One Piece: Romance Dawn StoryNel corso del Jump Super Anime Tour, evento itinerante da poco conclusosi in Giappone come parte dei festeggiamenti per il 40° anniversario della rivista Monthly Shonen Jump di Shueisha, è stata presentata una serie di speciali d’animazione ispirati a titoli storici e recenti che hanno costruito la fortuna dell’editore. Tra questi, uno dei pezzi da 90 è senza dubbio One Piece di Eiichiro Oda, che nel 2007 è stato anche il manga più venduto in patria col volume 46.

Per omaggiare la serie di Cappello di paglia alla Toei Animation hanno scelto di adattare per il JSAT il primo dei due one shot di Romance Dawn, gli episodi pilota creati da Oda nel 1996, prima della serie regolare, al debutto l’anno successivo. Raccolti in seguito nei volumi One Piece Wanted e One Piece Red, disponibili anche in Italia per Star Comics, i due episodi autoconclusivi rappresentano a tutti gli effetti il prototipo dell’attuale One Piece. Dal volume Red è tratto lo speciale anime che andiamo a trattare.

In questi capitoli, Rufy (o Rubber, come è noto in Italia agli appassionati del cartone) appare solo e senza una ciurma, esattamente come agli inizi della saga; tuttavia, per andare incontro alle aspettative dei fan, è stato deciso di collocare One Piece: Romance Dawn Story in un momento successivo, permettendo quindi l'apparizione degli altri membri dell'equipaggio del nostro simpatico e aspirante “re dei pirati”.

Attenzione! Contiene spoiler (anche sulla serie)!

Come spesso succede in questi special, non è possibile stimare l'esatto momento in cui si svolge l'avventura, ma grazie all'ammontare delle taglie sui comprimari, e soprattutto alla presenza di Brook (lo scheletro dalla chioma afro che vedremo in tv con la prossima saga di Ice Hunter e Thriller Bark, ma già noto ai lettori del manga e ai più “smaliziati” spettatori dell’anime), si deduce che non può sicuramente essere precedente alla decima stagione.
Per non distaccare eccessivamente il corto dal pilot da cui è tratto, però, gli autori hanno dovuto separare il capitano dalla sua ciurma, adducendo come motivazione la penuria di cibo: Rufy, è quindi incaricato di andare, a bordo della Mini-Merry, in cerca di viveri da riportare alla nave (ma conoscendo la sua voracità, voi ce lo mandereste?). Ma non prima di un breve prologo in cui assistiamo alla storica decapitazione di Gold Roger, il re dei pirati, dopo la sua lenta salita verso il patibolo a mani legate, e alla famosa frase di sfida diretta a tutti i presenti a trovare il suo immenso tesoro, il leggendario “One Piece”, nascosto da qualche parte lungo la Rotta Maggiore (il Grande Blu). In queste scene viene interamente mostrato il suo volto, come avvenuto solamente negli ultimi capitoli pubblicati in Giappone. Dopo l'esecuzione, una breve panoramica dei mari solcati da centinaia di navi: l'Era dei Pirati è iniziata!

One Piece: Romance Dawn Story - 1

La scena si sposta quindi sulla Thousand Sunny (la seconda nave della nostra ciurma preferita), e ci vengono mostrati uno ad uno i membri dell'equipaggio: Nami, Sanji, Robin, Zoro, Brook, Franky, Chopper e Usoph, ognuno con la relativa taglia aggiornata, che sfiniti dalla fame crollano a terra uno dopo l'altro implorando il ritorno del capitano, ormai assente da giorni.

Rufy, intanto, è addormentato profondamente sulla barca dopo un piccolo spuntino; ecco però una non meglio definita nave pirata decisa a saccheggiare un insediamento costiero appena individuato. Facciamo la breve conoscenza di Silk, giovane lavoratrice in una piccola pensione. Ben presto si diffonde la voce dell'imminente assalto e, mentre tutti fuggono cercando di mettersi in salvo, la ragazza recupera una spada dalla sua camera e corre verso il molo, proponendo alle poche persone lì presenti, tra cui il sindaco, di combattere.
La nave attracca, ma l'equipaggio è a terra svenuto e il capitano Crescent Moon Gally, famoso per la sua ridicola barba a forma di Luna crescente, è legato all'albero maestro insieme ai suoi due ufficiali. Rufy scende a terra e scambiato per Gally viene attaccato da Silk, che, chiarito l'equivoco, gli offre un pasto caldo per farsi perdonare. Scopriamo che la ragazza era stata abbandonata in tenera età da una ciurma di pirati che aveva invaso l'isola e, anziché essere uccisa o scacciata, era stata amorevolmente accolta dagli abitanti: da qui il grande amore per il villaggio e per la sua gente, che considera il suo tesoro.

Rientra in scena, a questo punto, il nemico della situazione, Gally, che fin da subito si dimostra un avversario da quattro soldi, sebbene per una serie di circostanze sfortunate e imprevedibili (diciamo pure volutamente forzate al fine di drammatizzare un po' l'atmosfera) Rufy si ritrova in difficoltà, e il pirata ne approfitta per distruggere parte del villaggio. Alla vista delle lacrime di Silk, il ragazzo di gomma parte all’attacco, rischiando anche di finire in mare e affogare per la seconda volta...

Con l'arrivo dei nostri al gran completo entriamo nella fase conclusiva dello speciale. Dopo aver salvato il proprio capitano dall'annegamento, i suoi compagni iniziano a lamentarsi per la prolungata assenza dalla nave e per il mancato recupero delle provviste. Accortisi poi del nemico, si scatenano, suonandogliele di santa ragione sulle note della prima storica opening della serie, “We Are!”, approfittandone anche per recuperare i tesori estorti al villaggio e, soprattutto, i viveri per la nave.
Possiamo infine goderci la divertente sigla di chiusura, realizzata appositamente per l'occasione.

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Piacevole l'intera colonna sonora, specialmente l’ending, nella media le animazioni, che svolgono bene il loro dovere risultando piacevoli e molto veloci durante il combattimento finale. Meno bene invece i disegni, altalenanti e discontinui nelle proporzioni - chiaro esempio sono le dimensioni del seno di Silk, che spesso variano da una scena all'altra senza soluzione di continuità - ma che rimangono, in ogni caso, più che sufficienti, mentre il character design è quello apprezzato nella serie tv.

Buona la scelta di utilizzare la prima storia di Romance Dawn per questo speciale senza quasi modificarne alcun aspetto: la trama è semplice e, dato il tempo a disposizione, la caratterizzazione dei personaggi non poteva che essere quella tipica delle comparse presenti anche nella serie animata. La psicologia del personaggio di Silk è l'unica degna di nota, l'unica in grado di lasciare, almeno in parte, un segno nello spettatore. Come One Piece ci ha abituato, la storia è un mix di comicità, gag demenziali, combattimenti e commozione che, nonostante le ristrettezze temporali, riesce a colpire lo spettatore: al “Non sorriderò mai più!” di Silk non sono potuto restare impassibile, soprattutto quando accompagnato dallo sguardo vuoto e privo di qualsiasi emozione e speranza nel futuro mostrato dalla ragazza in quel momento.
Apprezzabile anche la scelta di mantenere Gally come nemico. Un avversario più potente e complesso avrebbe richiesto troppo tempo per poter essere introdotto e sfruttato al meglio delle sue potenzialità, finendo per essere usato malamente e ridicolizzato. Per cui, meglio un personaggio già ridicolo di suo, in linea con i primissimi nemici della serie, che presenta molte analogie con Buggy il Clown, di cui probabilmente è stato anche il prototipo. D'altronde non si incontrano sempre nemici potentissimi e invincibili…

Il giudizio complessivo è positivo. Qualitativamente Romance Dawn Story non risulta inferiore ai primi tre film di One Piece: un buon lavoro!

Vi ricordiamo che potrete inserire la vostra personale opinione e dare un voto allo speciale nella nostra scheda anime. Grazie fin d'ora per il vostro contributo!