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micheles

Episodi visti: 26/26 --- Voto 3
Tomino esce con una nuova serie per festeggiare i trentacinque anni di Gundam! Quando ho letto questa notizia per la prima volta, in me è subito prevalso lo scetticismo. Una nuova serie di Gundam nel 2014? Con un regista di settantatré anni suonati? Va a finire che ci metteranno tutti gli stereotipi del momento, ragazze vestite da gatto, loli, tettone e chi più ne ha più ne metta! Così pensavo.

Ma mi sbagliavo. Mi sbagliavo grandemente. Questa serie non ha nessuno degli stereotipi moderni, anzi è una serie puramente tominiana in tutto e per tutto: solo che prende tutto il peggio di Tomino e nulla del meglio. Il peggior difetto di Tomino è sempre stato quello di voler mettere insieme troppi personaggi senza avere il tempo di approfondirli: qui questo difetto è presente all'ennesima potenza, in proporzioni mai viste prima. Io ho bocciato "Z Gundam" principalmente per questo motivo: ma "Z Gundam" è un capolavoro in confronto a "G no Reconguista". Qui davvero ci sono decine e decine di personaggi, alla maggior parte dei quali vengono dedicati solo pochi minuti di dialogo, che appaiono quindi come delle meteore, figurine bidimensionali che si dimenticano dieci minuti dopo averli visti, così che quando ritornano dopo una dozzina di puntate ci si chiede "ma chi era quello?". Quando qualcuno di questi muore ovviamente non ce ne può fregare di meno. Questo sono i peggiori personaggi che abbia mia visto in una serie di Tomino: il voto è un 3 secco, forse anche di meno. Sono più un esercizio di chara design che veri personaggi.

Purtroppo però il problema dei personaggi è solo la punta dell'iceberg. Il secondo problema è la trama, che non ha proprio senso. La si può descrivere così: dei ragazzi entrano a contatto con un non precisato nemico, diventano amici con questo e nemici della loro fazione originale e poi si entra in loop. Compare un altro nemico (Towasanga) si entra in contatto, si diventa amici e nemici con quelli di prima, poi di nuovo si entra in contratto con nuovi nemici (G-IT Corp) e nemici con quelli di prima, poi non si capisce più nulla, chi è amico di chi e chi è nemico di chi, tutte le fazioni si mescolano, amici d'infanzia da un momento all'altro tentano di ammazzarsi a vicenda, nemici si riappacificano, un caos completo. Anche questo è un difetto storico di Tomino, ma qui arriva a livelli inimmaginabili. Non parliamo del finale, in cui senza motivo tutti coloro i quali un minuto prima si stavano scannando si mettono d'accordo e vivono felici e contenti (il tutto sbrigato in 30 secondi netti). Voto 3 secco anche su questo aspetto.

Parliamo del background storico/culturale/fantascientifico dell'anime. Anche questo è caotico e non si capisce mai bene la storia di terrestri, lunari e la gente del Venus Globe. Tantissime indicazioni vengono fornite, ma niente spiegato a dovere, come se la serie fosse il riassunto di un'enciclopedia in cinquanta volumi che però sta solo nella testa di Tomino. E il problema è che in ventisei puntate ci sarebbe tutto il tempo di spiegare le cose per benino, ma non lo si fa perché un buon 70-80% delle puntate è speso in inutili combattimenti di Mobil Suit. "Gundam G no Reconguista" ha più combattimenti robotici di una serie degli anni ottanta, ma realizzati in maniera molto peggiore. Non mi sono annoiato neppure un minuto nei combattimenti di "Dunbine", che pure non è che mandassero avanti la trama o fossero non ripetitivi, eppure i combattimenti di Reconguista non riuscivo in nessun modo a reggerli. Tutti questi Mobil Suit sgargianti, tutte queste lucine colorate, tutte quelle animazioni sprecate, il protagonista che vuole combattere senza far del male agli avversari... ho visto combattimenti in anime majokko per bambine di cinque anni molto più appassionanti di quelli di Reconguista.

I combattimenti poi non sono il problema, perché anche la parte senza combattimenti è di una noia senza pari. Metà delle puntate è dedicata a Raraya e al suo pesce rosso, poi senza motivo la fanciulla rinsavisce e così quello spazio viene impiegato per introdurre decine di altri personaggi, per introdurre della rivelazioni sul protagonista e sua sorella che mai avrei immaginato che si potesse cadere così in basso... Tecnicamente la serie è ad alto budget, realizzata e animata bene, però devo dire che il chara design soggettivamente non mi ha detto nulla e lo stesso posso dire per il mecha design. Per quando riguarda le musiche ho preferito la ending alla opening, non sono male ma neppure memorabili. È tutto lavoro sprecato comunque, quando la serie in sé progredisce come è progredita.

Insomma, a mio avviso si tratta della peggiore serie mai realizzata da Tomino, alla pari di "Garzey's Wing", ma con in più l'aggravante di durare per ventisei puntate. Tutto sommato non mi sento di darle un punteggio superiore a "Gundam Wing", che finora era il punto più basso raggiunto dal marchio Gundam, quindi le affibbio un implacabile 3. Speriamo che Tomino si decida ad andare in pensione e che il marchio Gundam venga assegnato a Fukuda. Così com'è la serie è davvero imbarazzante ed è davvero brutto chiudere una carriera eclatante in questo modo...


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AkiraSakura

Episodi visti: 26/26 --- Voto 3
Nel 2013 Hayao Miyazaki e Isao Takahata hanno concluso le loro rispettive carriere con dei veri e propri testamenti spirituali, due film in grado di coronare nel migliore dei modi due longevi e brillanti percorsi artistici; un anno dopo, nel 2014, arriva altresì il turno di Yoshiyuki Tomino, anch'egli regista veterano della vecchia scuola dell'animazione. Stiamo parlando di quella creatura mitologica che negli anni settanta e ottanta aveva raggiunto dei traguardi artistici notevoli con i vari "Zambot 3", "Daitarn 3", "Gundam", "Xabungle", "Aura Battler Dunbine" e "Ideon", tutte opere destinate ad influenzare intere generazioni di autori e a restare impresse indelebilmente nella storia dell'animazione giapponese. Molti non sanno, tuttavia, che Yoshiyuki Tomino sia un vero e proprio troll, una persona che spesso ama farsi beffe dei suoi fans e in particolar modo dei gunota (basta leggersi qualche intervista per farsi un'idea della mentalità maestro e delle sue idee in merito al brand gundamico). Stando a quanto dice Tomino, gli stessi finali Kill'em All delle sue serie più cupe e meritevoli non erano nient'altro che delle manovre atte a stroncare sul nascere delle possibili seconde stagioni degli anime in questione: potrebbe essere sufficiente anche solo una dichiarazione del genere per scoraggiare eventuali fanboysmi nei confronti di un tale burlone - non per nulla indiscusso maestro di un'altro troll ben rodato, il celebre Hideaki Anno. Non c'è quindi da stupirsi che l'ultima opera della carriera di questo dinosauro sia un'immensa trollata, la grande summa del roboscazzo tominiano trasposta definitivamente in animazione.

Avete presente "Gundam F-91"? Quella potenziale serie televisiva condensata in un unico film dalla sceneggiatura frenetica, schizofrenica, condensata all'inverosimile? Bene. Il qui presente "G-Reco" è un vero e proprio "F-91" a puntate, anzi, ancora peggio; ci sono fazioni che si formano all'improvviso per poi sciogliersi dopo qualche millisecondo; trecento miliardi di personaggi mal caratterizzati che si perdono in monologhi e dialoghi nonsense; cambi di ambientazioni improvvisi, risvolti politici mal sceneggiati... insomma, "G-Reco" è un vero e proprio bestiario di tutti i difetti tipici di Tomino, in questo caso amplificati al massimo e oggettivamente gestiti nel peggiore dei modi possibili.

E' veramente difficile raccapezzarsi in un tale sclero narrativo, certamente in parte voluto - i difetti di comunicazione tra persone, il divario generazionale e tutte le altre tematiche che da sempre hanno caratterizzato lo stile del regista - e in parte non voluto - a quanto pare il suddetto ha espresso delle perplessità sull'operato dello staff. La cosa certa, che si percepisce immediatamente, è l'intento dell'autore di tirare l'ennesima stoccata ai gunota, sia mediante frecciatine al culto dell'UC, sia attraverso uno scazzo inaudito nella gestione del suo lavoro e delle sue dichiarazioni pubbliche. Dicendo che la serie non è rivolta ai fans di "Gundam", ma ai loro figli, il regista ha messo bene in chiaro che quell'amalgama di giovani bambocci protagonisti del suo "G-Reco" - i quali combattono una guerra come se fosse un gioco, così, alla rinfusa, tanto per fare - sono in realtà i figli dei gunota, quei giovani giapponesi cresciuti senza alcun punto di riferimento e senza alcuna educazione perché i genitori erano troppo impegnati a farsi i fattacci loro. Ed ecco che così, in questo modo, prende forma la trollata finale di Tomino, con buona pace di chi aveva visto in questo "G-Reco" un testamento spirituale capolavoro nonché l'indispensabile prequel dell'ottimo - ed assolutamente indipendente - "Turn A Gundam".

Non c'è quindi bisogno di cascare nel tranello del regista sovranalizzando una ributtante matassa di spunti narrativi buttati a casaccio in un viral calderone il quale, da parte sua, è già diventato il peggior "Gundam" mai esistito assieme a "AGE" e "Wing". Se proprio si vuole conoscere un Tomino ottimista intento ad analizzare l'incomunicabilità tra persone attraverso una narrazione volutamente frenetica e caotica, conviene rivolgersi al ben più meritevole "Brain Powerd"; oppure, se si è interessati a riscoprire il vero testamento spirituale del regista, al già citato "Turn A Gundam". Mi sento di consigliare questo "G-Reco" soltanto agli otaku, che s'interesseranno agli orrendi mecha e alla grafica - la quale, forse, con i suoi bei disegni tondeggianti coadiuvati da una moltitudine di colori sgargianti, potrebbe essere l'unico pregio dell'anime -, e ai fanboy tominiani, che certamente riusciranno a cavare fuori il sangue dalla rapa con abili giri di retorica e sofismi ben congegnati. Tutti gli altri ne stiano alla larga, e non sprechino del tempo prezioso della loro vita con una simile inezia.


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Pirro

Episodi visti: 26/26 --- Voto 4
Perchè Tomino? Perchè ci fai questo?

RC 1014
Dopo infinite guerre la Terra è in pace ai piedi di Capital Tower, una città dove si trova l'unico ascensore orbitale del pianeta. Da qui arrivano le scorte di photon battery che alimentano l'economia mondiale. Per proteggere la pace i Terrestri si sono "autoimposti" un tabù per quanto riguarda lo sviluppo di armamenti o la ripresa di vecchie tecnologie belliche. Ma da dove vengono le photon battery? Chi c'è lassù? Come è possibile che le altre nazioni tollerino l'egemonia nella distribuzione della più importante risorsa da parte di Capital Tower?
Tutte domande che ci poniamo noi spettatori ed in parte anche Bellri, il pratagonista della storia.

Comparto tecnico: charadesign sufficiente, soprattutto se pensiamo da dove veniva gundam.. mi sto riferendo ad AGE; i personaggi risultano piacevoli e relativamente ben distinguibili. Le animazioni sono ben fatte, piacevoli i dettagli nelle scene in assenza di gravità, i piccoli oggetti fluttuanti, le gocce d'acqua a 0 G etc... Durante le battaglie si tende ad essere un po' confusionari, ma mai eccessivamente.
Sonoro buono ma che presenta una colonna sonora non impressionante.

Il voto per ora non è giustificato, come potete notare dal comparto tecnico, bensì dalla sceneggiatura.
La farò breve, la storia è inseguibile. La prerogativa della serie sembra quella di saltare a piè pari parti della storia arrivando ad avere eventi di causa-effetto completamente insensati come se ci fossero enormi parti della trama non riportate nell'anime. Spesso mancano completamente o parzialmente le motivazioni di gesti e decisioni anche importanti ai fini della storia. La sensazione che lo spettatore avverte è quello di non essere messo al corrente di parte di dialoghi o eventi in G no Reconguista, con l'effetto che molte decisioni ed azioni appaiono incoerenti con gli avvenimenti ed i personaggi.
Le fazioni, mal delimitabili, hanno comportamenti schizofrenici proprio come i personaggi; quest'ultimi non hanno evoluzione ad eccezione minimamente di Bellri. Molti soffrono come dicevo precedentemente di schizofrenia, non è insolito vedere alleanze formarsi e sciogliersi in pochi minuti o alleati che tentano di ucciderti alla prima occasione. Con tutti questi buchi di trama ci ritroviamo spesso con tematiche accennate e mai approfondite, come ad esempio Venus Globe, i rapporti sentimentali all'interno della ciurma dei pirati, differenze tra G-corp e Towasanga etc.

In conclusione l'enorme peccato dell'anime stà nello script, ma la domanda che ci poniamo è: è un errore o è voluto? Sì, avete capito bene, Tomino aveva già fatto una trollata simile con Turn A Gundam, in cui aveva deciso di presentare orribili mecha design volutamente, in modo che gli spettatori dovessero concentrarsi maggiormente sulla trama. Io credo che si sia voluto scientemente creare una narrazione non semplice per invogliare gli spetattori a spremere di più le meningi per seguire la storia; ma credo anche che questo esperimento sia andato terribilmente male.


 2
Debris

Episodi visti: 3/26 --- Voto 6
R.C.1014 un gruppo di cospiratori stà tentando di impadronirsi del potere su Capital City - la più potente nazione della Terra grazie ai suoi ascensori Spaziali ed alle nuove fonti di energia, le Photon Battery - creando un grande e ben armato esercito, la Capital Army, che aiuti e poi sostituisca la efficiente ma troppo leale al potere ecclesiastico Capital Guard, con la scusa della minaccia che proviene dagli altri continenti, in particolare da Ameria, stato che cerca di impadronirsi delle fonti di energia di Capital city usando dei gruppi di cosiddetti "pirati spaziali"....In effetti questa è la vera trama, come si stà desumendo dai primi episodi di questa nuova serie di Tomino.

E' stata accompagnata da grande attesa questo anime, ed un pò si rischiava la delusione, soprattutto dai fan del Gundam, questa serie è stata proposta, forse impropriamente, come una nuova serie di Gundam, creata per celebrare il 35° Anniversario del Robottone Bianco, ed il rischio della delusione da parte di noi fan, devo dire, credo permarrà fino alla fine. Quel che posso dire, da fan del Gundam è che certamente abbiamo dei richiami - abbastanza evidenti -all'opera per cui il nostro è maggiormente noto, ma altrettanto certamente questa è davvero un'opera del regista Yoshiyuki Tomino, non una semplice tassello in più della "Gundam Saga", un regista che ha davvero decenni di lavoro nell'industria dell'animazione, sà come toccare le corde degli appassionati, la loro memoria, è un'opera colorata, bella visivamente, abbastanza ben animata, con un'uso non eccessivo della C.G., in cui si cerca di conciliare l'Old Style con le esigenze del pubblico moderno, con una rumoristica di grande interesse, soprattutto per chi ha visto la prima serie di Gundam in originale i personaggi, per quanto ancora non del tutto ben delineati, sono di discreto interesse.

Purtroppo la trama è ancora troppo Mysteriosa - non ho aperto casualmente con la mia notazione sul tentativo di Golpe, la cui esistenza mi è apparsa evidente da alcune parole della madre dr Beruri nel 4 episodio - per capire bene come stiano le cose, quali rapporti intercorrano effettivamente fra le tre grandi potenze militari della Terra, o perchè si sia arrivati a questa situazione. In questo Gundam G No reconguista è ben diverso dall'originale Gundam, e si avvicina, invece, a un'opera come Turn A. Ma non solo per questo, non solo. Anche il mondo, distrutto da catastrofi, è uno scenario che chiaramente richiama Turn A.

Due battute sulle sigle, quella finale ha un ritmo davvero bella, mentre la Opening...bhè non mi è proprio piaciuta. Mezzo voto in meno per questo.