Nel corso di Lucca Comics & Games 2025 abbiamo avuto l'opportunità grazie a Sony Music Italy di incontrare e intervistare Francesca Michielin, con diverse partecipazione a Sanremo, conduttrice e molto altro, di recente protagonista di un grande live all'Arena di Verona per festeggiare i suoi 30 anni e fresca dell'uscita del suo nuovo EP "ANIME", che chiude un cerchio iniziato a febbraio. Vi riportiamo qui di seguito il testo del nostro incontro, in una conversazione che ci ha permesso di approfondire conoscere meglio il nuovo progetto dell'artista ma non solo.
Quest'anno hai compiuto 30 anni e tante sono le cose che sono successe nel corso degli anni. Nel tuo percorso, c'è stata qualche forma di arte, come potrebbe essere un anime o un cartone animato, che ti hanno formata e strutturata fino a oggi?
Sì, assolutamente. Io devo la mia formazione primaria proprio agli anime e ai manga, perché è lì che ho sempre trovato il mio luogo sicuro, il posto in cui potevo rifugiarmi e imparare a sognare. È lì che ho capito quanto la fantasia sia una risorsa preziosa. Crescendo, spesso ti viene chiesto di metterla da parte, ma io credo invece che la fantasia sia assolutamente necessaria proprio per vivere.

Parliamo del tuo nuovo EP "ANIME". Un progetto che sa di rinascita che è uscito il 3 ottobre proprio in occasione di "michielin30 tutto in una notte", il concerto evento che hai tenuto all'Arena di Verona. Ci puoi parlare un po' di più di questo progetto?
Certo, il titolo ovviamente ha un doppio significato: anime, inteso appunto come il plurale di anima, ma anche l'anime che che tutti i nerd conoscono bene. Il progetto è fortemente ispirato a Your Name e al concetto di "musubi" (in giapponese si riferisce all'unione e all'intreccio di fili, simboleggiando i legami tra le persone, il fluire del tempo e l'energia vitale), riavvicinandomi un po' riavvicinata a quella che sono sempre stata. C'è un legame molto forte con il destino: i brani sono estremamente viscerali che si richiamano l'uno con l'altro come appunto dei fili che si intrecciano.
Credi che oggi la musica abbia ancora la forza di educare, unire e resistere, come uno strumento di liberazione, al di là del successo e di classifiche varie?
Sì, e credo che debba tornare a esserlo sempre di più. Alla fine io penso veramente che la musica possa salvare le persone. A me l'ha fatto, mi ha salvata da tantissime cose, e per questo sento che il mio ruolo, come musicista e come artista, è anche quello di aiutare le persone a stare meglio.
Infine se Francesca Michielin fosse un anime o un manga chi e come sarebbe?
Credo che sarei proprio Hange de L'Attacco dei Giganti perché sono una persona che si sacrifica molto per gli altri e per ciò in cui crede.
Grazie mille.
Grazie.
Quest'anno hai compiuto 30 anni e tante sono le cose che sono successe nel corso degli anni. Nel tuo percorso, c'è stata qualche forma di arte, come potrebbe essere un anime o un cartone animato, che ti hanno formata e strutturata fino a oggi?
Sì, assolutamente. Io devo la mia formazione primaria proprio agli anime e ai manga, perché è lì che ho sempre trovato il mio luogo sicuro, il posto in cui potevo rifugiarmi e imparare a sognare. È lì che ho capito quanto la fantasia sia una risorsa preziosa. Crescendo, spesso ti viene chiesto di metterla da parte, ma io credo invece che la fantasia sia assolutamente necessaria proprio per vivere.

Parliamo del tuo nuovo EP "ANIME". Un progetto che sa di rinascita che è uscito il 3 ottobre proprio in occasione di "michielin30 tutto in una notte", il concerto evento che hai tenuto all'Arena di Verona. Ci puoi parlare un po' di più di questo progetto?
Certo, il titolo ovviamente ha un doppio significato: anime, inteso appunto come il plurale di anima, ma anche l'anime che che tutti i nerd conoscono bene. Il progetto è fortemente ispirato a Your Name e al concetto di "musubi" (in giapponese si riferisce all'unione e all'intreccio di fili, simboleggiando i legami tra le persone, il fluire del tempo e l'energia vitale), riavvicinandomi un po' riavvicinata a quella che sono sempre stata. C'è un legame molto forte con il destino: i brani sono estremamente viscerali che si richiamano l'uno con l'altro come appunto dei fili che si intrecciano.
Credi che oggi la musica abbia ancora la forza di educare, unire e resistere, come uno strumento di liberazione, al di là del successo e di classifiche varie?
Sì, e credo che debba tornare a esserlo sempre di più. Alla fine io penso veramente che la musica possa salvare le persone. A me l'ha fatto, mi ha salvata da tantissime cose, e per questo sento che il mio ruolo, come musicista e come artista, è anche quello di aiutare le persone a stare meglio.
Infine se Francesca Michielin fosse un anime o un manga chi e come sarebbe?
Credo che sarei proprio Hange de L'Attacco dei Giganti perché sono una persona che si sacrifica molto per gli altri e per ciò in cui crede.
Grazie mille.
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