I dating sim sono un genere che si presta molto all'assurdo e al comico, un genere estremamente flessibile che si sposa perfettamente sia con il fan service fine a sé stesso sia a tematiche più serie, magari mascherando meccaniche amorose dietro una storia articolata e toccante.

Come suggerisce il titolo, Date Everything! non punta propriamente a raccontare la più epica e toccante delle storie quanto a stupire e divertire esplorando un concept che tutti noi, soprattutto da bambini reduci dai magnifici Toys Story, ci siamo soffermati a pensare in più di una occasione: cosa succederebbe se i nostri oggetti di uso quotidiano potessero parlare?
Dopo aver compilato i documenti per l'affitto della casa, il protagonista di cui abbiamo scelto nome, sesso e provenienza inizia il suo primo emozionante giorno di lavoro come ultima ruota del carro del Help Desk di una nota multinazionale che possiede e produce praticamente qualsiasi cosa. Il lavoro è svolto in remoto, la paga è minima ma è meglio di niente e la casa era compresa nell'offerta. Dopo le prime risposte ai bizzarri clienti, una simpatica mail generale informa che da oggi in poi il tuo lavoro verrà svolto da una IA generativa, ma visto che non ci sono presupposti per il licenziamento tu e alcuni tuoi colleghi restate lì, pagati per non fare nulla, in attesa di una buona scusa per venire cacciati.

L'eroe non ha neanche il tempo di godersi il suo inaspettato tempo libero che una mail di un hacker, seguito dalla consegna di un molesto drone, lo carica di una nuova missione. Nel pacco ci sono degli occhiali da sole super tecnologici che permettono di interagire con gli oggetti di casa dando forma alla loro personalità; l'hacker chiede al protagonista di interagire con loro a scopi di ricerca e una ricerca è effettivamente ciò che il giocatore farà nei panni del protagonista: la ricerca per l'amore. Lo troverai in salotto o in cucina? Magari la tua anima gemella è sempre stata con te, sottoforma di letto nella tua stanza... o magari è il computer nel quale hai salvato mille giochi e discutibili fan-fiction che pensavi nessuno avrebbe mai letto?
Gli oggetti sono generalmente ben disposti con il padrone di casa e appare chiaro fin da subito che questi hanno una vita sociale sconosciuta agli uomini, una vita che li porta ad avere rapporti di vario genere con gli altri oggetti nonché delle personalità ben definite che vanno oltre il loro semplice utilizzo in quanto, uhm, oggetti. Gli oggetti-persona presentano dei bellissimi design ispirati al loro oggetto di origine e la loro personalità passa dall'essere più o meno legata al loro ruolo a qualcosa di inaspettato, ad esempio la lente d'ingrandimento è fissata con misteri, prove e scoperte oppure il mappamondo è una tontolona molto in carne che vuole saperne di più sul mondo, ma il tuo diario segreto nasconde molto più di quanto non pensavi di aver scritto.

Come già detto in precedenza, le interazioni possono portare a tre condizioni più o meno difficili da raggiungere a seconda del personaggio: amicizia, amore o odio. Non c'è una strada sempre giusta e a parte il desiderio di 'gotta catch'em all' che affligge ogni giocatore di Persona dal terzo capitolo in avanti che lo spinge ad avere rapporti amorosi con ogni NPC, in verità con alcuni viene più naturale spingere verso l'amicizia, non solo per il tipo di 'persone' che sono ma anche perché dei potenziali partner a volte li hanno già, come ad esempio il duo in rotta lavatrice-asciugatrice.
Ogni personaggio porta sul tavolo la propria storia, tal volta dilemmi comici legati alle loro attività da oggetti, altre volte inaspettatamente forti con tematiche esplicite e non proprio da tutti, ma è da segnalare che è possibile saltare quei racconti. Un mondo di possibilità assurde trattate con la giusta dose di serietà fantascientifica e tanto umorismo per un dating sim dalle trame inaspettatamente intriganti e coinvolgenti, non solo relative ai personaggi bensì anche alla trama orizzonte legata al mistero degli occhiali, hacker e la multinazionale.
Gioco testato su PlayStation 5.

Come suggerisce il titolo, Date Everything! non punta propriamente a raccontare la più epica e toccante delle storie quanto a stupire e divertire esplorando un concept che tutti noi, soprattutto da bambini reduci dai magnifici Toys Story, ci siamo soffermati a pensare in più di una occasione: cosa succederebbe se i nostri oggetti di uso quotidiano potessero parlare?
Dopo aver compilato i documenti per l'affitto della casa, il protagonista di cui abbiamo scelto nome, sesso e provenienza inizia il suo primo emozionante giorno di lavoro come ultima ruota del carro del Help Desk di una nota multinazionale che possiede e produce praticamente qualsiasi cosa. Il lavoro è svolto in remoto, la paga è minima ma è meglio di niente e la casa era compresa nell'offerta. Dopo le prime risposte ai bizzarri clienti, una simpatica mail generale informa che da oggi in poi il tuo lavoro verrà svolto da una IA generativa, ma visto che non ci sono presupposti per il licenziamento tu e alcuni tuoi colleghi restate lì, pagati per non fare nulla, in attesa di una buona scusa per venire cacciati.

L'eroe non ha neanche il tempo di godersi il suo inaspettato tempo libero che una mail di un hacker, seguito dalla consegna di un molesto drone, lo carica di una nuova missione. Nel pacco ci sono degli occhiali da sole super tecnologici che permettono di interagire con gli oggetti di casa dando forma alla loro personalità; l'hacker chiede al protagonista di interagire con loro a scopi di ricerca e una ricerca è effettivamente ciò che il giocatore farà nei panni del protagonista: la ricerca per l'amore. Lo troverai in salotto o in cucina? Magari la tua anima gemella è sempre stata con te, sottoforma di letto nella tua stanza... o magari è il computer nel quale hai salvato mille giochi e discutibili fan-fiction che pensavi nessuno avrebbe mai letto?
Gli oggetti sono generalmente ben disposti con il padrone di casa e appare chiaro fin da subito che questi hanno una vita sociale sconosciuta agli uomini, una vita che li porta ad avere rapporti di vario genere con gli altri oggetti nonché delle personalità ben definite che vanno oltre il loro semplice utilizzo in quanto, uhm, oggetti. Gli oggetti-persona presentano dei bellissimi design ispirati al loro oggetto di origine e la loro personalità passa dall'essere più o meno legata al loro ruolo a qualcosa di inaspettato, ad esempio la lente d'ingrandimento è fissata con misteri, prove e scoperte oppure il mappamondo è una tontolona molto in carne che vuole saperne di più sul mondo, ma il tuo diario segreto nasconde molto più di quanto non pensavi di aver scritto.

Come già detto in precedenza, le interazioni possono portare a tre condizioni più o meno difficili da raggiungere a seconda del personaggio: amicizia, amore o odio. Non c'è una strada sempre giusta e a parte il desiderio di 'gotta catch'em all' che affligge ogni giocatore di Persona dal terzo capitolo in avanti che lo spinge ad avere rapporti amorosi con ogni NPC, in verità con alcuni viene più naturale spingere verso l'amicizia, non solo per il tipo di 'persone' che sono ma anche perché dei potenziali partner a volte li hanno già, come ad esempio il duo in rotta lavatrice-asciugatrice.
Ogni personaggio porta sul tavolo la propria storia, tal volta dilemmi comici legati alle loro attività da oggetti, altre volte inaspettatamente forti con tematiche esplicite e non proprio da tutti, ma è da segnalare che è possibile saltare quei racconti. Un mondo di possibilità assurde trattate con la giusta dose di serietà fantascientifica e tanto umorismo per un dating sim dalle trame inaspettatamente intriganti e coinvolgenti, non solo relative ai personaggi bensì anche alla trama orizzonte legata al mistero degli occhiali, hacker e la multinazionale.
GIUDIZIO FINALE
Date Everything è a metà tra una parodia dei dating sim e un gioco serio dalle premesse assurde ma intriganti. Le due anime si sposano alla perfezione grazie ai numerosi personaggi-potenziali partner/amici/rivali che esplorano tanti aspetti e problemi del quotidiano gestendo magistralmente le atmosfere. Date Everything non porta sul piatto indimenticabili storie o idee particolarmente rivoluzionarie ma nel complesso è possibile trovare ben più di un elemento che può rimanere al giocatore, il quale si avventurerà nel cuore della casa e dei suoi insospettabili abitanti accompagnato da dialoghi ironici e situazioni divertenti, ma anche da spunti che fanno pensare.
Gioco testato su PlayStation 5.
Pro
- Tanta varietà di argomenti, atmosfere e personaggi
- Interazioni e dialoghi divertenti e non scontati
- Storie singole e trama orizzonate più interessante di quanto le premesse non facciano pensare
Contro
- Loop giornaliero fin troppo ripetitivo
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