Recensione
Sto continuando la lettura dei vari numeri della serie Junji Ito Collection edita da J-pop. In questo volume troviamo il racconto di Frankenstain, Il maestro Junji Ito fa una trasposizione fedele del romanzo di Mary Shelley, dove con i suoi disegni riesce a trasmettere esattamente le espressioni e le emozioni dei personaggi. Il volume in oltre ha altre mini storie e una storia più lunga molto interessante che narra le avventure di Oshikiri a riguardo di dimensioni parallele. In questa recensione però parlerò esclusivamente della storia che da il titolo alla copertina.
La trama di questo racconto credo che sia conosciuta più o meno da tutti, o perlomeno almeno una volta avremmo sentito nominare "Frankenstain". Victor Frankenstain, giovane studioso appassionato sin da piccolo all'alchimia, crescendo, continua i suoi studi scientifici, imbattendosi nelle scienze moderne fino al punto massimo della sua sete di conoscenza, finché non riesce a creare la vita stessa. Nei suoi esperimenti da così vita, da un assemblaggio di parti umane e animali, a quello che sarà poi il famoso Mostro di Frankenstain. Purtroppo le cose non vanno secondo i piani di Victor, e una volta resosi conto dell'orrore che ha creato, fugge in preda al panico. Da lì in poi accadranno un susseguirsi di spiacevoli eventi per lo scienziato e i suoi famigliari.
I personaggi che troviamo nel racconto, ad esser degni di nota sono Victor Frankenstain e Il Mostro. Nel primo troviamo un uomo assetato di conoscenza a tal punto di superare le leggi morali e scientifiche, che cercherà poi ammenda per le sue azioni passate. Dall'altra parte invece Il Mostro, una creatura che non ha chiesto di esistere, che si ritrova in un corpo orribile che nessuno riesce a guardare. Il maestro Junji Ito ha fatto un grande lavoro nel riprodurre il mostro in queste tavole.
Lo stile grafico che troviamo, è il classico che si trova in tutte le opere dell'autore, anche se questo volume è meno horror rispetto a quello che ci si aspetta da Junji Ito.
Questo volume è una trasposizione da romanzo a manga, veramente ben fatta, e credo che il maestro Ito sia stato esemplare nel riprodurla. È un opera che consiglio a chi come me sta completando la Junji Ito Collection, o a chi è amante delle trasposizoni di romanzi su manga. Nel complesso è stata una lettura piacevole e leggera, non tra i capolavori del maestro, ma comunque resta un'opera che sono contento di avere in collezione. Voto finale tenendo conto di tutto è di 8/10
La trama di questo racconto credo che sia conosciuta più o meno da tutti, o perlomeno almeno una volta avremmo sentito nominare "Frankenstain". Victor Frankenstain, giovane studioso appassionato sin da piccolo all'alchimia, crescendo, continua i suoi studi scientifici, imbattendosi nelle scienze moderne fino al punto massimo della sua sete di conoscenza, finché non riesce a creare la vita stessa. Nei suoi esperimenti da così vita, da un assemblaggio di parti umane e animali, a quello che sarà poi il famoso Mostro di Frankenstain. Purtroppo le cose non vanno secondo i piani di Victor, e una volta resosi conto dell'orrore che ha creato, fugge in preda al panico. Da lì in poi accadranno un susseguirsi di spiacevoli eventi per lo scienziato e i suoi famigliari.
I personaggi che troviamo nel racconto, ad esser degni di nota sono Victor Frankenstain e Il Mostro. Nel primo troviamo un uomo assetato di conoscenza a tal punto di superare le leggi morali e scientifiche, che cercherà poi ammenda per le sue azioni passate. Dall'altra parte invece Il Mostro, una creatura che non ha chiesto di esistere, che si ritrova in un corpo orribile che nessuno riesce a guardare. Il maestro Junji Ito ha fatto un grande lavoro nel riprodurre il mostro in queste tavole.
Lo stile grafico che troviamo, è il classico che si trova in tutte le opere dell'autore, anche se questo volume è meno horror rispetto a quello che ci si aspetta da Junji Ito.
Questo volume è una trasposizione da romanzo a manga, veramente ben fatta, e credo che il maestro Ito sia stato esemplare nel riprodurla. È un opera che consiglio a chi come me sta completando la Junji Ito Collection, o a chi è amante delle trasposizoni di romanzi su manga. Nel complesso è stata una lettura piacevole e leggera, non tra i capolavori del maestro, ma comunque resta un'opera che sono contento di avere in collezione. Voto finale tenendo conto di tutto è di 8/10