Miseinen ～ Mijukuna Oretachi wa Bukiyo ni Shinkochu
Una caratterizzazione dei personaggi interessante per una serie che non è solo Boys Love, ma anche un dramma di emancipazione da una vita familiare opprimente, vista da due punti di vista e situazioni familiari completamente diverse.
Jin è uno studente modello, eppure non ha sogni né aspettative particolari, a parte quello di vivere la vita perfetta ma ordinaria che sua madre si aspetta da lui. Madre che d'altro canto è completamente assente e lo lascia da solo per lunghi periodi, non certo diversamente da quanto fa suo padre, regista indie che, tuttavia, non per questo si mostra particolarmente interessato a seguire il figlio o mostrargli una strada alternativa. Hirukawa, dal canto suo, vive una vita molto complessa, in auto-isolamento (con un padre violento) per scelta personale in una sorta di martirio autoimposto al fine di proteggere la madre e permetterle di vivere una seconda vita felice.
Le strade dei due si incrociano per caso, un giorno in cui Hirukawa si ritrova, perso nel vuoto, a tentare di "ripulirsi" infradiciandosi volontariamente alla fontanella d'acqua della scuola. L'evento lascia ovviamente sorpreso Minase, soprattutto per la sua apparente incomprensibilità, ma è l'inizio di un percorso che li vede avvicinarsi lentamente, complice la presenza della casa di Hirukawa lungo la strada che Minase segue per tornare alla propria abitazione.
I due sono allo stesso tempo uguali ma complementari. Jin ha tutte le proprie necessità materiali soddisfatte, ma non ha un sogno, mentre Haruki ha ben chiaro cosa desidera dalla propria vita, nonostante debba attraversare enormi difficoltà nel presente. Eppure entrambi sono estremamente soli e abbandonati dalle rispettive famiglie. Il drama racconta il loro percorso nel riuscire a trovare un sostegno l'uno nell'altro, seppur dovendo affrontare numerose difficoltà legate ai traumi personali dai quali ciascuno dei due deve a suo modo emanciparsi.
Per quanto riguarda il personaggio di Haruki è un po' complessa la comprensione della sua attrazione per Jin, che appare leggermente forzata, non tanto nelle intenzioni, quanto nei modi che usa, forse un po' troppo aperti e spensierati per il clima drammatico della sua vita. Molto ben comprensibile e sviluppata, invece, è la spiegazione della lenta presa di coscienza del bisogno che Jin ha di Hirukawa.
La storia non si ferma alla superficie, ma tratta in profondità le necessità dei due protagonisti per mezzo di diversi riferimenti: dai film che i due guardano insieme, alla barca dei giardinetti presso la quale si ritrovano, alla vita universitaria che li vede protagonisti e al loro rapporto con le altre frequentazioni che hanno nel corso del film.
Si tratta comunque di una storia d'amore, ma è chiaro il desiderio di voler andare in profondità.
Drama decisamente consigliato.
Jin è uno studente modello, eppure non ha sogni né aspettative particolari, a parte quello di vivere la vita perfetta ma ordinaria che sua madre si aspetta da lui. Madre che d'altro canto è completamente assente e lo lascia da solo per lunghi periodi, non certo diversamente da quanto fa suo padre, regista indie che, tuttavia, non per questo si mostra particolarmente interessato a seguire il figlio o mostrargli una strada alternativa. Hirukawa, dal canto suo, vive una vita molto complessa, in auto-isolamento (con un padre violento) per scelta personale in una sorta di martirio autoimposto al fine di proteggere la madre e permetterle di vivere una seconda vita felice.
Le strade dei due si incrociano per caso, un giorno in cui Hirukawa si ritrova, perso nel vuoto, a tentare di "ripulirsi" infradiciandosi volontariamente alla fontanella d'acqua della scuola. L'evento lascia ovviamente sorpreso Minase, soprattutto per la sua apparente incomprensibilità, ma è l'inizio di un percorso che li vede avvicinarsi lentamente, complice la presenza della casa di Hirukawa lungo la strada che Minase segue per tornare alla propria abitazione.
I due sono allo stesso tempo uguali ma complementari. Jin ha tutte le proprie necessità materiali soddisfatte, ma non ha un sogno, mentre Haruki ha ben chiaro cosa desidera dalla propria vita, nonostante debba attraversare enormi difficoltà nel presente. Eppure entrambi sono estremamente soli e abbandonati dalle rispettive famiglie. Il drama racconta il loro percorso nel riuscire a trovare un sostegno l'uno nell'altro, seppur dovendo affrontare numerose difficoltà legate ai traumi personali dai quali ciascuno dei due deve a suo modo emanciparsi.
Per quanto riguarda il personaggio di Haruki è un po' complessa la comprensione della sua attrazione per Jin, che appare leggermente forzata, non tanto nelle intenzioni, quanto nei modi che usa, forse un po' troppo aperti e spensierati per il clima drammatico della sua vita. Molto ben comprensibile e sviluppata, invece, è la spiegazione della lenta presa di coscienza del bisogno che Jin ha di Hirukawa.
La storia non si ferma alla superficie, ma tratta in profondità le necessità dei due protagonisti per mezzo di diversi riferimenti: dai film che i due guardano insieme, alla barca dei giardinetti presso la quale si ritrovano, alla vita universitaria che li vede protagonisti e al loro rapporto con le altre frequentazioni che hanno nel corso del film.
Si tratta comunque di una storia d'amore, ma è chiaro il desiderio di voler andare in profondità.
Drama decisamente consigliato.
