Lupin III - Il dizionario di Napoleone

Con questo special finiscono i film a disposizione su Infinity. Nell’attesa che ne vengano caricati altri recensisco questo “Lupin III – l’impero dei Lupin” che altrove (AC compresa) è conosciuto come “Lupin III e il dizionario di Napoleone”.
La trama parte, come spesso succede, da un assurdo: i G7 si incontrano a New York e dibattono di come migliorare l’economia e ridurre i debiti dei loro stati: ci numerosi esperti ma danno consigli incomprensibili fino a che uno di loro non propone di usare il tesoro dei Lupin (che vale trillioni di dollari) per dare un boost all’economia. Questo viene subito cacciato via ,ma i G7 si sono lasciati attrarre dalla sua proposta. Dalla CIA alla legione straniera, passando per l’esercito di Israele tutti sono a caccia di Lupin…

Attenzione questa parte contiene spoiler!

E il dizionario del titolo? Li è nascosto il segreto

Fine parte contenente spoiler!

Allora cosa dire di tutto ciò? La trama potrebbe sembrare debole, ma a me sembra quella di un episodio allungato della celebre seconda serie, quella dalla giacca rossa, delle avventure del ladro gentiluomo: se vi è piaciuta troverete lo stesso Lupin scanzonato, la stessa banda di personaggi, gli stessi colpi surreali con in più molte frasi ad effetto, che Lupin non si sa da dove prende e Goemon li prende da presunti film yakuza.
La qualità delle animazioni non è eccelsa e il charater design dei personaggi è lievemente diverso da quello delle altre opere, leggermente più brutto, ma si riconoscono facilmente i personaggi.
Alla regia il solito, egregio, Osamu Dezaki.

Voto? Sette e mezzo, e non perché a Natale divento più buono...

Terzo special televisivo dopo "Bye Bye Liberty" e "Il mistero delle carte di Hemingway", vediamo ancora una volta Osamu Dezaki alla regia. Come nel film precedente, e forse anche di più, si tratta di un'avventura abbastanza "scanzonata", per quanto Lupin e compagni rischino la pelle abbastanza spesso in questa pellicola.

La premessa è a dir poco esilarante: i Paesi del G7, inclusa l'Italia e il Giappone, sono indebitati fino al collo, anche a causa della recente Guerra del Golfo, e cercano un modo per sanare i bilanci. I maggiori economisti vengono quindi convocati, ma senza grandi risultati, finché qualcuno propone di trovare il leggendario tesoro dell'Impero dei Lupin, ovvero tutti i tesori che sarebbero stati rubati da Arsene Lupin (ovvero Lupin I) nella sua vita, il cui valore ammonterebbe a vari trilioni di dollari (migliaia di miliardi di dollari). Visto che Lupin III è l'unico che potrebbe sapere l'ubicazione di questo immenso tesoro, tutti i Paesi sguinzagliano i loro servizi segreti, e in certi casi pure i loro eserciti per catturarlo. Nel frattempo Lupin ha un problema, però: non conosce il luogo dove si trova il tesoro, solo suo padre, Lupin II, lo sapeva, e lo aveva annotato su un dizionario appartenuto al grande imperatore francese Napoleone. Il problema però è che aveva dovuto cedere quel dizionario a causa dei molti debiti (e recuperare il tesoro no?)! Così, da una parte abbiamo mezzo mondo che insegue Lupin, e dall'altra Lupin che cerca di rientrare in possesso del dizionario di Napoleone. E nel frattempo un sacco di cose succedono, ma nulla di davvero eclatante o emozionante, finché si arriva a un finale abbastanza scontato, tutto sommato, ma divertente.

Non si può dire che questo non sia un film divertente. Poteva essere migliore? Senza dubbio. Un'occasione sprecata? Forse in parte, ma ci sono diverse scene esilaranti che fanno dimenticare quasi tutti problemi di questa pellicola, inclusi i personaggi secondari non troppo caratterizzati in questo film. Ma va bene anche così, a volte non è necessaria una trama chissà quanto elaborata per intrattenere il pubblico, se gli "attori" sono convincenti. E con "attori" come Lupin non ci annoia quasi mai.

“Lupin III - Ruba il Dizionario di Napoleone!” è il terzo special TV dedicato a Lupin, andato in onda originariamente nel 1991 e diretto come i precedenti da Osamu Dezaki. È considerato uno dei film meno riusciti sul personaggio, e in effetti ammetto di non essere riuscito ad apprezzarlo più di tanto, nonostante qualche elemento salvabile.

Se i precedenti film televisivi di Lupin non brillavano per la trama, questo non fa eccezione, e la storia che ci viene raccontata riesce a intrattenere giusto per i primi minuti, per poi lasciare ampio spazio alla noia. Le vicende si susseguono con un ritmo particolarmente lento, e durante lo sviluppo degli eventi non si verificano mai dei colpi di scena significativi. Particolarmente critici i ruoli riservati a Fujiko e Goemon, i personaggi che in questo film sono stati gestiti peggio. Zenigata prova a uscire dalla mediocrità a cui era stato relegato negli special precedenti, risultando un po’ più brillante, ma ancora non del tutto convincente. L’epilogo purtroppo è la botta finale che condanna questo film, sbrigativo e per nulla soddisfacente.
Se è vero che anche i primi due special non erano narrativamente poi così interessanti, è anche vero che da un punto di vista tecnico risultavano abbastanza gradevoli, con dei disegni e delle animazioni apprezzabili. In questo film il comparto tecnico si rivela invece tremendamente trascurato, con dei disegni che forse neanche negli episodi delle serie TV sarebbero stati sufficienti.

Insomma, questo terzo special TV dedicato a “Lupin” offre una visione abbastanza noiosa e poco curata sul piano tecnico. L’unica idea interessante che il film mette sul tavolo è quella della gara automobilistica Madrid-Parigi, che comunque è stata sfruttata male, visto che non viene riservata nessuna attenzione ai partecipanti della gara. Questo non toglie il fatto che in qualche occasione il film sia comunque divertente, ma, in definitiva, Dezaki ci consegna un film narrativamente debole e visivamente sotto le aspettative.

La Guerra del Golfo è appena finita e, dato che è costata cara, nel G7 di Parigi viene discusso il difficile problema di come mettere in sesto le proprie economie. Un vecchio matto sostiene che il modo più celere sia dato dal mettere le mani sul fantasmagorico tesoro della famiglia Lupin che, dopo tre generazioni, è ormai in grado di far invidia a Zio Paperone. Il vecchio matto viene cacciato, poiché, zio Paperone docet, il segreto è di insultare il consigliere... ma poi impossessarsi del suo consiglio. Inizia una caccia senza esclusione di colpi, in cui Lupin e i suoi sono soli contro il mondo. Ma il dizionario di Napoleone? Tranquilli, non sarà un mero pretesto come è capitato, invece, alle profezie di Nostradamus. Il vocabolario, rubato da Lupin primo e poi perduto, è infatti la chiave per accedere al tesoro, dato che nemmeno Lupin sa dove si trovi. Intanto anche Fujiko cercherà il tesoro, ammaliando l’ennesimo riccone.

La storia non sembra male, ma nella prosecuzione si rivela sempre più superficiale, ingenua, poco coinvolgente, con un finale deprimente. I personaggi di Goemon e Fujiko sono ridotti a macchiette, mentre invece Zenigata si rivela abile e scaltro, finalmente. La regia è buona, ma la grafica è più da serie televisiva che da film, ma almeno i volti non sono allungati. Meglio non ‘spoilerare’ troppo, ma, in ultima analisi, non mi sento di dare la sufficienza a questo film.

Voto: 5

Il terzo special TV dedicato a Lupin III è decisamente uno dei meno riusciti, pur essendoci di peggio sia in Lupin che altrove.
In esso, i capi di governo dei vari paesi coinvolti nella Guerra del Golfo si riuniscono per discutere su come risolvere i problemi finanziari dei loro paesi e, dopo molte discussioni, l'unica soluzione risulta essere quella di trovare l'antico tesoro della "famiglia Lupin".
Così i paesi Inghilterra, Francia, USA, Italia, Giappone e Canada si mettono a dare la caccia al famoso ladro gentiluomo.
Intanto anche il nostro eroe è sulle tracce del tesoro della sua famiglia, e per trovarlo richiede le indicazioni contenute nel famoso dizionario di Napoleone, che sarà dato come premio in una gara automobilistica.

La trama è piuttosto leggera e per niente coinvolgente, alla fine solo gli USA danno del filo da torcere a Lupin, gli altri paesi dove sono finiti? I personaggi di Goemon e Fujiko sono ridotti a delle macchiette, Jigen ha un ruolo un po' più importante solo perché si trova sempre insieme a Lupin.
E' da notare che è quasi sempre così nei film di Lupin, la squadra è costituita solo da Lupin e Jigen, Goemon, spesso, si unisce solo più avanti o, a volte, non si unisce per niente e Fujiko è assolutamente indipendente dal gruppo.
Io sono d'accordo su come è gestita la banda Lupin, ma è brutto che, sopratutto Goemon, ma a volte anche Fujiko e Jigen, siano messi in secondo piano, perché sono tutti degli ottimi personaggi.

Meno male che a partire da questo episodio Zenigata la smette di essere presentato come uno scemo, qui dimostra molta determinazione e grande astuzia. Spassoso è il dialogo tra la giornalista e quello che crede essere Zenigata - in realtà Lupin travestito -, che risponde al perché l'ispettore è cosi determinato a catturare il ladro. E' bellissimo quando queste cose, che le ha confidato il falso Zenigata, la ragazza le dice a quello che è il vero Zenigata.

Però, sono felice che dal prossimo film Fujiko avrà un ruolo più interessane, si comincia a non poterne più di vederla sempre come una che non sa fare altro che corteggiare miliardari. Non che ciò non faccia parte del suo personaggio, ma se uno vede le serie TV di Lupin o i film fatti prima del 1989 (a parte "L'oro di Babilonia") si rende conto che Fujiko è capace di questo ma anche di ben altro.
Noto un piccolo miglioramento nella grafica, finalmente i personaggi smettono di essere cosi "allungati".