga classici inediti, manga di nicchia in Giappone, fumetti asiatici dal Vietnam, Hong Kong.
@XBurner e rock holmes
Toshokan nacque da una joint venture tra Giunti Editore e Edizioni If.
Praticamente Toshokan tra i nuovi editori è partito con solide basi finanziarie un po' come nel 2009 GP Manga con Giochi Preziosi.
Gli altri editori nati durante il boom del Covid sono piccole realtà.
E sono abbastanza sicuro che le vendite dei libri sono dati pubblici. A pagamento, ma pubblici, visto che compaiono nelle classifiche gratuite, immagino saranno anche in quelle complete a pagamento.
Il tuo discorso può anche avere un senso in generale, sul fatto che la Francia sia più aperta e si pubblichino più opere e anche più particolari… ma se andiamo al titolo in particolare, questo non l’hanno pubblicato neanche loro.
Come non pubblicano koichikame… al netto che a te, o a me, o chi vuoi una serie possa piacere non tutto può essere portato, perché avrebbe un pubblico troppo piccolo…
Come per contraltare non vengono portate tutte le centinaia di fantasy isekai che vengono pubblicati in Giappone.
Questa serie non è assolutamente un metro per valutare lo stato di salute del mercato manga italiano.
Per restare a toshokan, vino di zucca può essere un titolo rischioso, ma con un suo senso, questo per me economicamente non l’ha mai avuto.
Poi sull’editore in generale come già detto sono stati fatti vari errori, puntare sul circuito delle librerie (col problema dei resi), puntare su tutti titoli particolari (di nicchia non lo trovo il termine giusto)… da li è poi nato il problema dei lori prezzi che ha coinvolto anche serie che in altre situazioni avrebbero un successo ben diverso (così al volo mi viene in mente mikazuki march).
Se la distinzione la dobbiamo fare tra Grande e Piccola, io direi che oltre a quelle tre le altre sono tutte “piccole”. Poi certo, Toshokan e altre come Dynit credo si avvicinano di più a una via di mezzo, con disponibilità economiche maggiori di quelle da te citate, ma comunque molto minori delle “Big 3”.
Scherzi a parte... io avevo preso il primo volume ma non aveva convinto.
Sono uno di quei lettori di manga che legge dai tempi della Granata Press, ho tante serie interrotte in libreria, quindi non mi faccio problemi a seguire una serie dall'inizio se mi colpisce - non sto a guardare le probabilità che verrà conclusa o chi sia a pubblicarlo. Non mi faccio questi problemi che vedo invece molti degli utenti di questo sito si fanno sotto ogni notizia. Ogni tanto va bene, ogni tanto no. C'est la vie e mi va bene così
Non vedo perche'.. Musubi sta facendo una politica diversa, fatta di piccoli passi. E Higurashi è leggermente più conosciuto
lode alla correttezza della casa editrice cha ha voluto informare i lettori della sospensione!
non è una cosa scontata!
Ma anche fa riflettere sul mercato attuale.
io spero si investa sempre più sui titoli di nicchia, lontani dai canoni più noti del mercato italiano dei manga,
spero si continui a investire coraggiosamente, a dare nuova linfa a un mercato che è saturo di tanti titoli con tematiche simili, o qualità un pò basse...
Spero che usciranno tanti altri titoli di nicchia.
Mi spiace ma forse non hai idea di quanto grande e importante sia il titolo che è stato sospeso... Higurashi soprattutto in Italia è andato di moda ormai 15 anni fa e al giorno d'oggi nessuno ne parla più... La vedo dura, troppi volumi, poi ehi io sono la prima a sperare che prosegua tutto liscio perché lo sto acquistando
Ripeto sarà grande e importante...in Giappone. In Italia nessuno sa di che si tratta. I giovani sicuramente no, mentre i vintage sono legati solo ai cartoni della loro infanzia
Sono completamente d'accordo!
Aggiungo solo una cosa! È vero che se un titolo mi interessa me lo compro a prescindere, ma se sono incerta come nel caso della monella Chie, rinuncio in partenza. Nolente o volente i prezzi di tanti titoli della Toshokan sono spudorati, non sono ancora così affermati ed era logico che questo titolo in Italia non avrebbe visto la fine. Quindi, anche se era un titolino interessante, io non l'ho comprato. Fosse stato edito da una delle tre grandi CE e ad un prezzo leggermente inferiore, probabilmente sì.
Apprezzo il coraggio di Toshokan nella scelta dei loro titoli ma qua hanno fatto davvero il passo più lungo della gamba.
Siamo molto, molto lontani da quel numero. E paragonare quel sottogenere agli isekai, considerata la sua storia, è il famoso paragone tra pupù e cioccolata. Capisco l’amarezza per l’interruzione, davvero, ma evitiamo di rivalerci contro generi validi quanto e più di altri (sto pensando a moltissimi shounen) solo perché dà noia vedere che quelli a differenza di altri stanno andando bene, dai.
Apprezzo molto i racconti delle tue avventure in Giappone e mi dispiacerebbe doverti associare ai soggettoni con problemi evidenti che odiano quel genere perché non rientra nei loro personalissimi gusti (e per i suddetti problemi che tu non penso proprio abbia), sono sicura che sei meglio di così.
E magari è anche segno che il titolo in questione non se lo filava quasi nessuno, dato poi comprovato dai numeri messi lì dall'editore.
Dynit non è un piccolo editore infatti. Se parliamo invece di Star Comics, JPOP e Panini, ci sono enormi differenze tra Panini e le altre 2 (Panini è oltre i 100 milioni). JPOP e Star Comics sono arrivate a cifre importanti col boom del 2021, prima non erano queste le cifre e non c'era questo largo gap con un medio editore con 10 anni di attività (tipo Magic Press?). Inoltre ci sono voluti anni, più di un decennio di attività. Vanno fatte diverse considerazioni secondo me: innanzitutto il fatturato che spesso non corrisponde alla realtà percepita (molto molto molto spesso). In più questo fatturato dovrebbe essere rapportato anche agli anni di attività, per dire che mi sembra più che normale che un editore nato da 2 anni non faccia 1 milione di fatturato, pensate che manco ha un catalogo ancora e senza un catalogo come li fatturerebbe questi soldi con 20 volumi (a volte anche meno) all'anno che escono?
Tutto questo per dire che in questi discorsi che facciamo tra noi si mettono nello stesso calderone realtà editoriali con enormi differenze, anche se invisibili agli occhi dei lettori (perché non ci importa di informarci, spesso).
Se magari fossero arrivati gli adattamenti animati e noti da tempo, magari...
Troppo vecchia (chissene, non importa) e "tratto bruttino" (nevvero mai) li potresti pure escludere.
L'arte è arte, sono d'accordo con te al 100%. Però dai, so benissimo delle 300 uscite e tanti me li sfoglio velocemente alla ricerca di qualche disegno, tratto, che mi colpisca... sia uscite nuove che quelle del passato. C'è un mondo! Ma sei troppo buono nel tuo ragionamento. Tantissimi titoli sono uguali a tanti altri, si ripetono, per non parlare di roba ecchi davvero insulsa, dove tette e forme la fanno da padroni. L'arte lì faccio fatica a trovarla...
Non ho detto che è un'icona né un simbolo, ma ha quasi la fama dei citati. Non ti so spiegare le meccaniche che portano il successo di una serie rispetto ad un'altra, per di più in Giappone che hanno tutto un loro modo di vedere le cose. Il manga di Chie è durato 20 anni!!! Son tanti eh! Mettici pure il film e la serie, dirette da un certo Isao Takahata, voglio dire, che era guardata da ogni fascia di età (così mi raccontavano qui in Giappone) ed ha avuto un grande successo. Mettici pure l'ambientazione umile, personaggio forte, ambientato ad Osaka e parlato in dialetto, così è entrato nella memoria di tutti. Divenuta un'icona no, oltre a quelli citati c'è roba come Anpanman, che da noi è sconosciuto: sta dapertutto! La qualità non saprei ma i bambini ne vanno matti. Pensa che la mattina alle 8 stanno facendo una serie sulla vita dell'autore! Cose che non vedremo mai. A volte la seguo ed è ben fatta! Interessante anche perché Yanase è anche lo scrittore di Chirin no Suzu, trasposto in film dalla Sanrio, che è un capolavoro che amo...
Comunque sbagli a calcolare il successo di un film/serie/manga in base a quanti sequel/remake/reboot tiene.
Guarda, a parte i supermercati che tengono i manga in modo schifoso; delle librerie, io nella mia città e in quella vicina ho una grande Feltrinelli e una Mondadori, dopo un'inizio dove gli dedicavano anche degli stanzoni (sempre tenuti male, in quanto ad indicizzazione) ora hanno si e no una parete abbastanza piccola, con cose mainstream, inuti le girarci in tondo la bolla è finita.....
Su questo concordo alla grande. Nella mia città ci sono 5 librerie e la zona manga si è ristretta molto. Forse davvero solo alla Giunti è rimasto qualcosa, da Feltrinelli e Mondadori si trova uno scaffale rilegato vicino al reparto ragazzi e bambini. C'è anche da dire che se qualcuno si è avvicinato al mondo dei manga grazie a queste librerie, sicuramente poi si sono rivolti alle fumetterie per proseguire con gli acquisti... Ho provato anche io in passato a cercare manga nelle librerie ma non arriva quasi nulla e sicuramente non puoi valerti dell'aiuto di commessi che se ne intendono
D'accordo su tutto quello che avete scritto!
E' un mio personale cruccio e una mia personale battaglia contro i mulini a vento quella contro la gente della mia età o superiore, che è cresciuta con un certo tipo di manga/anime ma è rimasta solo col ricordo d'infanzia, senza approfondirli né capire che ci sono mille inediti con lo stesso stile di disegno/atmosfera di ciò che ha visto in tv da piccola e che potrebbero emozionarla allo stesso modo, impedendone così la pubblicazione in Italia. Una volta tanto che finalmente sembrava essersi aperto uno spiraglio, purtroppo sembra che la cosa non dia frutti, e me ne dispiace.
Chie è una di quelle serie che in Giappone hanno segnato l'era Showa e che perciò oggi tutti gli adulti conoscono e ti sanno citare, è durata più di vent'anni, ci hanno fatto due serie animate e un film al cinema, l'autore ci ha fatto anche diversi spin off successivi. Non ha la popolarità di altre semplicemente perché di suo era già diretta a un pubblico di adulti e non di bambini come un Doraemon, ma di fatto è una serie che tutti gli attuali adulti conoscono. Io stesso, di fatto, l'ho conosciuta perché un wrestler si faceva le foto su Instagram con la figlia piccola imitando Tetsu e Chie. Anche solo per il peso che ha nella cultura giapponese meritava una pubblicazione, era anche una questione di pregio ed è brutto che sia fallita.
Assolutamente sì. Almeno per quanto pubblicato sinora, è una serie episodica, quindi ci si gode lo stesso i volumi pubblicati anche se non c'è una storia o un finale.
Io su questo capisco cosa intendi e concordo, a me purtroppo proprio non piaceva come stile generale (magari un giorno proverò l'anime, se si trova in giro, anche solo per capire vagamente i riferimenti che potrei trovare in giro per il Giappone durante qualche - spero - futuro viaggio), però come detto da altri probabilmente è stato anche il modo in cui è stata proposta un'opera del genere (tra l'altro il fatto che non esista la pubblicità ma solo il passaparola non è mai d'aiuto) non ha aiutato.
Questo è un altro argomento ancora ma personalmente sono d'accordo col fatto che "il momento di cuccagna", chiamiamolo così, sia terminato. Un pubblico più ampio di prima c'è ancora, eh, ma per il mainstream - e bisognerà vedere cosa accadrà in futuro con gli aumenti di prezzi continui.
Imo lo strascico sarà giusto che Lucca e altre fiere continueranno a essere intasate da gente non proprio a posto ancora per qualche anno, poi rimarrà solo una nicchia di gente un filino "particolare", ma se continua così pure lì alla fine almeno un po' le acque si calmeranno (e in caso contrario pace, chi vuole se le vivrà in modo sano e divertente e gli altri faran quel che fanno sempre).
Ma hai presente che impegno finanziario avrebbe significato per l’editore?
L'unica soluzione possibile per riprendere l'opera, inoltre ci vorrebbero una forte pubblicità in generale, magari con l'aiuto di qualche influencer.....
Sì, penso anche io come te: qua sembriamo tutti convinti che la periodicità serrata "faccia vendere" e non ne sono affatto così sicuro, soprattutto per quei prodotti che le fumetterie non espongono (e sono tanti, oserei dire la maggior parte).
I grandi successi finché possibile erano tutti mensili: Dragon Ball tutte le serie tranne la prima quindicinale, Naruto, One Piece, Bleach, FMA.
A scanso di equivoci intendo finché non si raggiungeva la pubblicazione giapponese.
Leggere ogni mese quei manga sopracitati era un piacere immenso... Il Naruto bimestrale poi trimestrale era un'attesa lunghissima... Ai tempi quanto invidiavo i miei coetanei giapponesi che potevano leggere ogni settimana Weekly Shonen Jump che fortuna che hanno avuto...
La Monella Chie 67 volumi mensili erano comunque cinque anni e mezzo di pubblicazione un po' troppo.
Quello che dico io è che sono abbastanza certo che finirlo in 3 anni invece che 10, non avrebbe affatto aumentato le vendite sostanzialmente. L'unico effetto di cui sono certo è che avrebbe aumentato i debiti dell'editore.
Molto probabile. Avrebbero solo avuto più volumi invenduti.
Alla fine dei conti, 167 copie vendute sono praticamente niente. E non è nemmeno detto che siano davvero tutte vendute, magari sono quelle ordinate e stanno su qualche scaffale in una fumetteria.
Poi per tutti quelli che parlavano del prezzo e dell'aumento: magari la maggior parte delle persone lo sa ma forse qualcuno no perciò è importante ribadirlo. Dal prezzo del volume l'editore guadagna circa il 50%. E da questo 50% per cento devono uscire i soldi per pagare i dipendenti, i traduttori e le tipografie. Il resto, l'altro 50% è diviso tra i distributori, e le librerie e fumetterie varie, perché da ricordare, nemmeno la libreria/fumetteria guadagna la cifra piena scritta sul volume.
Con queste premesse non ci sono margini di guadagno nel pubblicare questo manga.
Per guadagnare qualcosa con un venduto come questo, i volumi dovrebbero costare qualcosa come 35, 40 euro minimo.
L'unica soluzione è la sospensione.
Gli va dato atto di averci provato e di essere stati corretti nel comunicare la sospensione ma il risultato era ampiamente prevedibile.
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