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    Ambientazione:
    La storia di Suzune si svolge in un presente contemporaneo moderno, in cui la popolazione mondiale viene gradualmente infettata da parassiti che controllano il comportamento delle persone. Gli abitanti della città si trovano spesso costretti a dover "sfamare" i parassiti, compiendo atti sessuali, sia onanistici che di gruppo.

    Riassunto della trama
    Suzune è una ragazza vent'enne orfana di madre e abbandonata dal padre. Lavora co1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    A mio umile parere nelle storie brevi Oh! Great riesce a dare il suo massimo. Al sicuro dagli obblighi delle serie lunghe (alla Inferno e Paradiso per capirci) riesce a sfogare tutta la sua voglia di esprimere idee, spesso buone o molto buone, senza dover spiegare ogni dettaglio della trama.

    La brevità obbliga a sorvolare su quei dettagli spesso noiosissimi di cui sono spesso infarciti i manga generazionali. In questo Junk Story invece (come a1 [ continua a leggere]
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    Ogni ennesimo Gundam deve contenere alcuni canoni per poter essere degno di partecipare alla saga.

    1) Non deve esserci distinzione tra buoni e cattivi

    In questo Crossbone fallisce clamorosamente, creando un ipercattivo il cui obiettivo (e non sto nemmeno spoilerando perchè lo dice proprio appena apre bocca) è distruggere la terra perchè qualcuno in passato non ha capito quanto fosse geniale. I buoni sono semplicemente degli sfortunati che ca1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Sfogliavo questo volume in modalità "avanti veloce", hai presente quando vuoi sapere come va a finire ma hai perso decisamente l'entusiasmo e la pazienza. Per il primo 50% ci sono storie hentai anche molto esplicite ma con poca o pochissima ambientazione. Splendide tavole a colori, grandissima creatività di Oh! Great che a distanza di 20 anni riesce tranquillamente a competere coi migliori, ma sinceramente l'avrei venduto poco dopo averlo termin1 [ continua a leggere]
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    è sbagliato, su più livelli, che questa opera clamorosa non abbia alcuna recensione. Andiamo a porre rimedio! :)

    Si tratta di un esercizio di stile, in cui Kago si è cimentato per "riscrivere" pezzi di storia mondiale noti ai più, sotto la lente del suo impareggiabile umorismo e pensiero alternativo.

    è un'opera esplicitamente satirica che riesce a far riflettere, oltre che ridere tantissimo. Il capitolo su Cristoforo Colombo mi ha portato a r1 [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Tra le tante opere del maestro non è una di quelle che mi ha lasciato il segno. Sicuramente una lettura piacevole e che richiede un certo pelo sullo stomaco (come la maggiorparte delle opere di Kago), si tratta di un giallo con tratti surreali, a volte simbolici a volte prettamente umoristici.

    Ha senso leggerlo se avete voglia di uscire dalla zona confort dei gialli/polizieschi tradizionali perchè al contrario delle altre opere di Kago, questo1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Ottima opera che mette in discussione il confine tra volontà e realtà.

    Disegno scarno e funzionale, molte scene di sesso esplicito (anch'esse funzionali alla trama e non gratuite o fanservice). Probabilmente il disegno è l'unico suo vero punto debole, in ogni caso tavola dopo tavola ci si abitua al fatto che molto sia lasciato all'immaginazione dei lettori.

    L'idea è raccontare cosa accade ai tre membri di una setta, ci sono vari colpi di sce1 [ continua a leggere]
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    Anche solo per quanto sia stato arduo da trovare questo "Booty Royale" merita almeno una recensione!

    Le caratteristiche di fondo sono le solite di un ecchi che sconfina sull'hentai, tuttavia ci sono vari particolari degni di nota. Lo stile e il disegno di Takato sono a mio parere superbi, la trama di fondo è interessante e gli stratagemmi sempre molto creativi.

    La protagonista vorrebbe fare la cantate ma è stonata a livelli record. Quando va1 [ continua a leggere]

    9.5/10
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    Credo valga la pena affrontare "Gigant" per tutti i fan di Oku che vogliono andare oltre la singola opera e provare a conoscere l'autore, in tutte le sue debolezze e i suoi colpi di genio.

    Così come in "Hen" la protagonista dell'opera è una storia d'amore, ma a differenza di "Hen" in cui si era lanciato in triangoli e quadrilateri, qui abbiamo una relazione classica, con tutti i classici ostacoli che si frappongono: le incomprensioni della soci1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Nonostante sia stato pubblicato prima di "Zero-One", "Hen" è un'opera più matura e riuscita. Tocca temi importanti come il rincorrere o essere rincorsi in amore, la possibilità di aprire i nostri sentimenti verso gli altri, il tutto ambientato nella solita Tokyo, molto interessante da rileggere 30 anni dopo. Ora che abbiamo visto e letto di tutto, dai distopici più estremi ("Blame!") fino all'assenza di personalità alla Makoto Shinkai, leggere q1 [ continua a leggere]
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    Avevo letto la recensione precedente e commento solo per abbassare un attimo il voto dato che 8 è esagerato a mio parere. Confermo che la trama si dimostra interessante, i colpi di scena pure, la visione distopico/complottista rimane degna di approfondimento.

    Ovviamente essendo un ecchi puro, ci sono centinaia di pagine esplicite che tuttavia restano troppo patinate e superficiali per poter aggiungere qualcosa al carattere dei personaggi che r1 [ continua a leggere]
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    posto che non capisco lo stile di Makoto Shinkai, proprio i suoi personaggi spesso fatti di nulla, volutamente privi di emozioni e totalmente interiorizzati mi lasciano tiepido per non dire deluso. Ho letto di lui un po tutto prima di formulare questo giudizio che per i suoi fan sarà sicuramente caustico ed immotivato, ma principalmente per chi non lo conosce non lo consiglio in quasi nessun caso. (il quasi è relativo al giardino delle parole ch1 [ continua a leggere]