Recensione
Cowboy Bebop
            
                
			    
                9.0/10
            
        
    
                
                                    Recensione di Vincent_89
                                
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                                                    "Cowboy Bebop" è un western con elementi fantascienfici, personaggi molto caratteristici e per nulla semplici o banali, colonne sonore meravigliose e un'animazione (con disegni, ovviamente) come se ne vedono poche in giro: tutto questo rende l'anime uno dei più belli mai visti su MTV.
Lo scorso anno ho trovato il cofanetto a soli 10,00 € a una fiera e mi ci sono fiondato subito (neanche il tempo di fare lo scontrino che l'ho subito intascato).
Come già detto i protagonisti sono molto ben caratterizzati, ognuno con una storia personale che si rivelerà nel corso della serie e che presenta un elemento che adoro in un anime: quasi tutte le storie iniziano e finiscono in uno, massimo due episodi.
Forse a qualcuno questo genere non piace, ma io lo adoro, perché, specialmente per anime brevi, ti dà la possibilità di conoscere i personaggi mettendoli in situazioni sempre diverse; inoltre, grazie a questo espediente, l'autore riesce a raccontare tante storie che svelano un po' del passato di ciascun protagonista (cosa fondamentale ai fini della storia).
Particolare attenzione meritano la colonna sonora e le sigle scritte da Yoko Kanno, che praticamente è una big nel campo musicale a livello di anime, e che è riuscita a esaltare tutti gli episodi con musiche che vanno dal jazz, al blues, al folk (insomma, ce n'è per tutti i gusti).
        Lo scorso anno ho trovato il cofanetto a soli 10,00 € a una fiera e mi ci sono fiondato subito (neanche il tempo di fare lo scontrino che l'ho subito intascato).
Come già detto i protagonisti sono molto ben caratterizzati, ognuno con una storia personale che si rivelerà nel corso della serie e che presenta un elemento che adoro in un anime: quasi tutte le storie iniziano e finiscono in uno, massimo due episodi.
Forse a qualcuno questo genere non piace, ma io lo adoro, perché, specialmente per anime brevi, ti dà la possibilità di conoscere i personaggi mettendoli in situazioni sempre diverse; inoltre, grazie a questo espediente, l'autore riesce a raccontare tante storie che svelano un po' del passato di ciascun protagonista (cosa fondamentale ai fini della storia).
Particolare attenzione meritano la colonna sonora e le sigle scritte da Yoko Kanno, che praticamente è una big nel campo musicale a livello di anime, e che è riuscita a esaltare tutti gli episodi con musiche che vanno dal jazz, al blues, al folk (insomma, ce n'è per tutti i gusti).
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