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calvin93

Episodi visti: 5/5 --- Voto 1
C’era bisogno di portare una seconda stagione di questo live action?
Assolutamente no.
Non so se questa seconda stagione sia presente nel manga, o se sia solamente frutto degli autori del live action per cercare di accalappiare ancora quanti più ascolti possibili da tutte le ragazzine sognanti che saranno svenute nel vedere i primi piani di Hyo, quando guardava dritto nella telecamera.
Nonostante ci sia un salto temporale di due anni, con il quartetto di protagonisti in procinto di diplomarsi e andare all’università, ancora non ci siamo sull’età dei personaggi che gli attori interpretano.
Le divise scolastiche vengono lasciate in disparte per preferire abiti normali, ma che di certo non rispecchiano lo stile delle ragazze diciottenni.
Kumi sembra una trentenne per i vestiti che indossa, e lo stesso si può dire per Kanna e il suo cappotto, con aggiunta di rossetto che aumenta il numero di anni che dovrebbe evitare di dimostrare.
L’abbandono delle divise scolastiche cerca anche di strizzare l’occhio a dei protagonisti più maturi, che però affrontano problematiche da ragazzini, non rispecchiando in alcun modo dei diciottenni pronti al diploma e all’università.

Veniamo alla trama, che questa volta segue due filoni narrativi, ossia le due coppie nate sul finale della scorsa stagione.
Chihaya, in quanto single e inutile per una storia shoujo, viene spedito in Thailandia a farsi un viaggetto in solitaria pre diploma, tornando giusto per il finale.
I protagonisti sono al termine dei loro anni di liceo, impegnati con gli esami di ammissione all’università.
Kumi è già diventata la moglie devota di Hyo, che sta studiando come un pazzo per entrare in un’università che gli permetterà di affiancare il padre, un politico.
Padre che, ovviamente, non appare mai.
Il fratello malato che stava in ospedale?
Dimenticatelo.
Qui non esiste proprio.
Kumi si prodiga ogni giorno per preparare i pasti al suo amato, che vorrebbe qualcosa di più, ma trovandoci in un ambiente shoujo, la castità della protagonista deve venire preservata fino al matrimonio.
Kumi si convince di tentare l’esame per un’università a cui vorrebbe andare e con sua enorme sorpresa, lo passa.
Hyo non la prende bene e le rende l’orsacchiotto che lei gli aveva donato, pegno del loro amore.
Come già successo altre volte, Kumi scoppia in lacrime, decidendo quindi di frequentare un’università che non le interessa granché soltanto per stare vicina a Hyo e agli amici.

Dall’altra parte abbiamo Kanna e Tatsuki.
Kanna ha una grande ammirazione per un cliente fisso del bar in cui lavora perché ha fondato la sua start up dal nulla, ma Tatsuki si convince che lei lo voglia lasciare per mettersi con l’altro.
Se nella prima stagione Tatsuki si era rivelato un ragazzo serio, deciso a dimostrare fino in fondo il suo amore per Kanna, ora si è trasformato completamente, assomigliando più a un cane che a un essere umano.
Con un perenne sorriso da ebete stampato in faccia, Tatsuki passa tutto il suo tempo nel bar dove Kanna lavora, con la ferrea convinzione che, in quanto fidanzati, dovrebbero passare ogni momento sempre insieme e dirsi tutto quanto.
Ma a Kanna la cosa non piace e Tatsuki ritiene che iniziare a spiare Kanna da dietro una delle finestre del bar sia altamente produttivo, con tanto di aggiunta di suoni di ringhi e di abbai.
Finale felice per tutti quanti, che riescono a coronare i loro sogni e ad avviarsi verso un futuro che sarà sempre luminoso.

Questa volta, a dare la zappa sui piedi al live action è il numero stesso di episodi: cinque episodi.
Che storia si riuscirà mai a raccontare con cinque episodi che durano venti minuti l’uno?
Il risultato sono nuovi personaggi abbozzati, che non vengono neanche visti come una “potenziale” minaccia, perché così come sono arrivati, già se ne vanno.
Hyo si ritrova in casa la segretaria del padre, che si accolla lei il compito di fargli da domestica, in quanto lui non deve perdere tempo neanche in cose infime come il mettere i piatti nel lavandino una volta terminato di mangiare.
Perlomeno la segretaria è abbastanza intelligente da non prendersi una sbandata per Hyo, e Hyo fa altrettanto, troppo impegnato a concedere primi piani a petto nudo o in canottiera.
Il risultato è una seconda stagione che non avrebbe mai dovuto nascere, con i soliti attori che non aggiungono niente di nuovo ai loro personaggi, anzi, li peggiorano (come nel caso di Tatsuki).
L’unica cosa che forse "danno in più" è l’ennesima prova delle loro pessime recitazioni.

A chi è amante folle del genere shoujo potrei, forse, consigliare la prima stagione.
Quella, perlomeno, un senso ce l’aveva.
Ma questa seconda stagione è proprio da far sparire in un buco nero.