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Nae

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Devo fare una premessa a questo mio 8: è d'incoraggiamento, è un 7 pieno, in alcuni punti un 7,5, ma l'8 un po' lo sto regalando, proprio perché le promesse sono buone e trovo che Amatsuki sia un anime troppo bistrattato.

Amatsuki è uno di quegli anime che poggia la sua narrazione sulla percezione popolare delle tradizioni giapponesi inerenti alle leggende di youkai, ayakashi e via dicendo, ossia tutte quelle creature del folklore popolare che fondono credo religioso (rispetto del volere del cielo) e tradizione/leggenda (spiriti, guardiani, creature etc.).
Per certi versi questa serie ricorda i toni di "Natsume Yuujinchou", dove però il protagonista è nel suo mondo assolutamente normale. Qui il fatto è che il protagonista viene catapultato in quello che è apparentemente il passato, che risulterà poi essere anche un altro mondo, e attiva i suoi poteri che lo rendono capace di vedere oltre il reale, e non solo. Tokidoki, il protagonista, finisce nell'epoca dove questa tradizione folkloristica ha radici forti; infatti per motivi non spiegati si ritrova catapultato, durante una visita a un museo interattivo di storia giapponese, niente meno che all'inizio dei bakumatsu - gli anni più cruenti della fine dello shogunato - in quello che però non sa se sia davvero il passato del suo mondo o un mondo alternativo.

I toni adrenalinici dell'anime scemano dopo un inizio cruento, necessario a percepire il dramma di Tokidoki nel passaggio dal suo mondo ad Amatsuki, mondo alternativo e/o del passato, in favore di toni più filosofici e analitici. Si affronta infatti anche qui come in "Natsume Yuujinchou" il dramma della diversità, umano/demone, ma soprattutto si affronta il dramma della predestinazione del fato. Ogni anima ha inciso su di essa le parole degli dei che scandiscono ogni suo passo nell'esistenza, pertanto non importa che cosa farà, ciò sarà sempre secondo il copione.
Toki, con il compagno di scuola Shinonome - finito anche lui ad Amatsuki, ma con due anni di sfalso -, affiancato da una giovane donna spadaccina dai tratti demoniaci, Kuchiha, e dal monaco del tempio che li ospita, finirà nelle trame di Tengu, demoni e miko, decisi a rompere il gioco del destino preconfezionato tramite le alleanze con Toki stesso. Quest'ultimo è costretto a scegliere con chi allearsi, in quanto lui è la Pagina Vuota, unico essere senza destino inciso dell'anima, l'elemento indeterminante in grado di cambiare le trame del cielo.

Ora io capisco che chi cercava mattanze con laghi di sangue, frattaglie demoniache e quant'altro, resterà deluso da Amatsuki, questo perché non è il fulcro nella narrazione la faccenda bellica. Toki deve abituarsi al mondo in cui è finito, deve schiodarsi dal suo vecchio punto di vista, dal suo vecchio modo di comportarsi, e valutare. Il realismo di quest'anime nella definizione della personalità e delle percezioni sull'ambiente è molto ben gestito, Toki non si capacità subito dell'epoca Tokugawa, di come ci si esprime in pubblico, di come la classe sociale imponga dei comportamenti e delle espressioni, di come ribattere a un torto può costare la testa se dall'altra parte c'è un nobile o meno.
Ci sono combattimenti, anche perché finendo in mezzo alle vendette e a io pieni di demoni youkai e quant'altro non si esce mai indenni, ma non sono il lato prioritario della faccenda; ci sono omicidi, c'è la disarmante etica dell'epoca dello shogunato, i riti pieni di sorrisi che significano altro, le sottigliezze della scelta delle parole. C'è l'analisi dei vari personaggi sulla loro percezione del fatto, sul loro desiderio di essere liberi di scegliere invece che essere soggiogati al cielo.

Toki cresce e si conosce, conosce i suoi amici, scopre la gioia di avere persone che si preoccupano per lui e la gioia del preoccuparsi per gli altri. Il valore dei legami, la dolcezza della scoperta di provare affetto è uguale sia se a provarla è un demone sia se si tratta di un uomo.
Lui e il suo carattere disarmante, sempre falsamente flemmatico e compassato, cambiano e si evolvono. Si vede questo ragazzo delle superiori costretto a prendere decisioni che, come un sassolino buttato nel lago, causeranno delle increspature su scala globale e non più di tipo microscopico rapportate meramente a lui stesso.
L'analisi caratteriale e psicologica di chi insegue Toki per avere il suo potere è attenta e ben gestita, e per essere una serie di 13 episodi Amatsuki fa davvero un miracolo. I personaggi non sono mai lì per caso, sono gestiti con cura, palesati lentamente nel loro essere, non è tutto come sembra.
E' vero che non ha una fine quest'anime, serve una seconda serie, ma questo non toglie niente a questa prima serie, il finale è comunque un punto di arrivo. Toki comprende il suo ruolo in questi 13 episodi, quindi non sono nulla, sono la partenza, l'ambientazione nel nuovo mondo e la realizzazione del valore di una scelta.

Sotto il profilo tecnico siamo a un buon livello, le musiche sono molto gradevoli, l'opening è orecchiabile e anche l'ending non è da buttare. I disegni sono puliti, i personaggi hanno una buona definizione, le animazioni sono fluide e i fondali piacevoli e ben definiti.
Io consiglio quest'anime a tutti quelli che hanno amato "Natsume Yuujinchou" e a tutti coloro che sono disposti a "perdere" tempo a vedere anche il lato umano di una questione fuori norma, oltre che il lato bellico e sanguinario.

Koji_77

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Koji_77

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Ho dato 6 come voto ma in realtà tutto dipende da come proseguirà, se proseguirà questo anime, così com'è non serve proprio a nulla, a parte imprecare ovviamente. Non abbiamo nulla di nuovo, tutto sa di già visto quel che poteva salvare il complesso era proprio il finale e guarda caso manca proprio quello :(
L'anime può vantare una discreta sigla iniziale e delle musiche appena sufficienti. Il protagonista è dello stereotipo che può ma non vuole e gli altri personaggi sono caratterizzare relativamente bene, ma abbastanza stereotipati per il genere, il monaco, la ragazza mezzo demone ecc. Di certo l'anime mantiene un suo corpo, è molto fedele alla storia giapponese riguardo la superstizione e le vicende ad essa legate, viste diveramente da noi occidetali, ma a me non dispiace anzi...
Mentre vedevo l'anime sentivo puzza di bruciato ovvero mi sembrava una storia un pò complessa, per la piega che stava prendendo per finire in soli 13 episodi, tadaaaan! Infatti non finisce, maledizione, odio queste cose...
Vabbè, al momento mi sento di sconsigliarne la visione, se ci sarà un finale degno non mancherò di commentare e chiudere così la mia opinione di un opera ad oggi incompleta.




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cartman666

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Questa serie è un buon esempio di come, partendo da una idea scontata, si possa tirare fuori una serie con degli spunti interessanti.
Il protagonista è un ragazzo catapultato nel passato che si ritrova ad avere delle strane capacità che interessano ad alcuni demoni.
L'idea è molto abusata ed è stata utilizzata in tonnellate di anime, stavolta però lo svolgimento è tutto basato sui dialoghi, molto poco sui combattimenti, e il protagonista, cosa rara, non combatte mai, ma preferisce che i contrasti tra demoni e umani si risolvano senza violenza.
L'unico problema è che i dialoghi sono a volta troppo enigmatici e confusionari, peccato. Ottima la sigla finale.
Senza dubbio ci sarà una seconda serie.

Ninja Edicolas

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Ninja Edicolas

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Dato che ho subbato la serie posso dire con certezza e fermezza che questa serie è di una pallosità assurda. Forse mi aspettavo una serie con più azione e più adrenalina, ma nel peggior dei modi questa serie è piena di dialoghi filosofici riguardanti il rapporto uomini-demoni, ossia discorsi privi del benché minimo senso... La serie termina in parte con l'episodio 13 e di certo faranno una seconda serie anche perché il finale così com'è non dice proprio nulla!
Di sicuro non attendo ansioso di vedere i prossimi episodi. XD

SpankyMonkey

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SpankyMonkey

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Non male. Bella l'ambientazione. Interessanti i personaggi. Vario e ricco di spunti di carattere religioso tipicamente giapponese. Peccato che la trama sia ingarbugliata e, almeno per un occidentale, dura da seguire. Per non parlare del finale in sospeso (a meno che non esca una seconda serie, cosa probabile). Nel complesso il cartone è da considerare.