L’Italia e l’Unione Europea stanno introducendo importanti novità fiscali sulle spedizioni internazionali di pacchi, soprattutto quelli di basso valore. La svolta riguarda principalmente gli acquisti online da Paesi extra-UE (come Cina, Stati Uniti o Giappone), ma potrebbe avere effetti anche su molte delle spedizioni che riceviamo ogni giorno.

Il Governo italiano ha inserito nella Legge di Bilancio 2026 un emendamento che prevede un contributo fisso di 2,00€ su ogni pacco importato (o spedito) con valore dichiarato fino a 150,00€. Si tratta di un cosiddetto “handling fee” ovvero un contributo per coprire i costi amministrativi legati allo sdoganamento e agli adempimenti doganali. La soglia del valore è quella già usata per la storica esenzione doganale che oggi esenta da dazi la maggior parte dei pacchi. L’imposta non sarà tecnicamente un dazio doganale, che è di competenza esclusiva dell'Unione Europea, ma un contributo amministrativo che si aggiunge alle attuali tariffe di importazione. Secondo le proiezioni governative, la misura potrebbe generare oltre 120-245 milioni di euro all’anno già nei primi anni.
 
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La tassa è prevista dal 1° gennaio 2026, ma il testo definitivo della legge deve ancora essere approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Secondo il Governo, le motivazioni di questa introduzione sono diverse, tra cui la tutela dei commercianti italiani che con la diffusione di beni a basso costo provenienti da piattaforme extra-UE (ad esempio Shein, Temu o Alibaba) hanno visto una concorrenza significativa sui mercati europei, con effetti negativi su negozi e produttori locali e la gestione amministrativa di milioni di pacchi internazionali che negli ultimi anni ha comportato un aumento significativo dei costi per gli uffici doganali e per gli operatori postali e il contributo vuole compensare parte di queste spese.

Il contributo italiano si inserisce in un quadro di riforma europea più ampio, che modifica l’esenzione dai dazi per le micro-spedizioni.  Parallelamente infatti, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato una nuova imposta doganale fissa di 3,00€ su ogni pacco di valore inferiore ai 150,00€ che entra nell’UE da Paesi extra-UE, a partire dal 1° luglio 2026. Questa misura non è specifica dell’Italia, ma riguarda tutti i 27 Stati membri e risponde a problematiche simili: concorrenza sleale, frodi fiscali e rischi per la sicurezza dei consumatori. Questa si applicherà ai soli pacchi in ingresso nell’Unione, mentre il contributo italiano di 2,00€ potrebbe essere applicato anche alle spedizioni in uscita dal territorio italiano per evitare che si configuri come dazio doganale. 

La misura non è ancora chiara ed ufficiale al 100%, questo perché la legge di bilancio è ancora oggi in discussione, ma le fonti più recenti indicano con chiarezza invece la strada che intendono percorrere l'Italia e l'Unione Europea su questa tematica. 

Fonti consultate:
La Stampa
Council of the European Union