Kodomo no Jikan Una fascetta, inserita nelle copertina dell’ottavo volume del controverso manga lolicon Kodomo no Jikan, annuncia l’arrivo di una terza serie animata, Kodomo no Jikan 2 Gakki, senza rivelare alcun altro particolare. Tuttavia, ciò è bastato a far piovere un “diluvio” di polemiche.

La trama ruota attorno ad Aoki Daisuke, ventitreenne maestro di scuola elementare “perseguitato” da Rin Kokonoe, una sua alunna così follemente innamorata di lui da autoproclamarsi sua fidanzata. Rin fa di tutto per creare delle situazioni compromettenti e restare sola con il suo “sensei”, noncurante del fatto che potrebbe, come minimo, fargli perdere il posto di lavoro. La storia comincia seguendo Rin e le sue amiche Kuro Kagami e Mimi Usa in terza elementare, mentre nella seconda serie le ragazzine frequentano la quarta.

Kodomo No Jikan (letteralmente L'ora dei bambini) è un manga giapponese scritto e disegnato dalla mangaka Kaworu Watashiya (Chibi to Boku, Papa wa Dandy, Pink no Kobushi). Inizialmente, nel maggio 2005, era stato pubblicato in serie sulla rivista seinen Comic High! della Futabasha (Comic High!, Comic Seed!, Weekly Manga Action); in seguito, la stessa casa editrice l’ha pubblicato in tankobon. Il titolo è stato esportato negli USA dalla Seven Seas Entertainment, ma ben presto la pubblicazione è stata interrotta a causa di un acceso dibattito, scatenatosi nell’opinione pubblica riguardo ai contenuti del manga.

L’omonima versione animata, prodotta dalla Diomedea, precedentemente conosciuta come Studio Barcelona (Chokotto Sister, Nogizaka Haruka no Himitsu, Sola), annovera un OAV uscito nel 2007, a puntata unica, e due serie. La prima, del 2007, composta da 12 episodi, è stata fortemente censurata, per poi venire eliminata dai palinsesti ed essere distribuita in versione home video; in particolare, un episodio, mai andato in onda, è stato allegato al quarto volume del manga. La seconda serie, Kodomo no Jikan Ni Gakki (Kodomo no Jikan Second Term), è stata venduta direttamente in DVD, e conta 3 OAV di 55 minuti, rilasciati in “versione limitata” nel gennaio 2009 con il sesto volume del manga, mentre a partire dal febbraio dello stesso anno è stata messa in commercio la versione “standard”.

Già dalla seconda stagione l'anime tenta comunque di smorzare i toni; si cerca infatti una giustificazione parziale ai comportamenti maliziosi delle protagoniste, trovandone la radice in realtà familiari problematiche, e nel contempo si cerca di diminuire il numero di scene considerabili a rischio di censura. Ma tutto ciò non basta.

Kodomo no Jikan 2

Secondo molti, appare poco opportuno ridare ossigeno a un incendio, che sembrava sopito, ricominciando una serie così criticabile proprio nel periodo in cui sono in discussione numerose riforme volte a vietare la rappresentazione di personaggi minorenni, o che sembrano tali, in atteggiamenti provocatori dai richiami sessuali.
In questo periodo, infatti, in Giappone è in atto una campagna politica di prevenzione contro la pedopornografia: già a Osaka sono caduti nelle maglie della censura e sono stati vietati ai minori innumerevoli manga shoujo e, in ultimo, anche otto pubblicazioni yaoi, mentre ora anime e manga lolicon sono nel mirino dei governi delle prefetture di Tokyo e Chiba.

In Giappone si vuole porre un freno al fenomeno lolicon. Questo termine è in origine l'abbreviazione di lolita complex, e può descrivere sia l'attrazione per le ragazzine sia l'individuo che prova tale attrazione. Al di fuori del Giappone, invece, il termine lolicon è meno comune e spesso viene riferito a un genere di manga e anime in cui sono presenti personaggi femminili in tenera età, o semplicemente dall'aspetto fanciullesco, rappresentati in maniera erotica. Esiste anche un equivalente maschile chiamato shotacon, ossia attrazione verso giovani maschi.

Kodomo no Jikan OVA – Opening



Kodomo no Jikan – Ending


In Occidente più voci critiche sostengono che questo genere inciti alla pedofilia, mentre altri, al contrario, sostengono che non vi sia alcuna prova di ciò. Questo dibattito ha portato, in molti paesi, all’equiparazione di forme sessualmente esplicite di lolicon alla pedopornografia, in particolare in Australia, Canada, Nuova Zelanda, Norvegia, Sud Africa e Svezia, dove ne è stata resa illegale la vendita, la distribuzione, la fruizione e il possesso. In controtendenza, l’Olanda ha escluso le pubblicazioni lolicon dalla lista proibita, poiché non rientrerebbero nella fattispecie di “immagini realistiche di minori in comportamenti sessualmente espliciti”, non essendo ritenute “realistiche”. In altre nazioni, invece, la legalità del genere è attualmente in discussione, specie nel Regno Unito e negli USA.