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Asmodeuss

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Sto continuando la lettura dei vari numeri della serie Junji Ito Collection edita da J-pop. "Le storie dell'orrore di Mimi" è l'ennesimo volume riuscito del maestro Junji Ito.

Ho acquistato l'edizione Deluxe, che presenta un volume con copertina variant, 3 cartoline, una borsa e il tutto in un box cartonato decisamente da collezione, dato il costo onesto, consiglio vivamente di acquistarlo.

Dopo vari volumi letti della Junji Ito Collection, sono giunto all'idea che è un artista che ami o che odi, non c'è via di mezzo. Una volta entrati nel mondo del mangaka in questione, volume dopo volume, si ha una visione più ampia di quel che si legge, nel senso che bisogna capire le tematiche e significati delle storie del maestro, e per capirle a fondo, bisogna leggerne il più possibile. C'è anche da dire che la maggior parte dei suoi racconti autoconclusivi sono a finale aperto, cosa non apprezzata da molti, personalmente credo sia un tratto distintivo del maestro, che rende le sue storie ancora più enigmatiche.

Nel volume "Le storie dell'orrore di Mimi" troviamo varie capitoli autoconclusivi con Mimi come protagonista. In questo manga vivremo le avventure di questa ragazza palesemente perseguitata da una sfortuna senza pari, della serie "succedono tutte a me". Come in ogni storia che si rispetti, Ito, gioca con l'orrore in modo vario, non tanto per metterci paura leggendo, ma per suggestionarci e farci riflettere.

La protagonista Mimi ha un bel carattere, molto ferma nel credere a tutto ciò che vede, non come gli altri personaggi che credono sia solo suggestione, ciò rende le storie molto più credibili, essendo lei in prima persona a credere agli eventi sovrannaturali e spaventosi.

Le tavole in questo volume sono da 10/10. Tolto il fatto che ormai io sia un fan, ho trovato veramente delle tavole stupende, o comunque tavole di un livello superiore rispetto ad altri volumi di Junji Ito.

In quest'opera rispetto ad altri non ho trovato delle tematiche principali, ovvero: in altri suoi volumi di raccolte di storie, troviamo quasi sempre capitoli dove c'è una tematica specifica per ognuno di loro. In questa storia di Mimi invece, avendo una protagonista principale, troviamo vari episodi con diverse versioni di "paura" piuttosto che tematiche vere e proprie, rivisitate da Junji Ito.

Nel complesso consiglio questo volume a tutti gli appassionati del maestro. Lo ritengo anche un buon punto di partenza per chi vuole avvicinarsi all'horror manga, o vuole esplorare le idee del maestro del brivido.

In definitiva mi sento di assegnare un 8/10. Fosse stato più longevo, con quei due o tre capitoli in più, mi sarei spinto anche a 8.5, è stata una lettura piacevole, ma di certo non tra le opere più memorabili del maestro.
Tirando le somme è un volume meno ambizioso di altri, ma che riesce nel suo intento, poi come già detto, Junji ito.. lo si ama o lo si odia.


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GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 5
"Mimi no Kaidan" o "Mimi's Ghost Stories" è un manga di un solo volume, scritto e disegnato da Junji Itou.
Si tratta di una raccolta di storie horror, basate su una serie di storie pubblicate in romanzi a puntate (non sono riuscito a trovare altre informazioni).
L'autore ne ha prese sei e ne ha realizzato la versione manga, inserendo una protagonista originale, la Mimi del titolo, che per sua sfortuna finisce coinvolta in tutte queste inquietanti vicende.
Prima scopre di avere una strana vicina di casa, una donna molto magra che esce di casa sempre coperta da capo a piedi, poi trova il cadavere di una donna impiccata in un bosco…
Quando cambia casa si trova un appartamento con vista cimitero, e in vacanza al mare finisce su una spiaggia dove le anime delle gente morta affogata non trovano la pace…

Insomma, la vita di Mimi è l'apoteosi della sfiga.
Le sei storie non sono propriamente paurose, non riescono davvero a fare paura, perlomeno non ne hanno fatta a me, ma inquietanti lo sono di sicuro. Lo sono ancora di più perché alla fine, i vari misteri non vengono svelati, lasciando all'immaginazione del lettore capire con cosa i personaggi hanno avuto a che fare.
Il manga si legge scorrevolmente, e la lettura non annoia, ma come dicevo, non c'è molto di cui emozionarsi sia positivamente che negativamente. In definitiva le storie sono molto brevi e non convincono completamente. Il fatto che manchi una spiegazione al mistero incontrato poi, rende la lettura inconcludente. Con la lettura però, si prova la stessa sensazione di quando si guardano i film horror giapponesi. C'è lo stesso tipo di narrazione, se perciò siete fan di quel genere cinematografico, probabilmente vi piaceranno anche le storie del manga.

Per quel che riguarda i disegni, Itou ci sa decisamente fare. Alcune tavole sorprendono con l'effetto che fanno, grazie al sapiente uso dei chiaroscuro. Non mancano nemmeno le espressioni allucinate dei diversi personaggi.

Il manga non arriva al livello di follia di "Uzumaki" (ma quello è inarrivabile tanto è malato) ma comunque si rivela essere un discreto intrattenimento per chi apprezza il genere.