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Il merito di Riyoko Ikeda è quello di realizzare opere eccelse con cui anche il più somaro degli alunni riuscirà ad appassionarsi alla storia; una delle materie che, a causa delle lezioni di certi professori, restano fra le più noiose che insegnano a scuola.
Così come è accaduto con Le Rose di Versailles e l’epica storia d’amore raccontata durante la rivoluzione francese, anche con La finestra di Orfeo ci ritroveremo nel bel mezzo dei sanguinosi tumulti nei primi anni del 1900 in Russia.
L’edizione più recente è quella portata dalla JPOP nel 2021 con una splendida raccolta in 9 volumi di grandi dimensioni.
Per raccontare la trama ci vorrebbero tantissime ore perciò vi lascio alla lettura delle ottime recensioni precedenti, vorrei dedicare le mie parole più a quello che mi ha colpito di questo manga.
Nei primi volumi il personaggio che mi ha affascinato maggiormente è stato Jullius, una ragazza costretta a travestirsi da ragazzo (vi ricorda qualcuno? 😊 ) che frequenta un prestigioso conservatorio dove farà la conoscenza di Isaac e Klaus.
Mentre il primo Isaac sarà un caro amico per la ragazza, il secondo Klaus scatenerà in lei emozioni mai provate!
I tre intraprenderanno poi, storie di crescita differenti che si incroceranno con il passare degli anni in un susseguirsi di sventure, drammi e disgrazie; sarà una valle di lacrime ma, ci sarà spazio anche per l’amore come in tutti i più memorabili romanzi storici.
Nella lettura dei volumi successivi la storia di Jullius prende una svolta discutibile che rende, purtroppo, il suo personaggio quasi di contorno; molto probabilmente è stata una scelta dovuta per dare più respiro ai tantissimi personaggi che appariranno successivamente, ognuno con una storia appassionante facendo diventare il manga molto più corale rispetto alle prime pagine.
Questo è il principale motivo per cui non riesco a dare un voto più alto perché come la maggior parte dei lettori mi sono affezionata subito a Jullius e vederla nelle retrovie mi ha lasciato l’amaro in bocca.
Lascio una nota di apprezzamento per Maria Barbara, la sorella maggiore di Jullius che all’inizio poteva sembrare l’antagonista per eccellenza e, invece, si è rivelato un personaggio magnifico.
In merito ai disegni in questo manga il tratto della Ikeda è meraviglioso fin dalle prime tavole e si mantiene ad alti livelli fino alla fine.
Insomma, per invogliarvi alla lettura della Finestra di Orfeo posso dirvi che in questa storia c’è davvero di tutto: intrighi, misteri, fratelli non consanguinei, amori non corrisposti, soprusi, baci rubati, sorelle vendicative, malattie, povertà, morti sospette, segreti, omicidi, violenze d’ogni genere, guerre e riscatto sociale. Quindi, preparate la scatola di fazzoletti!