Recentemente, il vicepresidente di Google Japan, Shinji Okuyama, ha presentato Manga Out of the Box, un interessante progetto che vede collaborare il METI (Ministero giapponese dell'Economia, del Commercio e dell'Industria), diverse istituzioni nipponiche e un particolare settore del gigante di Mountain View, Google Arts & Culture.

Lo scopo di detta collaborazione consiste nel promuovere l'arte dei manga sotto molteplici aspetti, che di seguito elencheremo in maniera sintetica, ripromettendoci tuttavia di esaminare più nel dettaglio, in futuro, alcune specifiche iniziative. Anche solo limitandoci alle esposizioni online realizzate con il patrocinio del METI, infatti, ci troviamo di fronte a oltre 50 contributi sulle tematiche più disparate a tema manga, che raddoppierebbero se si ampliasse la ricerca.
 
Manga Out of the Box contributi

Il progetto consiste, come già detto, di decine di esibizioni online collegate tra loro da una pagina principale che presenta in maniera coerente le varie iniziative, creando così un percorso tematico sui manga, con testi e didascalie di accompagnamento e la possibilità di visionare oltre 70mila immagini.

Le esposizioni sono state curate da soggetti diversi, tra cui professori di varie università, ma anche da mangaka come Kan Takahama (La lanterna di Nyx), che ha realizzato una vera e propria opera da esporre.

Un primo aspetto su cui ci si concentra è quello riguardante la storia del manga, argomento tuttora dibattuto soprattutto quando si cerca di individuare le origini dei manga stessi: si vuole risalire fino ai Chōjū-giga del XII secolo? oppure si ritiene più corretto considerare come momento fondante l'incontro tra arti figurative nipponiche e caricature occidentali, nel XIX secolo?
Sfruttando le potenzialità e il vastissimo database di Google Arts & Culture, non ci si limita a tentare di analizzare le origini del fenomeno, ma si isolano altri caratteri essenziali come: personalità di spicco, tra cui ovviamente si staglia la figura di Osamu Tezuka, con numerosi contributi dedicati; oppure, brevi analisi su elementi specifici, come ad esempio sulle prime opere definibili come shoujo, o su cosa vi sia alla base del fenomeno gekiga, e così via.

Non ci si concentra tuttavia solo sui manga e sui loro creatori, ma anche su ciò che vi sta intorno e sul loro impatto sulla società. Ad esempio, si parla del ruolo degli editor, ma anche dei musei e delle mostre dedicate al tema, e delle valutazioni non sempre positive espresse anche dalle autorità su alcuni aspetti del fenomeno.
E non manca uno sguardo alla contemporaneità, e all'impatto dei manga su esponenti di altre arti, come reso evidente da Doraemon x Takashi Murakami, iniziativa in cui il noto artista rende omaggio alla celeberrima opera di Fujiko F. Fujio.
 
Doraemon Takashi Murakami

Inoltre, è presente una simpatica parte interattiva in cui chiunque voglia potrà cimentarsi con Giga Manga, un'applicazione che permette di creare i propri disegni in stile manga con il supporto del machine learning, che completerà l'opera. È possibile iniziare con la magic pen per il primo abbozzo, ma si può poi passare all'aggiunta di dettagli a mano libera e alla colorazione finale, dopo la quale il sistema proporrà qualche tavola ritenuta simile a quella prodotta, che sarà possibile condividere sui social.

Per concludere, è opportuno spiegare come Google Arts & Culture sia un servizio adoperato da istituzioni culturali in tutto il mondo, e che ha tra le sue tante funzioni quella di rendere accessibili online, gratuitamente e universalmente, le opere presenti in musei e altri siti culturalmente rilevanti.


Fonti consultate:
Pagina ufficiale Manga Out of the Box
Google Blog
AnimeHunch