Recensione
The Beginning After the End
2.0/10
Recensione di stefanchenco
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Scrivo 'sta recensione giusto per avvisare chiunque di tenersi al largo da questa roba.
Di solito spiego e mi dilungo su vari aspetti, nel bene e nel male, ma qui veramente c'è poco da dire.
L'unica cosa che si salva è l'OST, per delle musiche buone e un'opening bella, anche se poco originale e con un ritmo e un reef scopiazzati.
Il resto è tutto un declino, partendo dal design. In realtà, lo stile dei disegni sarebbe anche discreto, ma le animazioni sono penose, talmente poche, che in tante scene si vedono muovere solo le bocche o lo schermo. Essendo un anime con varie scene di lotta, la cosa lo rende spesso inguardabile.
La sceneggiatura è di una banalità mai vista. Non si sa neanche per sbaglio perché è diventato un bambino in un altro mondo. Poi cresce nel modo più classico e anti-originale possibile ad ogni trovata, ovviamente cliché, per metterlo in mostra.
La regia poi sprizza anti-emozioni a raffica, praticamente è impossibile avere un minimo di feeling con i personaggi o rattristarsi/ridere per qualche scena.
I personaggi hanno il carisma di una scarpa e l'ironia di un'insalata, anch'essi bocciati tutti. In realtà, se i flashback del protagonista fossero stati trattati meglio, almeno lui si sarebbe salvato, ma niente...
Non sto neanche a dare voti intermedi, tanto è un 2 pieno. Non riuscirei a consigliarlo a nessuno veramente, è la prima volta...
Di solito spiego e mi dilungo su vari aspetti, nel bene e nel male, ma qui veramente c'è poco da dire.
L'unica cosa che si salva è l'OST, per delle musiche buone e un'opening bella, anche se poco originale e con un ritmo e un reef scopiazzati.
Il resto è tutto un declino, partendo dal design. In realtà, lo stile dei disegni sarebbe anche discreto, ma le animazioni sono penose, talmente poche, che in tante scene si vedono muovere solo le bocche o lo schermo. Essendo un anime con varie scene di lotta, la cosa lo rende spesso inguardabile.
La sceneggiatura è di una banalità mai vista. Non si sa neanche per sbaglio perché è diventato un bambino in un altro mondo. Poi cresce nel modo più classico e anti-originale possibile ad ogni trovata, ovviamente cliché, per metterlo in mostra.
La regia poi sprizza anti-emozioni a raffica, praticamente è impossibile avere un minimo di feeling con i personaggi o rattristarsi/ridere per qualche scena.
I personaggi hanno il carisma di una scarpa e l'ironia di un'insalata, anch'essi bocciati tutti. In realtà, se i flashback del protagonista fossero stati trattati meglio, almeno lui si sarebbe salvato, ma niente...
Non sto neanche a dare voti intermedi, tanto è un 2 pieno. Non riuscirei a consigliarlo a nessuno veramente, è la prima volta...
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