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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ieri sono andata a vedere “Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory”.
Che dire? È stato così bello vedere questo arco al cinema, che, nonostante lo avessi già visto due volte, mi ha fatto piangere come una fontana, quando è partito Tatsuya Kitani prima dei titoli di coda.
Le battaglie, così come le animazioni, sul grande schermo sono state di tutt’altro effetto, e sono stata anche fortunata a beccare la versione sottotitolata, poiché il doppiaggio italiano di “Jujutsu Kaisen” non mi fa impazzire. Ho apprezzato molto i piccoli extra, cioè l’inizio del film, quando Gojo, Geto e Shoko sono seduti al cinema come noi spettatori ad aspettare il film, e le immagini che hanno fatto scorrere durante “Where is Our Blue” alla fine. Solo una cosa mi ha fatto rimanere un po’ male: la censura. No, non hanno censurato troppo o tagliato scene. Solo che, per esempio, quando Toji ha praticamente tagliato Gojo a metà, tutta la scena è stata in bianco e nero, così come quando hanno fatto vedere il corpo di Satoru dissanguato, così come quando Toji ferisce Geto. Insomma, le scene dove c’era tanto sangue le hanno messe in bianco e nero e, sinceramente, questa cosa non mi è piaciuta affatto. Non che avessi voglia di vedere Gojo dissanguato, sia chiaro, ma sono sicura che in Giappone non censurino scene del genere, anche perché si sa: è “Jujutsu Kaisen”.
Per il resto, però, spettacolare. Vi consiglio di andare a vederlo, poiché, ripeto, l’esperienza al cinema è tutta un’altra storia.