Recensione
Ooku - Le stanze proibite
            
                
			    
                8.5/10
            
        
    
                
                                    Recensione di scarlet nabi
                                
                -
                
                
            
        
                                                    Mi sono finalmente messa in pari con un manga- capolavoro: OOKU – LE STANZE PROIBITE di Fumi Yoshinaga, insignito del Premio Culturale Osamu Tezuka nel 2014.
La storia segue fedelmente le vicende dell’Epoca Edo con un’importante differenza: i personaggi che nella realtà erano uomini qui sono donne e viceversa e quindi, a causa di una misteriosa malattia che ha decimato la popolazione maschile, anche lo shôgun è una donna circondata da una sorta di harem di ragazzi. L’autrice, famosa per opere shônen ai / yaoi, qui si cimenta in una fine ricostruzione storica inversa con parti davvero interessanti.
E qui sorge il primo difetto del manga: la lunghezza estenuante dei dialoghi nei baloons (leggerlo in originale dev’essere difficilissimo!)
Un’altra pecca è la scarsa caratterizzazione dei personaggi, che appaiono un po’ tutti uguali, ma questo è probabilmente giustificato dall’ambientazione d’epoca ed è largamente compensato dalla bellezza del disegno, specie per quanto riguarda i kimono e le tavole a colori (visibili nell’ottima edizione italiana).
Terzo e ultimo problema: la lentezza di pubblicazione. Esce circa un volume l’anno!
        La storia segue fedelmente le vicende dell’Epoca Edo con un’importante differenza: i personaggi che nella realtà erano uomini qui sono donne e viceversa e quindi, a causa di una misteriosa malattia che ha decimato la popolazione maschile, anche lo shôgun è una donna circondata da una sorta di harem di ragazzi. L’autrice, famosa per opere shônen ai / yaoi, qui si cimenta in una fine ricostruzione storica inversa con parti davvero interessanti.
E qui sorge il primo difetto del manga: la lunghezza estenuante dei dialoghi nei baloons (leggerlo in originale dev’essere difficilissimo!)
Un’altra pecca è la scarsa caratterizzazione dei personaggi, che appaiono un po’ tutti uguali, ma questo è probabilmente giustificato dall’ambientazione d’epoca ed è largamente compensato dalla bellezza del disegno, specie per quanto riguarda i kimono e le tavole a colori (visibili nell’ottima edizione italiana).
Terzo e ultimo problema: la lentezza di pubblicazione. Esce circa un volume l’anno!
News
             
     
        
 
                     
                                         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                        