Questa piattaforma si inserisce in una più ampia strategia di esportazione culturale che considera manga, anime e videogiochi come un'importante industria di soft power ed esportazione. Sono stati fissati obiettivi ambiziosi per la diffusione internazionale dei contenuti della cultura pop giapponese nel prossimo decennio.

Il governo chiederà la partecipazione di case editrici, fornitori di servizi di distribuzione online, associazioni di categoria del settore manga, università e istituzioni accademiche. L'iniziativa prevede la creazione di un consorzio che coordinerà standard di metadati, sistemi di classificazione per età e segnalazione antipirateria.
Un elemento chiave del progetto è l'utilizzo di strumenti di traduzione basati sull'intelligenza artificiale che consentiranno pubblicazioni multilingue rapide e di alta qualità, abbassando le barriere per i lettori stranieri. Allo stesso tempo, i traduttori umani continueranno a svolgere un ruolo fondamentale per garantire che contesto, tono, sfumature culturali e traduzioni degli effetti sonori mantengano standard elevati.
Il finanziamento arriverà dal Japan Creator Support Fund, con il governo che prevede di stanziare 17,5 miliardi di yen aggiuntivi nel progetto di bilancio supplementare per l'anno fiscale 2025.
La piattaforma offrirà probabilmente modelli di business flessibili: abbonamenti, pagamento per capitolo, noleggio e livelli supportati dalla pubblicità per soddisfare le diverse esigenze del mercato.

I manga giapponesi hanno un'enorme domanda in tutto il mondo, ma gran parte di questa è stata storicamente soddisfatta attraverso siti pirata o di scanlation non autorizzati. Le perdite stimate causate dalla pirateria ammontano a circa 2.000 miliardi di yen (circa 11 miliardi di euro) nel periodo compreso tra il 2020 e il 2023.
Il nuovo servizio offre una soluzione legale e globale che aiuta creatori, editori e aziende giapponesi a recuperare entrate perdute. Secondo il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, le vendite all'estero di pubblicazioni giapponesi nel 2022, di cui i manga rappresentavano una parte significativa, hanno totalizzato circa 320 miliardi di yen. Tuttavia, i ricavi totali delle licenze che le case editrici e gli artisti manga giapponesi hanno guadagnato ammontavano solo a circa 25,6 miliardi di yen.
La piattaforma aiuterà anche nuovi creatori e titoli a raggiungere un pubblico di nicchia in tutto il mondo, andando oltre i soliti successi commerciali. Questo può espandere la portata globale dei manga e aumentare il valore della proprietà intellettuale, portando a nuovi adattamenti, merchandise e industrie derivate.
Sfide da considerare
Per avere successo nei mercati globali, sarà necessario gestire copyright e diritti, coordinando licenze, diritti di traduzione, normative regionali e royalty.
Per ottenere traduzioni e localizzazioni di alta qualità, bisognerà bilanciare velocità, costi e qualità. La traduzione tramite IA può accelerare le pubblicazioni, ma è ancora necessaria la supervisione umana per mantenere tono, contesto, sfumature culturali ed effetti sonori nei manga.
I siti pirata probabilmente persisteranno anche con opzioni legali disponibili. Cambiare le abitudini degli utenti richiede tempo, soprattutto dove l'accesso legale è costoso o difficile da ottenere.
Una piattaforma integrata di successo necessita di un vasto catalogo, prezzi competitivi, un'infrastruttura solida e un'ottima esperienza utente per competere con le opzioni pirata e i servizi locali di fumetti digitali.
La gestione della conformità globale e dei sistemi di pagamento è complessa e include l'elaborazione dei pagamenti internazionali, le leggi sulla censura regionale, la protezione dei dati degli utenti e le classificazioni per età nei diversi paesi.
Un potenziale punto di svolta per i manga e la cultura digitale giapponese
Il governo considera l'industria di anime, manga e altra cultura pop come parte di un settore chiave per il Giappone e si è posto l'obiettivo di aumentare le vendite all'estero di tali opere da circa 5.800 miliardi di yen nel 2023 a 20.000 miliardi di yen entro il 2033.
Se avrà successo, questa iniziativa potrebbe:
- Reindirizzare miliardi di yen di entrate perse a causa della pirateria verso creatori e industria
- Espandere l'accesso globale a manga più diversificati, incluse opere di nicchia e emergenti
- Creare nuove opportunità commerciali per aziende tecnologiche, startup e specialisti della localizzazione
- Rafforzare il ruolo del Giappone come leader nelle esportazioni culturali digitali
- Favorire l'innovazione nella distribuzione interattiva e nel consumo di contenuti potenziati dall'IA
Per l'industria tecnologica giapponese e le aziende che operano all'intersezione tra contenuti, infrastruttura cloud, intelligenza artificiale e distribuzione globale, questo piano rappresenta una significativa opportunità di crescita.
Fonte: japannews
itbusinesstoday
Preferisco le scan di qualche fan che mastica il giapponese a metà, a parità di inadeguatezza nella traduzione almeno c'è l'elemento umano.
Se sarà gratuito o al massimo con un piccolo abbonamento ok.
Ma se sara a prezzi che non sono convenienti, le traduzione fanno cagare, ecc, sta piattaforma se la possono pure tenere.
Perché le scan secondo te non sono fatte in maggior parte da Google traduttore?
Quando lo sono è particolarmente ovvio, non mi riferisco a quelle. Ci sono tanti gruppi con traduttori umani che commettono errori umani.
Se mi permettono di accedere a roba di nicchia davvero, è la svolta. Al momento la fan di manga si affida ai licenziatari locali e bookwalker, per chi c'ha la padronanza con la lingua.
Per una traduzione umana sono disposta a pagare, per una fatta con l'AI no. Il modello che offre mangaplus magari è non sostenibile per chi non ha numeri enormi e la pubblicità, ma penso lo stesso che non sia una soluzione usare l'AI—quella attuale—che fa abbastanza cagare, soprattutto per prodotti che sono già di nicchia per linguaggi e temi. Anzi, magari fa pure più danno del limitare chi può leggere quel manga solo in giapponese. (esempio, bokura no hentai di Fumi Fumiko)
Sarà un primo passo, via via migliorabile.
Questa è la strada giusta per sconfiggere la pirateria, poi magari bisognerà sistemare qualcosa, non sarà la perfezione, ma intanto si apprezza l'idea iniziale.
Vediamo come si evolve la cosa per ora sembra promettere bene.
Ma alla fine quello che conta sono comodità d'uso e prezzi ragionevoli. Le soluzioni in vari campi ci sono già, basta imitarle.
Dipende tutto da come verrà proposta, se si otterrà l'accesso a una libreria virtualmente sterminata e a prezzi accessibilimodici potrebbe essere la giusta via, bisogna vedere appunto come si evolverà.
Si potrebbe pensare di accordarsi sulla base delle visualizzazioni... Un po' come fa Spotify.
Da vedere inoltre come gestiranno i diritti con gli editori locali, e sperando che il cartaceo non si trasformi in un extra di lusso com'è successo all'HV.
Guarda che fino a ieri, prima di deepl e chatgpt, tutte le scan erano fatte da persone che sapevano poco o molto il giapponese.
Alcuni adesso usano questi strumenti ma sono pochi e si nota subito quando lo fanno, spesso lo ammettono loro stessi.
In ogni caso, anche se quasi tutti le usassero, non puoi paragonare quello che fa un tizio online gratis con un prodotto ufficiale.
Se stai leggendo una traduzione AI di un fan che non vede un soldo non puoi pretendere nulla, da un editore ufficiale miliardario che può benissimo permettersi un traduttore sì, quindi anche quando le usano entrambi non è la stessa cosa ed è naturale rimanere più stizziti.
Non è necessaria per tempo lmao
È necessaria a risparmiare e basta.
Un team di traduttori pagati che riceve in anticipo il materiale può farlo uscire senza problemi in pochi giorni di lavoro, prima di qualunque pirata, così come succede con Crunchyroll.
L'IA serve perché assumere quella gente costa e non la vogliono pagare.
Perché vogliono evitare di spendere per la localizzazione e avere il robot che traduce tutto subito.
Ok che ci devono prendere per il culo loro parlando di "combattere la pirateria", ma ora non vi mettete anche voi a credere a queste sciocchezze.
Attenzione che a me non piace certo questa corsa sfrenata, ma è per sottolineare che al lettore medio non frega nulla dell'IA, l'importante è che esca il prima possibile. E se lo faranno i warez, dovranno farlo anche loro. Non è per giustificare, fa schifo anche a me.
L’editore miliardario può fare maggiori investimenti e lavorare su progetti più grandi e dispendiosi, ma non regala niente a nessuno e i guadagni devono arrivare per loro come per qualsiasi altro editore, altrimenti i soldi li spendono in altri progetti.
Quindi bisogna vedere se la redditività c’è o no, soprattutto per lingue dalla diffusione ridotta.
Vale per l’editoria cartacea come per i videogiochi e le produzioni video.
Mi sa che non hai capito il punto.
Ovviamente un editore deve capire se un'attività è redditizia o meno, ma questo non è rilevante.
L'unica cosa che importa a te è che tu lettore devi pretendere di più da un prodotto ufficiale, specialmente da chi ha i soldi per fare di meglio.
Se loro guadagnerebbero così poco con l'italiano da non potersi permettere una manciata di traduttori, cosa di cui dubito, non sono fatti tuoi.
Sono fatti tuoi il prodotto che ti forniscono, perché in ogni caso, anche con traduzioni IA, non ti stanno facendo la carità né un favore, come hai detto anche tu.
Guadagneranno comunque con le tue visualizzazioni e i tuoi abbonamenti e devi pretendere di più, non il minimo o la AI-caritas perché su, poverini altrimenti non guadagnano abbastanza, e su dai ci accontentiamo non fa proprio schifo, e su altrimenti abbandonano il nostro mercato, meglio deepl o chatgpt.
Se il nostro mercato non è redditizio è un problema loro, la soluzione non è accettare qualunque cosa tirino fuori pur di avere un prodotto ufficiale.
E comunque parlavo del perché puntino sull'IA, che è ovviamente risparmio economico.
Parlare di mercato redditizio o meno è sciocco perché useranno l'IA anche per l'inglese e le lingue più remunerative, che vi credete?
Lo stanno già facendo e lì non hai la scusa del mercato che non genera soldi.
Il punto è che tu puoi accettare la loro proposta, seguirla ed eventualmente pagare per farlo, oppure rifiutarla.
Solo questo.
Pretendere che si faccia qualcosa solo perchè sono aziende miliardarie è come lottare contro i mulini a vento.
Concordo, del resto il lettore ha un'unica arma nei confronti degli editori, ovvero decidere se acquistare o meno.
Ritornando in topic: In pratica vogliono creare un Super Manga Plus esteso a tutto.
A me il metodo di M+ piace, ti permette di leggere gli ultimi capitoli delle serie in corso gratuitamente ed è anche una vetrina carina per gli esordienti mediante la pubblicazione di One-shot e short stories.
Hanno anche (finalmente) aggiornato il sito e lo hanno reso meno buggato.
Se manterranno la stessa filosofia, per me ci può stare che diventi la base per un servizio a pagamento.
L'unica cosa che mi mancherà delle scans tradotte dagli appassionati sono le postille a fine capitolo, dove spesso mettono delle informazioni o curiosità riguardo a qualcosa che viene trattato all'interno, oppure i meme.
In ogni caso se pago mi aspetto qualcosa di MIGLIORE rispetto alle scans, non di peggiore come sembra andar di moda nelle grosse aziende.
Esperimento
Ormai ci siamo accorti che certi utenti erano diventati spolliciatori seriali. Abbiamo tolto loro il gioco
Vabbè ma cambiare un sistema per 4 scappati di casa mi sembra esagerato.
Mai darla vinta ai deficienti, anche perché troveranno sempre un altro modo per rompere le balls.
Rischiate di passare dal vedere qualche pollice verso al dover moderare molto di più i messaggi a causa degli imbecilli che hanno bisogno di un nuovo modo per divertirsi.
Infatti, ma esperimento de che?
Qua andrebbero prese ben altri provvedimenti, tipo i commenti ragebait puntualmente segnalati, o i pollici rossi troll sotto agli episodi o addirittura le recensioni finte per fare review bombing che incidono negativamente sulla media; di certo non sta cosa che è la controparte esatta di quello che Google fece tempo fa su YT a noi poveri Europei.
Sappiamo che con questo non risolveremo tutto, è un passo, come ne abbiamo fatti in passato e come ne faremo in futuro.
La prima cosa è rendere il sito un luogo dove si vuole stare, dialogare, condividere opinioni. Per facilitare il tutto cerchiamo accorgimenti.
Sull'utilità, il percepito, cambia a seconda della personalità dell'individuo, di certo per alcuni sarà inutile per altri utile, per altri ancora molto utile.
Questo non è il luogo per parlarne, per ogni dubbio scrivetemi in privato. Grazie.
Qualsiasi traduttrice/tore vi dirà che qualsiasi manga richiede meno tempo di una light novel e con un'economia di scala che ottimizza il processo, siamo nel fattibile.
Inoltre una traduttrice/tore ufficiale può avere il materiale a disposizione giorni/ore prima di qualsiasi pirata, come è prassi per gli anime stagionali da anni.
Il discorso AI è puramente economico, nel senso della monella Chie; se una serie non copre traduzione+distribuzione viene tagliata.
E mi ricollego al mio discorso di prima, del farlo bene, perché chi onestamente può venire penalizzato dalla pirateria, nel senso che non ha i mezzi per provare a fare qualcosa? Houbunsha che fa 4koma? E editori ancora più piccoli? E non sono loro i più vulnerabili a vendere troppo poco per giustificare TL+distribuzione?
Mi sale lo scetticismo.
La comprensione "sbagliata" l'ho vista tranquillamente anche sull'italiano a lavoro.
Però riguardo la "comprensione" dei kanji, indubbiamente molto più complessa, va anche detto che l'IA si sta sviluppando non poco in oriente, Cina, Giappone e Corea, e mi riferisco al mercato interno non alla "traduzione".
Secondo una certa logica quei paesi oggi come oggi sarebbero "esclusi" perchè incapaci di comprendere il linguaggio umano.
E a quanto so anche quello parlato dove persino il "tono" delle parole (dei kanju quindi) può determinare significati diversi.
Il fatto è che su quell'aspetto sono gli stessi paesi a spingere sull'apprendimento dell'IA, in settori ben diversi dalla traduzione di fumetti ma di cui anche il settore della traduzione ne beneficerà.
Gli umani affiancati in primis serviranno proprio per addestrare le IA, come avviene già oggi.
Lo sono le scan italiane al 99%, tradotte svogliatamente da quelle inglesi.
Da esperienza gli inglesi sono più precisi sui giochi di parole e sulle traduzioni.
Per quanto riguarda l'uso dell'IA, nonostante io sia contrario all'uso che ne fanno quelle persone che si improvvisano ""artisti"" e/o ""scrittori"" grazie ai vari software generativi in rete, e per quanto mi dispiaccia per i traduttori umani, ma purtroppo in questo caso se vogliono rendere la loro piattaforma accessibile, veloce(simulpub o quasi) e, soprattutto, concorrenziale, devono tagliare certi costi e purtroppo i traduttori/localizzatori sono probabilmente la parte più onerosa dell'intero sistema... Dispiace per quelli bravi, un po' meno per i localizzatori che mettono le loro ideologie nei loro lavori.
Per quanto riguarda la qualità, ormai le Scan hanno una qualità ridicola, ormai quasi nessuno lo fa per passione, ci sono persino siti pirata che propongono delle versioni "premium" per leggere in anticipo/con maggior qualità... 🙃
Hanno senso quando la serie che cerco non c'è su MangaPlus, cioè buona parte di quello che non è shounen o seinen
Un po' sopra smonto 'sta idea balorda con l'esempio di j-novel club.
Spero non sia una cosa che possa andare a influire sugli editori già esistenti e sulle versioni cartacee delle serie però.
Su questo penso siamo tutti d'accordo, se devo pagare per un servizio pretendo una certa qualità (dubito che sarà gratis).
La situazione che auspichi credo sia abbastanza improbabile, o ci sarà un unico servizio, o se saranno servizi diversi non avranno lo stesso catalogo (forse divisi per case editrici?).
E come si vede con le piattaforme di streaming, questo non sta portando a concorrenza e riduzioni di costo per gli utenti, anzi...
MangaPlus è fatto bene ma copre solo una parte degli shounen/seinen Shueisha... io seguo anche serie inedite di altri generi o editori e non c'è alternativa alle Scan. Se poi la serie viene annunciata da noi passo a prendere la versione ufficiale (esempio recente kaoru Hana che seguivo già da tempo, adesso prendo l'edizione jpop).
Oppure uso le scan per provare i primi capitoli di serie che non conosco quando vengono annunciate, perchè non posso prendere tutti i numeri uno a caso, e basarmi su una mini sinossi per decidere non ha senso.
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