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Naraku no Hanazono è un thriller psicologico che si addentra in tematiche oscure e complesse, esplorando la fragilità dell'infanzia di fronte a circostanze difficili. Si affrontano temi delicati, come l’abuso sessuale, dalla prospettiva di una bambina delle elementari. La sua lettura potrebbe mettere a disagio le persone più sensibili, quindi lo sconsiglio vivamente a tutti coloro che non sopportano questo tipo di contenuti. Per coloro che decideranno di leggerlo, sappiate che vi ritroverete davanti a una storia estremamente tragica e disturbante, come se ne vedono poche, che saprà tenervi sulle spine dall’inizio alla fine.
Sebbene sia catalogato come yuri, il concetto di amore in questa storia è quello di una forte amicizia. Trattandosi di bambine, questo sentimento è rappresentato nella sua forma più infantile e “pura” possibile, distaccandosi da quella più matura e passionale che si trova tra personaggi più adulti.

Trama
La storia segue Mary Haruse, una bambina che si è appena trasferita da Tokyo in una città di campagna. Qui cerca di farsi nuove amicizie, ma finisce solo per farsi sfruttare dalle compagne, interessate unicamente al denaro che sua madre le concede con troppa leggerezza. Un giorno, allontanandosi dai suoi compagni durante una lezione all’aperto, incontra una misteriosa bambina di nome Colin che vive in un giardino nascosto nel bosco, con la quale fa subito amicizia. Dopo poco tempo Mary si rende conto che, a differenza degli altri, questa ragazza prova realmente dell’affetto nei suoi confronti, senza alcun doppio fine. Le due stringeranno un forte legame, nel tentativo di fuggire dalla propria solitudine, ma ben presto Mary si troverà ad affrontare il terribile segreto di Colin...

Sviluppo della storia e dei personaggi
La narrazione estremamente realistica rende la storia veramente inquietante. L’atmosfera passa rapidamente da serena a opprimente, trasformando questo giardino segreto da rifugio sicuro a fonte di ansia e disperazione. L’autore offre un ottimo approfondimento psicologico dei personaggi: Mary, mostrata inizialmente come una bambina egoista e viziata, si scopre essere invece vittima del disinteresse di una madre assente che non la considera. Anche Colin è una vittima innocente di un contesto familiare tossico, sebbene ben più grave.
La storia prosegue con risvolti tragici e angoscianti che colpiscono emotivamente con l’intensità di un pugno nello stomaco. Mary si troverà sopraffatta da situazioni che sarebbero difficili anche per degli adulti, trasmettendo al lettore lo stress e la sensazione di assoluta impotenza che la investono.

Disegni
Lo stile di disegno è quello di un classico slice of life dai temi tranquilli e sereni, dando al lettore l’impressione di trovarsi davanti a un manga di quel tipo. Questo rende ancora più impattanti le scene nelle quali questa serenità viene bruscamente interrotta, con le vignette che da bianche e piene di luce diventano più cupe e buie, riflettendo spesso anche lo stato d’animo dei personaggi.

Conclusione
Ho sentimenti contrastanti nel consigliare quest’opera: è una storia straziante e non facile da digerire per tutti, a causa dei temi trattati. Da amante del genere drammatico psicologico l’ho trovata una lettura molto soddisfacente per l’intenso impatto emotivo che riesce a trasmettere, nonostante la sua brevità. L’autore ci immerge in un mondo pieno di orrore, visto dagli occhi di bambine del tutto impotenti e impreparate per poter reagire in qualche modo. Tuttavia all’interno di questo orrore c’è sempre un piccolo e flebile barlume di speranza al quale il lettore può aggrapparsi, contribuendo a mantenere la tensione sempre al massimo. Qualche capitolo in più avrebbe sicuramente permesso di approfondire alcuni punti che sono un po’ affrettati, l’autore aveva indubbiamente il potenziale per far durare la storia un po’ di più senza perdere di qualità.