Annunciato inizialmente nel 2020 da Konami, dopo ben 5 anni di attesa Edens Zero, trasposizione videoludica dell'omonimo manga scritto e disegnato da Hiro Mashima, fa finalmente il suo debutto su PC e console di attuale generazione. Ma sarà valsa la pena attendere tutti questi anni per l'uscita di questo titolo? Cercheremo di darvi una risposta nel corso della nostra recensione.

Come avrete probabilmente notato, nell'ultimo periodo Hiro Mashima si è dimostrato particolarmente prolifico sul fronte videoludico, con ben tre titoli che nel giro di un anno hanno visto il suo coinvolgimento: prima di tutto abbiamo avuto Farmagia, action JRPG di Marvelous che unisce in maniera insolita mostri e farming (qui potete leggere la recensione di Mistral). Poi Fairy Tail 2, JRPG a turni sviluppato da Gust e pubblicato da Koei Tecmo, che ha visto il ritorno di Natsu e della sua iconica gilda. Infine a completare il trittico di titoli abbiamo per l'appunto Edens Zero, action JRPG che segue il viaggio spaziale di Shiki e compagni, alla ricerca della leggendaria Mother che si dice sia in grado di esaudire ogni desiderio a chiunque la incontri.

Per quanto riguarda la parte di storia coperta dal gioco, Edens Zero adatta l’intera Sakura Cosmos Saga (i primi 12 volumi del manga), quindi arriva fino agli eventi già raccontati dall'anime, dall'incontro di Shiki con Rebecca e Happy su Granbell fino al confronto con Drakken Joe e alla scoperta della nave Edens One. Le cutscene in stile anime, fedeli al tratto di Mashima, catturano l’atmosfera del manga con colori vivaci e personaggi carismatici. Contenuti originali come il crossover con Fairy Tail: 100 Years Quest inoltre aggiungono un tocco di novità, offrendo qualcosa di nuovo anche per chi conosce già la storia. Purtroppo, il ritmo narrativo è fin troppo sbrigativo, d'altronde condensare 12 volumi (quindi 104 capitoli) in un gioco dalla durata di 20-30 ore sacrifica inevitabilmente il trasporto emotivo e lo sviluppo dei personaggi, con archi come Guilst o Belial Gore che scorrono senza lasciare troppo il segno. Abbiamo trovato la storia eccessivamente condensata, con eventi che si susseguono troppo in fretta per riuscire ad eguagliare l’intensità del manga o dell’anime.

Per quel che riguarda la struttura di gioco, Edens Zero si divide principalmente in due fasi distinte: la Modalità Storia, dove potremo visitare pianeti come Norma, Guilst e Sun Jewel in aree ristrette legate alla trama, e la Modalità Esplorazione legata a Blue Garden. Quest'ultima fase ci permette di esplorare il pianeta in un open map dove Shiki può volare senza limiti, completando oltre 200 missioni secondarie e raccogliendo collezionabili in scenari ispirati al manga. L’idea sulla carta è interessante, ma l’esecuzione delude. Difatti gli ambienti di Blue Garden sono spogli, con texture di bassa qualità e missioni ridotte a “sconfiggi i nemici” o “raccogli oggetti”. Abbiamo trovato questa modalità poco incisiva e fine a sé stessa, inoltre non nascondiamo che avremmo aprezzato anche poter esplorare liberamente altri pianeti in modo da avere maggiore varietà.
Passando al combat system, il gioco ci permette di controllare fino a otto personaggi giocabili, da Shiki a Homura, ciascuno dotato di un proprio Ether Gear. Le mosse finali, ben animate e spettacolari, regalano momenti di adrenalina, soprattutto contro i boss, che richiedono un pizzico di strategia. La progressione, con alberi delle abilità e oltre 700 pezzi di equipaggiamento che cambiano anche l’estetica, offre una discreta personalizzazione, mentre la nave Edens Zero funge da hub con negozi, crafting, minigiochi come cucina o massaggi, eventi di interazione tra personaggi e reclutamento dell'equipaggio. Purtroppo però ci sono anche lati negativi per quel che riguarda il combat system. Difatti i controlli risultano un po' legnosi, rendendo le combo meno fluide, mentre sia i personaggi giocabili che i nemici comuni hanno moveset limitati e poco vari, rendendo gli scontri monotoni. All'inizio il combat system potrebbe risultare anche divertente, ma andando avanti dopo poche ore diventa ripetitivo a causa delle poche opzioni di attacco. Un insieme di idee promettenti, ma zavorrate da un’esecuzione che non centra il bersaglio.

L’estetica di Edens Zero è un omaggio al lavoro di Mashima. Infatti i modelli dei personaggi sono ben realizzati e fedeli al tratto distintivo dell'autore, mentre le cutscene in stile anime brillano per colori vivaci e carisma, catturando il fascino estetico del manga. Questo stile artistico è un piacere per i fan, ma il comparto tecnico non tiene il passo. Gli scenari risultano datati, con texture di bassa qualità che sembrano appartenere più ad un gioco della passata generazione, mentre problemi tecnici come pop-up e un framerate instabile, specie nell’open-map di Blue Garden, spezzano l’immersione. Appare evidente la natura a basso budget del titolo, che inevitabilmente ne ha limitato il potenziale. Sul fronte sonoro, la colonna sonora energica valorizza i momenti d’azione, e il doppiaggio giapponese, con sottotitoli in italiano, cattura l’anima dei personaggi. Tuttavia per quanto efficaci, le traccie musicali del gioco non risultano particolarmente memorabili.
Gioco testato su PlayStation 5.

Come avrete probabilmente notato, nell'ultimo periodo Hiro Mashima si è dimostrato particolarmente prolifico sul fronte videoludico, con ben tre titoli che nel giro di un anno hanno visto il suo coinvolgimento: prima di tutto abbiamo avuto Farmagia, action JRPG di Marvelous che unisce in maniera insolita mostri e farming (qui potete leggere la recensione di Mistral). Poi Fairy Tail 2, JRPG a turni sviluppato da Gust e pubblicato da Koei Tecmo, che ha visto il ritorno di Natsu e della sua iconica gilda. Infine a completare il trittico di titoli abbiamo per l'appunto Edens Zero, action JRPG che segue il viaggio spaziale di Shiki e compagni, alla ricerca della leggendaria Mother che si dice sia in grado di esaudire ogni desiderio a chiunque la incontri.

Per quanto riguarda la parte di storia coperta dal gioco, Edens Zero adatta l’intera Sakura Cosmos Saga (i primi 12 volumi del manga), quindi arriva fino agli eventi già raccontati dall'anime, dall'incontro di Shiki con Rebecca e Happy su Granbell fino al confronto con Drakken Joe e alla scoperta della nave Edens One. Le cutscene in stile anime, fedeli al tratto di Mashima, catturano l’atmosfera del manga con colori vivaci e personaggi carismatici. Contenuti originali come il crossover con Fairy Tail: 100 Years Quest inoltre aggiungono un tocco di novità, offrendo qualcosa di nuovo anche per chi conosce già la storia. Purtroppo, il ritmo narrativo è fin troppo sbrigativo, d'altronde condensare 12 volumi (quindi 104 capitoli) in un gioco dalla durata di 20-30 ore sacrifica inevitabilmente il trasporto emotivo e lo sviluppo dei personaggi, con archi come Guilst o Belial Gore che scorrono senza lasciare troppo il segno. Abbiamo trovato la storia eccessivamente condensata, con eventi che si susseguono troppo in fretta per riuscire ad eguagliare l’intensità del manga o dell’anime.

Per quel che riguarda la struttura di gioco, Edens Zero si divide principalmente in due fasi distinte: la Modalità Storia, dove potremo visitare pianeti come Norma, Guilst e Sun Jewel in aree ristrette legate alla trama, e la Modalità Esplorazione legata a Blue Garden. Quest'ultima fase ci permette di esplorare il pianeta in un open map dove Shiki può volare senza limiti, completando oltre 200 missioni secondarie e raccogliendo collezionabili in scenari ispirati al manga. L’idea sulla carta è interessante, ma l’esecuzione delude. Difatti gli ambienti di Blue Garden sono spogli, con texture di bassa qualità e missioni ridotte a “sconfiggi i nemici” o “raccogli oggetti”. Abbiamo trovato questa modalità poco incisiva e fine a sé stessa, inoltre non nascondiamo che avremmo aprezzato anche poter esplorare liberamente altri pianeti in modo da avere maggiore varietà.
Passando al combat system, il gioco ci permette di controllare fino a otto personaggi giocabili, da Shiki a Homura, ciascuno dotato di un proprio Ether Gear. Le mosse finali, ben animate e spettacolari, regalano momenti di adrenalina, soprattutto contro i boss, che richiedono un pizzico di strategia. La progressione, con alberi delle abilità e oltre 700 pezzi di equipaggiamento che cambiano anche l’estetica, offre una discreta personalizzazione, mentre la nave Edens Zero funge da hub con negozi, crafting, minigiochi come cucina o massaggi, eventi di interazione tra personaggi e reclutamento dell'equipaggio. Purtroppo però ci sono anche lati negativi per quel che riguarda il combat system. Difatti i controlli risultano un po' legnosi, rendendo le combo meno fluide, mentre sia i personaggi giocabili che i nemici comuni hanno moveset limitati e poco vari, rendendo gli scontri monotoni. All'inizio il combat system potrebbe risultare anche divertente, ma andando avanti dopo poche ore diventa ripetitivo a causa delle poche opzioni di attacco. Un insieme di idee promettenti, ma zavorrate da un’esecuzione che non centra il bersaglio.

L’estetica di Edens Zero è un omaggio al lavoro di Mashima. Infatti i modelli dei personaggi sono ben realizzati e fedeli al tratto distintivo dell'autore, mentre le cutscene in stile anime brillano per colori vivaci e carisma, catturando il fascino estetico del manga. Questo stile artistico è un piacere per i fan, ma il comparto tecnico non tiene il passo. Gli scenari risultano datati, con texture di bassa qualità che sembrano appartenere più ad un gioco della passata generazione, mentre problemi tecnici come pop-up e un framerate instabile, specie nell’open-map di Blue Garden, spezzano l’immersione. Appare evidente la natura a basso budget del titolo, che inevitabilmente ne ha limitato il potenziale. Sul fronte sonoro, la colonna sonora energica valorizza i momenti d’azione, e il doppiaggio giapponese, con sottotitoli in italiano, cattura l’anima dei personaggi. Tuttavia per quanto efficaci, le traccie musicali del gioco non risultano particolarmente memorabili.
GIUDIZIO FINALE
Edens Zero punta al cuore dei fan del manga, portando su schermo la Sakura Cosmos Saga con cutscene in stile anime, personaggi carismatici e contenuti esclusivi come il crossover con Fairy Tail: 100 Years Quest. L’estetica fedele al manga e il doppiaggio giapponese sono sicuramente un punto a favore per i fan, ma il gioco inciampa in troppi ostacoli: una storia eccessivamente condensata, un combat system potenzialmente divertente ma affossato da controlli legnosi e poca varietà di moveset, una Modalità Esplorazione poco incisiva e limitata ad un solo pianeta, oltre ad un comparto grafico datato e afflitto da problemi tecnici come pop-up e framerate ballerino. Appare evidente la natura a basso budget dell'operazione, che ha limitato un titolo che aveva il potenziale per distinguersi nel mercato dei tie-in tratti da manga/anime. Consigliato con riserva solo ai fan di Edens Zero che vogliono rivivere in prima persona il viaggio di Shiki e compagni, magari accompagnato anche da un bello sconto.
Gioco testato su PlayStation 5.
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Pro
- Cutscene in stile anime fedeli all'opera di Hiro Mashima e contenuti originali interessanti...
- Idea sulla carta interessante la Modalità Esplorazione...
- Combat System potenzialmente divertente...
Contro
- ...tuttavia la storia risulta eccessivamente condensata e priva dello stesso trasporto emotivo dell'anime o del manga
- ...ma che nella pratica risulta poco incisiva e limitata ad un solo pianeta
- ...ma affossato da comandi legnosi e poca varietà di moveset
- Tecnicamente appare piuttosto datato e afflitto da vari problemi
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