Muchaburi! Watashi ga Shachō ni Naru nante
È questa una tenera commedia sentimentale in ambito lavorativo, con protagonisti a cui ci si affeziona e un triangolo amoroso non banale.
Hinako si dedica completamente al lavoro e non ha molto tempo di pensare ad altri aspetti della propria vita, eppure appena può si rifugia a casa propria tra una birra e un videogame. E' estremamente sbadata e questo la porta a vivere alla giornata e a non preoccuparsi troppo del futuro, fatto che l'ha portata alla situazione in cui si trova all'inizio del racconto. Il suo capo Asami, forse inconsciamente già innamorato di lei prima dell'inizio della narrazione, non fa che assegnarle compiti di continuo, allo scopo, presumibilmente, di spronarla a far sempre meglio... Ed eppure egli è l'unico che inizialmente vede il suo potenziale, proprio a causa di questa sua sbadataggine. Inizialmente egli non comprende tuttavia la vera natura dei suoi sentimenti per lei, e questo costituirà un ostacolo non indifferente.
Dall'altra parte abbiamo Taiga, se possibile l'esatto opposto di Hinako. Estremamente organizzato fin dai tempi della sua carriera scolastica, eppure si vede non solo superato da Hinako, grazie a un progetto qualitativamente inferiore al suo, ma anche nella condizione di essere un dipendente della società controllata di cui lei diventa amministratore delegato. I due sono all'inizio estremamente incompatibili, ma si ritroveranno a fare affidamento l'uno sull'altro per il bene della società e a scoprire aspetti dell'altro che inizialmente non avevano intuito.
Nonostante il triangolo amoroso sia equilibrato dal punto di vista sentimentale, con i sentimenti di Hinako che oscillano comprensibilmente tra i due protagonisti, lo spettatore propende inevitabilmente verso uno dei due, non tanto perché si riveli essere il Male Lead, ma quanto per l'assenza di introspezione verso la costruzione caratteriale dell'altro, che si finisce per comprendere molto in là nella storia, e anche in quel momento solo in parte.
La parte della trama riguardante i conflitti lavorativi di Hinako e della Relation Food è coinvolgente, anche se il modo di Hinako di cavarsela in ogni situazione, grazie al suo buon carattere e alla capacità innata di piacere istintivamente agli altri, è fin troppo ottimista e sfocia in una leggera mancanza di realismo.
Il modo in cui i protagonisti se la cavano non consiste essenzialmente nel “mettere a punto dei piani che vanno a buon fine grazie alla loro astuzia”, quanto piuttosto nel “mettere a punto dei piani che riescono perché la sorte sorride loro oppure perché qualche personaggio si converte grazie alla passione che gli trasmette Hinako”.
Sebbene questo abbia senso, poiché fa leva su quello che è il punto di forza caratteriale della protagonista, rende il racconto più una fiaba metropolitana che una storia velata di realismo.
Ciò detto, il filo rosso che tiene legati allo schermo resta comunque lo sviluppo caratteriale di Hinako, Taiga e Asami, e la relazione che lega i due personaggi maschili a Hinako, e ciò è svolto molto bene, grazie anche alla capacità di Jun Shison di essere estremamente "Tsun-tsun-tsun-tsun-e all'1% -dere", come Hinako afferma di Taiga e come deve essere da copione. Questa essenza tsundere di Taiga in ogni caso è molto ben motivata e messa in scena sia dalla sceneggiatura che dalla recitazione, rendendo il personaggio credibile e realistico.
In definitiva, questa è un'opera consigliata a chi fosse alla ricerca di una commedia romantica sul posto di lavoro, che strizzi anche un occhio alla differenza di età, uno dei due Male Lead è infatti di 8 anni più giovane della protagonista.
Hinako si dedica completamente al lavoro e non ha molto tempo di pensare ad altri aspetti della propria vita, eppure appena può si rifugia a casa propria tra una birra e un videogame. E' estremamente sbadata e questo la porta a vivere alla giornata e a non preoccuparsi troppo del futuro, fatto che l'ha portata alla situazione in cui si trova all'inizio del racconto. Il suo capo Asami, forse inconsciamente già innamorato di lei prima dell'inizio della narrazione, non fa che assegnarle compiti di continuo, allo scopo, presumibilmente, di spronarla a far sempre meglio... Ed eppure egli è l'unico che inizialmente vede il suo potenziale, proprio a causa di questa sua sbadataggine. Inizialmente egli non comprende tuttavia la vera natura dei suoi sentimenti per lei, e questo costituirà un ostacolo non indifferente.
Dall'altra parte abbiamo Taiga, se possibile l'esatto opposto di Hinako. Estremamente organizzato fin dai tempi della sua carriera scolastica, eppure si vede non solo superato da Hinako, grazie a un progetto qualitativamente inferiore al suo, ma anche nella condizione di essere un dipendente della società controllata di cui lei diventa amministratore delegato. I due sono all'inizio estremamente incompatibili, ma si ritroveranno a fare affidamento l'uno sull'altro per il bene della società e a scoprire aspetti dell'altro che inizialmente non avevano intuito.
Nonostante il triangolo amoroso sia equilibrato dal punto di vista sentimentale, con i sentimenti di Hinako che oscillano comprensibilmente tra i due protagonisti, lo spettatore propende inevitabilmente verso uno dei due, non tanto perché si riveli essere il Male Lead, ma quanto per l'assenza di introspezione verso la costruzione caratteriale dell'altro, che si finisce per comprendere molto in là nella storia, e anche in quel momento solo in parte.
La parte della trama riguardante i conflitti lavorativi di Hinako e della Relation Food è coinvolgente, anche se il modo di Hinako di cavarsela in ogni situazione, grazie al suo buon carattere e alla capacità innata di piacere istintivamente agli altri, è fin troppo ottimista e sfocia in una leggera mancanza di realismo.
Il modo in cui i protagonisti se la cavano non consiste essenzialmente nel “mettere a punto dei piani che vanno a buon fine grazie alla loro astuzia”, quanto piuttosto nel “mettere a punto dei piani che riescono perché la sorte sorride loro oppure perché qualche personaggio si converte grazie alla passione che gli trasmette Hinako”.
Sebbene questo abbia senso, poiché fa leva su quello che è il punto di forza caratteriale della protagonista, rende il racconto più una fiaba metropolitana che una storia velata di realismo.
Ciò detto, il filo rosso che tiene legati allo schermo resta comunque lo sviluppo caratteriale di Hinako, Taiga e Asami, e la relazione che lega i due personaggi maschili a Hinako, e ciò è svolto molto bene, grazie anche alla capacità di Jun Shison di essere estremamente "Tsun-tsun-tsun-tsun-e all'1% -dere", come Hinako afferma di Taiga e come deve essere da copione. Questa essenza tsundere di Taiga in ogni caso è molto ben motivata e messa in scena sia dalla sceneggiatura che dalla recitazione, rendendo il personaggio credibile e realistico.
In definitiva, questa è un'opera consigliata a chi fosse alla ricerca di una commedia romantica sul posto di lavoro, che strizzi anche un occhio alla differenza di età, uno dei due Male Lead è infatti di 8 anni più giovane della protagonista.