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10.0/10
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Questo manga è un perfetto per tutti gli appassionati di storia bizantina e di serie storiche con ambientazioni originali.
La storia è incentrata sulla principessa e storica bizantina realmente vissuta Anna Comnena, proprio come dice il titolo. E non lasciatevi ingannare dalla descrizione che ne fa Animeclick: la trama comincia dalla giovinezza della protagonista ma si conclude alla sua morte per vecchiaia. Inoltre, anche il formato 4-koma è ingannevole perché l’autrice non ha problemi ha mostrare anche i tratti più cupi dell’epoca, come la discriminazione in base alla classe sociale e al genere sessuale di appartenenza, la pratica degli eunuchi, gli intrighi di corte, problemi famigliari, la violenza domestica, le questioni religiose, la caccia all’eretico e le guerre.
Infatti, uno dei principali punti di forza di questo manga è la profonda ricerca storica che si riesce a intravedere in ogni dettaglio, a partire dal disegno che fonde perfettamente lo stile manga con l’arte bizantina dell’epoca fino agli stessi personaggi che vengono presentati e seguono un’evoluzione basata perfettamente sulle loro reali azioni storiche: ad esempio, all’inizio la protagonista sembra una tsundere che mostra il suo lato più tenero solo alle sorelle e ai genitori e che idealizza il proprio padre ma col tempo matura in una donna molto intelligente e cultrice delle arti e delle scienze e dalle grandi ambizioni che ama genuinamente anche suo marito e i loro figli ma il cui difetto fatale saranno i conflitti con il fratello Giovanni II Comneno, interpretazione valida in base ai dati storici a nostra disposizione.
Ma la storia non è una semplice esposizione di informazioni: l’autrice riesce a coinvolgere il lettore nei sentimenti e nelle menti dei personaggi presentando loro e le loro relazioni nella loro umanità; oltre al fatto di presentarci gli eventi storici da un punto di vista deliziosamente femminile, puntualizzando i rapporti di affetto tra donne, come madri e figlie, sorelle e amiche (Sato Futaba è riuscita a creare una situazione storicamente plausibile in cui la dottoressa Trotula de Ruggiero e Anna Comnena si incontrano e stringono amicizia).
Io ritengo che sia un crimine il fatto che questa serie sia inedita in Italia nonostante il ruolo svolto dai Bizantini nel nostro paese e la sua qualità.
Editori nostrani, datevi una svegliata!