Dopo B: The Beginning, su Netflix è da oggi disponibile anche A.I.C.O. -Incarnation-, serie di 12 episodi dello studio BONES diretta da Kazuya Murata e con la sceneggiatura di Yuuichi Nomura. Come di consueto, segnaliamo qui il cast di doppiaggio italiano dell'opera:
Fonte consultata:
Netflix
- Aiko Tachibana - Valentina Pallavicino
- Yuya Kanzaki - Alessandro Capra
- Yoshihiko Sagami - Patrizio Prata (anche direttore del doppiaggio)
- Kazuki Minase - Tommaso Zalone
- Haruka Seri - Alessandra Karpoff
- Kaede Misawa - Giulia Bersani
- Daisuke Shinoyama (Shino) - Raffaele Farina
Giappone, anno 2035. Un grande incidente noto come "Burst" è stato causato dalla ricerca dell'intelligenza artificiale. Una intelligenza artificiale nota come "Matter" ha eroso il Kurobe Gorge entrando nella città di ricerca, considerata un tempo come la speranza dell'umanità, e che venne poi sigillata dal governo in seguito all'incidente.
Due anni dopo, Aiko Tachibana, una ragazza di 15 anni che ha perso la famiglia nell'incidente, scopre qualcosa di incredibile grazie a Yuya Kanzaki, uno studente da poco trasferitosi nella sua scuola. Nel corpo di Aiko si cela un segreto ma la chiave per svelarlo si trova, a quanto pare, proprio nel "Primary Point", l'epicentro dell'incidente Burst.
Due anni dopo, Aiko Tachibana, una ragazza di 15 anni che ha perso la famiglia nell'incidente, scopre qualcosa di incredibile grazie a Yuya Kanzaki, uno studente da poco trasferitosi nella sua scuola. Nel corpo di Aiko si cela un segreto ma la chiave per svelarlo si trova, a quanto pare, proprio nel "Primary Point", l'epicentro dell'incidente Burst.
Fonte consultata:
Netflix
banale come al solito
Direi che finché Netflix non cambia modo di fare, tutti questi doppiaggi sono utili solo per chi non vuole leggere i sottotitoli e basta.
Ho guardato il primo episodio e qui il problema è che pure l'inglese mi sembra avere una certa "libertà" di traduzione rispetto al giapponese. A questo si aggiunge l'adattamento italiano per il doppiaggio, anch'esso un po' "invadente". Di per sé le voci scelte sarebbero anche valide ma sono i dialoghi il problema... Anche qui, termini che in originale sono in inglese, sono stati tradotti in italiano (Matter -> Materia ad esempio).
Anche con tutta la buona volontà dello studio di doppiaggio italiano, con dei copioni inglesi di partenza, la fedeltà al giapponese inevitabilmente parte per la tangente.
Aico è stato tradotto direttamente dal giapponese all'italiano.
Ho seri dubbi... fonte?
Tanto per fare un esempio, a 01:34 dice più o meno "Anche voi qui?" ma in italiano c'è scritto "Abbiamo compagnia." (notare che si passa da una domanda a un'affermazione)
Subito dopo, viene detto all'incirca "Anche voi siete su questo laboratorio?" ma in italiano c'è scritto "Stesso obiettivo?".
Io sono al terzo episodio ed effettivamente fin'ora non è che sia granché.
Basterebbe chiedere a Prata...sempre che non si sia dimenticato, ha lavorato su quest'anime all'incirca 5 mesi fa (se non di più).
C'è scritto Netflix original perchè hanno acquistato i diritti esclusivi di distribuzione mondiale; non hanno in nessun modo influito nella produzione (nel cui comitato nemmeno ci sta Netflix citato) che è tutta farina di Bones e associati.
Questo è innegabile. Infatti ciò che va criticato non è questo, ma perché abbiano scelto di finanziare un certo prodotto. P.S.: sottolineo che non sto commentando la qualità degli anime prodotti da netflix. Voglio solo sottolineare COSA dovrebbe essere criticato a netflix, nel caso lo si voglia fare.
Occhio però, ché in generale su Netflix (almeno per gli anime giapponesi) le traduzioni offerte dai doppiaggi sono a un livello superiore rispetto ai sottotitoli che mettono XD
Il problema non è solo del doppiaggio, ma anche dei sottotitoli.
Davvero è così assurdo volere un lavoro migliore da un servizio a pagamento (soprattutto se si confronta con concorrenti che hanno molte meno risorse)?
Guarda non volevo essere male interpretato, ma a quanto pare nella fretta ho generalizzato. Sicuramente un sevizio a pagamento deve dare un buon servizio e sinceramente nel caso specifico a me il servizio di netflix nel rapporto prezzo/qualità sembra ottimo, ma ognuno ha i suoi parametri.
Infine per dare un giudizio sulla traduzione ed adattamento credo che i requisiti siano:
- conoscere perfettamente il giapponese e vedere tutta la serie in giapponese.
- rivedere l'intera serie doppiata: in modo di carpirne le differenze eventuali, non solo di traduzione ma anche di recitazione dei doppiatori/seiyuu.
- valutare il necessario adattamento perché come dicevano alcuni dei grandi gruppi sub del tempo che fu tradurre è una cosa, e tutto sommato facile, adattare in modo che sia fruibile a tutti è un secondo e differente lavoro, necessario per fare un prodotto di qualità.
Quindi mi perdonerai, e non penso di offendere nessuno e se è passato questo messaggio me ne scuso, se non penso che tutti coloro che sempre più affermano come spesso si legge che il doppiaggio fa pena, di ogni prodotto sia di netflix come di altri imprenditori, siano madrelingua giapponese ed abbiano fatto il processo di cui sopra di doppia visione e valutazione dell'adattamento. Quindi spesso credo che sia un luogo comune che i "doppiaggi facciano merda" anche perché spesso molti trascurano che una traduzione _non_ letterale a volte è solo frutto dell'adattamento perché la traduzione letterale può avere un senso in giapponese ma uno anche opposto in italiano.
Insomma non volevo offendere nessuno ma solo evidenziare un trend che vedo sempre più diffuso.
l'ho trovato moltissimo inferiore a b the beginning, ma su mal hanno lo stesso score pazienza
"I grandi gruppi sub del tempo" che referenze sarebbero? ^^; Guarderei agli adattatori professionisti che dicevano che l'adattamento che cambia le frasi/significati (al netto di richieste esplicite del committente, ma non è questo il caso) è la classica scusa usata da chi non sa adattare.
Il discorso che fai vale anche per gli addetti ai lavori, comunque! Non puoi pretendere che chi usufruisce e giudica il prodotto X debba seguire l'iter che proponi, mentre chi traduce o fa il lavoro per professione possa saltare tutti questi passi e tradurre dall'inglese addirittura omettendo dei riferimenti o inventando frasi che non esistono.
Nel caso specifico, chi ha tradotto evidentemente non l'ha fatto dal giapponese e/o non conosce il giapponese e/o non è madrelingua giapponese quindi, seguendo la tua scaletta, inevitabilmente il risultato sarebbe quantomeno "dubbio"... è una traduzione che chiunque ha una conoscenza decente dell'inglese è in grado di fare.
Quando la frase originale è "Sono andato nel posto X" e la frase dei sub (tradotta, perché i sub non dovrebbero seguire l'adattamento ma dovrebbero essere la prima traduzione) è "Ci si rivede..." (per fare un esempio) non c'è adattamento o scusa che tenga... non ci sono riferimenti ostici o incomprensibili per il pubblico di destinazione, sono solo errori grossolani o scelte di comodo fatte per concludere il lavoro in fretta.
Il fansub di un tempo, non ti faccio i nomi perché questo non è il luogo, ma se vuoi leggilo come ora molti fansub fanno pena perché fanno una traduzione , spesso con google translate e senza alcun adattamento.
Siccome tu hai detto nello specifico che il doppiaggio fa pena io mi chiedo quali referenze tu abbia per affermarlo? conosci il giapponese perfettamente? hai visto tutta la serie sia in giapponese che in italiano? che puoi negarlo quanto vuoi è un passo necessario per valutare e confrontare due cose quantomeno averle visto per intero tutte e due.
Insomma per mettere qualcosa, o qualcuno, sub iudice si deve essere Iudex insomma ne devi sapere di più di chi giudichi o quantomeno essere edotto allo stesso livello di chi giudichi o il tuo giudizio non ha alcun rilievo e molti come me possono pensare che scrivi una stronzata. Poi se sei un adattatore o traduttore professionista o sei madrelingua giapponese allora mi scuso, ma mi aspetto come minimo come ti ripeto che CHI afferma che un doppiaggio è brutto abbia confrontato con l'originale e sappia perfettamente la lingua non sia il ragazzino che conosce suki, nandemonai, zettai ed una ventina di vocaboli in giapponese come conosce chiunque ha visto almeno una decina di serie di animazione in lingua. Be se questa è la tua referenza, io non ci posso fare nulla ma rido.
Negli ultimi anni è molto di moda criticare tutto, con molta saccenza solo per atteggiarsi ad esperti perché criticare qualcosa, rende "immediatamente" esperti e questo ti sto chiedendo visto che il doppiaggio fa pena, tue parole, quali referenze hai per affermarlo? se lavori come professionista o per altri motivi di studio o professione conosci perfettamente il giapponese il tuo giudizio mi può stare bene, in alternativa ti rendi conto che è solo "sparare grosso". Criticare tanto per criticare, insomma la quintessenza dell'inutile.
Che i sub non debbano seguire alcun adattamento ed essere la traduzione letterale sono solo tue idee personali nate da non so cosa. Ogni traduzione o doppiaggio deve avere l'adattamento (e ripeto molti dei recenti fansub fanno pena perche sono traduzioni 1:1 dall'inglese, alla fin fine non è nemmeno italiano) per essere fruibile per tutti in quella determinata lingua, o leggeremmo o sentiremmo qualcosa come non vorrei essere "nelle tue scarpe" al posto di non vorrei essere "nei tuoi panni" in ogni sub o doppiaggio di un opera inglese, e questo non è un esempio ma c'era in alcuni sub ita quelli che io chiamo alla Google translate. Rendere qualcosa fruibile in un altro linguaggio non è tradurre ma sopratutto adattare "ad un diverso linguaggio". Cosa che affermandomi che i sub devono essere la traduzione letterale evidentemente disconosci.
So benissimo quali erano "i fansub del tempo", ma il senso della mia frase era diverso: preferisco dar retta ad un valido adattatore di professione, che a dei ragazzi che fanno traduzioni amatoriali per passione (il "peso" del discorso è un po' diverso). Ciò non esclude che un buon gruppo fansub possa tradurre e adattare AICO meglio di chi ha fatto questa versione per Netflix ma non volevo portare il discorso su quei binari. Sia copiare traduzioni di google translate sgrammaticate che inventare frasi dal nulla sono cose errate a prescindere. Non c'è un meglio o un peggio... c'è un giusto (tradurre correttamente) e un sbagliato (tradurre male o inventare frasi).
"Il doppiaggio fa pena" non l'ho mai scritto (cita pure dove l'avrei scritto, attendo), semmai l'ha scritto qualcun altro. Ho scritto che ha i limiti della traduzione fatta dall'inglese. Che le voci scelte erano anche ok, ma l'adattamento lasciava a desiderare. Per le referenze, se sento "anata tachi wa mou kono labo" e i sub inglesi confermano esattamente la mia frase (tra l'altro) e l'italiano dice una cosa totalmente differente omettendo anche completamente il riferimento al "laboratorio", per me è una bocciatura senza "se" e senza "ma". Puoi "adattare" la frase quanto ti pare, ma non puoi permetterti di rimuovere i riferimenti.
Spero tu ti renda conto delle panzane che vai scrivendo. I sub tradotti non significa "letteralmente". Credi veramente che mi aspetti un "stanno piovendo gatti e cani" per "it's raining cats and dogs"? Suvvia, non essere ridicolo... La traduzione deve essere corretta e conforme ma i sub non devono necessariamente sottostare all'adattamento imposto per il doppiaggio. Non c'è un labiale da seguire perciò il sottotitolo può essere più fedele, contenere riferimenti più precisi e via discorrendo. Qui abbiamo una frase che in inglese è ok e in italiano è sbagliata SIA nei sottotitoli che nel doppiaggio, segno che non è un problema di adattamento (si avrebbe avuto la frase corretta almeno nei sottotitoli) ma di traduzione (errata dal principio).
Poi perseveri a mettermi in bocca frasi che non ho mai scritto... "il doppiaggio fa pena" non l'ho mai scritto... "traduzione letterale" nemmeno.
Peccato, la serie poteva anche interessarmi, ma se la qualità dei sub è questa, ne faccio a meno.
Si vede che non hai mai seguito serie tradotte con Google Translate...
Ecco appunto, cerchiamo di vedere il lato positivo delle cose!
Ma infatti gli esempi non devono essere gli "adattamenti" degli anni '90, e che nel caso di DB continuano ancora ad esserci, ma le persone a cui sono stati (e stanno)bene questi "storpiamenti".
Mi ha ricordato la puntata sulla carne del Dottor Who.
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