GREAT PRETENDER razbliuto
Volevo vedere la serie animata del 2020, ma non ho Netflix quindi ho optato per vedere il film di cui parliamo oggi che è un po’ il sequel della serie.
Da quello che ho capito è un opera originale, non collegato in alcun modo al manga.
Premetto che alla fine ho passato un’ ora e mezza interessante, ma la storia non brilla e la trama quando viene al pettine alla fine è proprio tenuta su con lo sputo se mi lasciate dire… insomma assistiamo ad una truffa che però non viene spiegato il chi e – soprattutto – il come .
Per il resto animazioni e regia sono buoni come c’era da aspettarsi dal Wit Studio che ci ha abituato a grandi cose dai tempi de “L’attacco dei giganti”, per passare poi a cose più o meno riuscite che ho già recensito come "Penguin Highway" o "Bubble" o "Ranking of Kings". Il regista è invece Hiro Kaguragi da me lodato per il precedente "91 Days", il quale ha meno esperienza di altri ma che comunque porta sempre a casa buoni risultati… lo stesso non posso dire di Taku Kishimoto che come ho già detto è un artista molto discontinuo.
Insomma do come voto sette perché il film si lascia vedere, ma se uno si fa domande su cosa ha visto il risultato è che “non è chiaro”.
Da quello che ho capito è un opera originale, non collegato in alcun modo al manga.
Premetto che alla fine ho passato un’ ora e mezza interessante, ma la storia non brilla e la trama quando viene al pettine alla fine è proprio tenuta su con lo sputo se mi lasciate dire… insomma assistiamo ad una truffa che però non viene spiegato il chi e – soprattutto – il come .
Per il resto animazioni e regia sono buoni come c’era da aspettarsi dal Wit Studio che ci ha abituato a grandi cose dai tempi de “L’attacco dei giganti”, per passare poi a cose più o meno riuscite che ho già recensito come "Penguin Highway" o "Bubble" o "Ranking of Kings". Il regista è invece Hiro Kaguragi da me lodato per il precedente "91 Days", il quale ha meno esperienza di altri ma che comunque porta sempre a casa buoni risultati… lo stesso non posso dire di Taku Kishimoto che come ho già detto è un artista molto discontinuo.
Insomma do come voto sette perché il film si lascia vedere, ma se uno si fa domande su cosa ha visto il risultato è che “non è chiaro”.