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7.5/10
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Strange è un volume unico di Yuruco Tsuyuki, pubblicato in Italia nel 2020 da BAO Publishing per la collana Aiken.
Ammetto subito di aver giudicato il “libro” (o, in questo caso, il manga) dalla copertina: nonostante la presenza di colori che quasi riportano all’infanzia come il celeste e il rosa, l’immagine del volume mi ha fatto pensare a una storia più complessa di quello che effettivamente sia, forse perché lo sguardo viene catturato immediatamente dai pochi elementi colorati da un’audace rosso acceso, ovvero il titolo e le decolleté con tacco a spillo.

Leggendo la quarta di copertina, ho realizzato di non aver compreso molto riguardo la storia, che viene descritta come quella di sei coppie di uomini.
La parola “coppie” mi ha tratto nuovamente in inganno, facendomi immediatamente pensare a un preciso tipo di relazione.
In realtà, la trama ruota intorno a sei incontri avvenuti per puro caso con protagonisti tutti al maschile.
Le storie non hanno un filo conduttore e non si intrecciano fra loro, ma sono accumunate da uno stile narrativo semplice e delicato.

I personaggi sono uomini e ragazzi che non hanno paura di mostrare le proprie fragilità e che grazie a fortuiti incontri riescono a migliorare e a crescere. Una persona conosciuta per caso, un compagno di classe con cui non si era mai parlato prima o uno zio che non si incontra da tanto tempo: sono questi piccoli momenti che portano a una maturazione caratteriale dei personaggi.

Strange non è un boys love in senso stretto: l’autrice lascia sospesi i rapporti tra i protagonisti, non spiegando se è una semplice amicizia o se dietro c’è molto di più, regalandoci solo dei piccoli indizi negli epiloghi finali; il lettore potrà, così, interpretare il legame che unisce le varie “coppie” come reputa più opportuno.

Lo stile grafico si adatta perfettamente al tipo di storia raccontata: semplice, lineare, con tavole pulite. Non viene disegnato molto di più di ciò che è importante, come non viene esposto ciò che non è necessario ai fini della trama.

Il fatto che siano dei capitoli autoconclusivi permette ad ognuno di noi affezionarsi maggiormente da una coppia rispetto ad un’altra, ma tutte risultano interessanti e portano con sé spunti di riflessione e tanta tenerezza.
Inoltre, nonostante la brevità dei racconti, i personaggi sono ben definiti riuscendo a esprimere in maniera efficace le loro fragilità e insicurezze, ma anche i punti di forza e la crescita che affrontano.

La lettura, quindi, scorre piacevole, non annoiando e coccolando il lettore con un senso di calore.