Manga Issho, la prima rivista di manga in Europa, ha ricevuto una calorosissima accoglienza da parte dei tanti lettori che hanno deciso di immergersi nelle storie contenute tra le sue pagine. Il 24 giugno sarà quindi il momento del secondo numero, con nuovi autori pronti a far vivere le proprie storie. Per celebrarne l’uscita, Star Comics ha organizzato il 25 giugno una presentazione presso la libreria Hoepli di Milano - in Via Ulrico Hoepli 5 - dalle ore 15.30 alle 19.30.

L’evento, moderato da Matteo Bianchi della Libreria Hoepli, inizierà con una lezione frontale di sceneggiatura seguita da una dedicata al disegno, entrambe tenute dagli autori presenti: Adriano Barone, Fausto Chiodoni, Federica Di Meo, Ivana Murianni e Manuel Vivian. Gli artisti sfoggeranno, quindi, le loro capacità artistiche realizzando illustrazioni in diretta, e racconteranno l’iter creativo dietro la realizzazione di un manga, dall’idea alla tavola definitiva.
Dalle 17.15 alle 18.00 inizierà la presentazione vera e propria del secondo volume di Manga Issho, con il pubblico che potrà scoprire il dietro le quinte della realizzazione della rivista. Insieme agli autori ci sarà il Publishing Manager di Star Comics Cristian Posocco, per raccontare come è nato questo progetto unico nel suo genere, quali sono i valori che lo hanno animato, in che modo è stato possibile renderlo realtà e i segreti dietro alle storie presenti in questo numero.
Dalle 18.00 alle 19.30, i cinque autori presenti saranno a disposizione del pubblico per una sessione di firmacopie.
Manga Issho è un progetto senza precedenti nel panorama editoriale occidentale, che unisce le forze di quattro grandi editori di quattro Paesi – Star Comics (Italia), altraverse (Germania), Kana (Francia e Belgio) e Planeta Cómic (Spagna) – nel segno della creatività, rappresentando un punto di incontro tra culture differenti. Con quattro uscite previste all'anno, i lettori potranno immergersi in una raccolta di storie appassionanti, che spiccano per la varietà di generi e temi, frutto dell’inventiva dirompente di 72 eccezionali autori
è l'ennesima rivista da due soldi che cerca di essere un Jump italiano , in questo caso europeo , o davvero è un prodotto di qualità con storie e varietà delle stesse da giustificarne l'acquisto ?
La qualità è altalenante: hai gente affermata che è davvero brava e potresti trovarla su riviste giapponesi e gente che non ha capito un cazzo di cosa sia un manga. No, realmente, sono seria qua: non ha proprio idea di cosa differenzi un Bonelli/bande dessinée/fumetto occidentale da un manga; ripeto, a livello proprio tecnico, la grammatica visuale del manga è assente.
La varietà è anche assente, sono tutte storie molto shounen nel senso più generico possibile; magari non si combatte ma la storia parte dal presupposto che tu sia maschio e abbia un certo immaginario condiviso, appunto shounen.
Se ne vale la pena, a essere onesta non lo so. Da un lato mi rendo conto che se non facciamo disegnare gente a un livello semi-professionale non avremo mai una rivista simile a quelle giapponesi, dall'altro mi pare che il livello medio sia comunque amatoriale, semi-amatoriale a essere carina.
Una cosa che a me fa incazzare, ma proprio da tirare sedie al muro è che palesemente il primo numero aveva 0 zero controllo editoriale dietro.
Ora, Jump è sia chi imitare e sia chi odiamo ammerda, perché alcuni manga Jump a una certa hanno proprio quelle cazzate verso la fine dove si bestemmia da quanto sono stupide, prevedibili e che sembrano sfanculare la trama.
Ma sono così certosine e ripetitive e sempre uguali che è facile capire c'è dietro il manga di turno un'editore che bacchetta appena si esce fuori strada.
Troppo bacchettoni no, ma zerooooooooooooo per un prodotto commerciale che mi vendi, nel 2025, è da boicottare a oltranza finché non impari come si lavora.
Ma ecco, lo boicotti perché è un prodotto scadentissimo o provi a cagare il cazzo un'anno, sperando che capiscano che assumere 2-3 editor giapponesi li farebbe svoltare?
E qua ognuna c'ha la sua opinione.
Risparmia le sedie. Guarda che il controllo editoriale, almeno per la parte italiana, c' è. Potra' non piacerti ma ci sta il lavoro di un team dietro come è stato spiegato più volte e ti assicuro che si stanno impegnando molto
Non bellissimo, ma nemmeno tremendo.
Certe storie le ho trovate belle, come quella spin-off di "The Secret of Scarecrow", "Next stop afterlife" o "Kenshiro", altre abbastanza dimenticabili.
Alla fine una rivista nella media, immagino.
A livello di materiali usati non mi sembra troppo diverso dalle mie copie di Jump, anzi l'inchiostro usato nella stampa mi sembra anche migliore
Se vuoi sul sito ufficiale puoi trovare alcune pagine per ogni serie/oneshot per dare almeno un'occhiata allo stile e alle trame
Io non so come dire questa cosa dritta e universale. Non è 'na roba di opinioni, di mi piace o no.
Ci sono delle robe proprio tecniche sbagliate. I disegni hanno una loro logica interna, nel manga come in ogni altro stilema: l'impostazione delle tavole, le T che devi immaginare tra una tavola e l'altra che sono proprio grammatica visuale del manga base base base.
Ma mettiamo caso che abbia ragionissima tu. La parte italiana fa controllo editoriale. Bene.
E allora che mettano in luce 'sti problemi al controllo editoriale non-italiano.
Altrimenti che "manga insieme" è?
Ogni nazione ha il suo controllo editoriale, il nostro è formato da un team che vede Cristian Posocco e Federica Di Meo che un po' di esperienza c'è l'hanno.
Tu che esperienza hai perdonami per poter fare queste critiche tecniche così veementi e assolute?
Sulla parte tecnica ti consiglio di recuperarti i vari video in cui spiegano esattamente cosa stanno facendo.
Sul discorso "insieme", non è una cosa che nasce dall' oggi al domani. Si procede per piccoli passi. Intanto si è fatta una cosa eccezionale come una rivista che unisce 4 editori e 4 movimenti nazionali che hanno una diversa storia e un diverso appeal nel fandom.
La rivista serve proprio a questo, a procedere insieme ed è una grande opportunità per il fumetto europeo.
Le critiche ci stanno ma devono essere motivate. Recupera le interviste e poi alla prima occasione parlaci pure tu visto che la bellezza di tutto ciò è che queste persone le puoi incontrare alle fiere o agli eventi.
Escono manga di gran lunga peggiori e non è un monografico, quindi qualcosa di buono la trovi. Nell'ottica di un lettore che acquista tante serie al mese ci sta, fa brodo; nell'ottica di una scelta oculata di chi acquista un paio di serie l'anno - le migliori -, probabilmente meglio passare.
A me è piaciuto. Ovviamente ci sono storie migliori di altre, ma ho trovato l'iniziativa interessante e la maggior parte delle storie interessanti. Ovviamente siamo ancora al primo numero, ma sicuramente acquisterò anche il secondo
Per me sì, anche se non riesci a vederlo come buon intrattenimento rimane una sorta di catalogo di disegnatori e fumettisti europei e quello che fanno, le lamentele sul prezzo non le capisco perche ormai 6,90 è il costo di un normalissimo volume J-pop. Il primo numero di Issho ha, sempre secondo me, in egual numero storie belle, storie brutte e storie dimenticabili.
Purtroppo è ancora presto per dare un giudizio finale e la cosa che più mi preoccupa e spaventa è la quantità di one-shot rispetto alle serie, oltre una cadenza davvero davvero lenta. Io personalmente per il momento proverò a supportare il progetto per vedere come procede e se migliora, ma il vero giudizio si potrà dare tra un annetto a causa della cadenza con cui esce.
Poi il livello di storie e disegni come hanno detto già altri è altalenante, ma per il momento non mi sento di giudicarlo, in quanto neanche tutto quello che trovo su una rivista come Jump è tutto di estremo livello o interessante
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