logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 1
MangAnimeEnthusiast

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
Diretto, co-scritto e interpretato da una leggenda che non ha bisogno di presentazioni, Police Story è il capostipite di quella che diverrà la saga per eccellenza di Jackie Chan, almeno nella sua terra natia.

Sua terza regia, il film offre tutto ciò che ci si potrebbe aspettare dall'impronta di Chan, che anche dietro la macchina da presa sa sfoderare la sua impagabile potenza nella costruzione dell'azione, che qui lo vede coinvolto in veste di poliziotto incaricato di proteggere la collaboratrice di un pericoloso boss criminale, in un crescendo di comicità e azione senza esclusione di colpi o limiti.

Un risultato dinamico ma alquanto "schizofrenico" nel cercare di mischiare equamente dinamiche drammatiche e comiche.

Già solo nell'introdurre il tutto con un'intera sequenza action comprendente l'iconico inseguimento col bus a cui Chan si appende con un ombrello subito dopo aver sfondato un'intera baraccopoli con un auto: tutta la scena sorprende non solo per la calibratissima messinscena, ma anche per come sembri appartenere ad un tipico crime movie, con la tensione drammatica ottimamente esplicitata, in particolare tramite la reazione di uno dei poliziotti assai provato dalla situazione; non per fare paragoni "eccessivi", ma il tutto mi ha ricordato i contorni di un film alla Fernando di Leo, solo con l'azione portata a un livello maggiore.
La stessa atmosfera che si respirerà poi negli atti finali in modo ancor più esplosivo, con Chan che arriverà ad essere totalmente intimidatorio e deciso nel modo più serio possibile, (come avrà poi occasione di dimostrare in altri titoli pienamente drammatici, come il crime puro La Vendetta del Dragone del 2009, o anche l'occidentale The Foreigner).

Ma a ciò si aggiunge la tipica commedia con connotati veramente sopra le righe, degni di un caso di City Hunter, in particolare l'assurdo scontro tra la testimone resa da Brigitte Lin e uno strampalato sicario che tenta di pugnalarla, o i litigi con la fidanzata interpretata da una giovanissima Maggie Cheung.
Non sorprende dunque che proprio Chan avrebbe poi interpretato Ryo Saeba in un live-action del 1993.

Ma in fondo non è certo per la trama che si vede un film di Jackie Chan: le mirabolanti lotte ideate sono come detto prima sempre di un'articolazione e precisione incredibili, anche per condire momenti più "comuni" (come lo può essere rispondere a più telefoni contemporaneamente) che risultano ben congegnati nonostante la natura anche qui troppo cartoonesca, ma comunque figlia di un intreccio e di un'inventiva per nulla scontati, e che ancora oggi sanno sorprendere nel modo più gradevole.
A questo proposito è doppiamente gratificante vedere il parziale dietro le quinte del film nei titoli di coda, con Chan intento sia a dirigere che recitare nel modo più genuino.

Niente da aggiungere in più se non l'invito a recuperare questo Cult indiscusso, forse non un capolavoro in toto del genere ma sicuramente un validissimo esempio della forza inesauribile dell'unico e solo Jackie Chan!