La nostra serie di interviste in esclusiva agli editori manga italiani continua! Dopo Planet Manga e Star Comics, è ovviamente il turno di J-POP e GP Publishing.
A rispondere alle nostre domande una cara, vecchia conoscenza: Jacopo Costa Buranelli che ci ha messo al corrente delle ultime evoluzioni riguardanti la famosa fusione, corredandole con un paio di ghiotte anticipazioni... e ne vedrete delle belle nel prossimo appuntamento. Ecco quindi a voi la prima parte dell'intervista.


1- Ben ritrovato Jacopo. Dall’ultima volta in cui abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere, qualcosa è cambiato nella realtà editoriale di cui fai parte: ci vuoi illustrare che situazione si è delineata e cosa è successo in questi ultimi e — immaginiamo — impegnativi mesi dal famoso annuncio fatto a Lucca?
Ciao a tutti, è bello essere di nuovo su AnimeClick.it.
Dalla fine settembre 2012 fino al famoso annuncio lucchese abbiamo lavorato per consolidare un legame e una partnership con GP Publishing. Come Edizioni BD ci siamo occupati di valorizzare al meglio la nostra etichetta manga (JPOP) e per fare questo abbiamo coinvolto molto il nostro distributore (MeLi) che poi è lo stesso di GP. A fronte della potente crisi che sta coinvolgendo tutto il nostro settore e, soprattutto, trovando diversi punti in comune sul futuro editoriale di entrambe le case editrici, abbiamo deciso di procedere verso una fusione aziendale che ha trovato la piena concretezza solo a dicembre per via di alcuni rallentamenti dovuti al passaggio di consegne. Sia la società che la redazione hanno così iniziato una nuova avventura e, personalmente, il mio ruolo di editor e di responsabile di produzione si è spostato dalla sola JPOP verso l’orizzonte più ampio di Edizioni BD, integrando così anche la parte manga di GP. Siamo dunque diventati a tutti gli effetti una nuova realtà editoriale nata sotto il segno del fumetto giapponese!
Abbiamo lavorato a un nuovo calendario che comprendesse entrambe le realtà, selezionando una serie di lavorazioni e di processi di stampa per integrare il tutto sotto un unico modus operandi. Inoltre, abbiamo intrapreso un viaggio in Giappone per illustrare ai nostri partner nipponici il nuovo assetto e discutere con loro tutti i dettagli sul piano licenze e offerte. Ora il 2013 è iniziato e mancano solo gli ultimi ritocchi per procedere verso i nostri obiettivi: promuovere e valorizzare i marchi, gestire al meglio l’enorme catalogo unificato e continuare a proporre nuovi titoli e idee.

2- Due siti ufficiali, due profili Facebook, due loghi, due cataloghi: almeno da un punto di vista di immagine, per i lettori vi sono ancora due case editrici ben distinte. Vi sarà un’opera di unificazione anche sotto tale aspetto (un nuovo sito unico, un nuovo logo ecc...) o continueranno a coesistere questi due volti?
Non proprio. Abbiamo preferito mantenere le due etichette separate non solo perché i lettori sono abituati e sono affezionati a due realtà distinte, ma anche per una questione di tipologie di prodotti e proposte. GP, per esempio, ha un pubblico da edicola fidelizzato che JPOP ancora non conosce, così come JPOP si rivolge a un pubblico più ampio di lettori da fumetteria, sia per la varietà di edizioni proposte, che per catalogo. E' già in corso un rinnovamento web sui siti e sui social, un progetto molto importante che unificherà il catalogo sotto il tetto di BD, ma i due marchi per ora saranno separati. Si tratta però solo di due contenitori che appartengono alla stessa realtà (BD) quindi le offerte per i nuovi titoli non saranno ovviamente “doppie” e stiamo discutendo con i partner giapponesi la possibilità di “switchare” un titolo su un'etichetta o su un’altra. Del resto, anche il ventaglio di possibilità con gli editori asiatici è aumentato. Ora anche Kodansha è un nostro partner e possiamo dire di collaborare con tutte le più grandi realtà editoriali del Sol Levante.

3- Ogni editore ha scelto una propria strategia per contrastare la crisi in atto. Pensiamo si possa dire che GP Publishing e J-POP ne abbiano adottate due diametralmente opposte: GP Publishing è indubbiamente la casa editrice che più ha puntato sull’assalto agli scaffali, mentre J-POP è sostanzialmente rimasta fedele alla sua solita ponderata linea editoriale.
Volendo tirare le somme di questo 2012 da poco terminato, quale delle due strategie ha premiato di più?

Mah, non saprei dire con certezza se una delle due strategie ha premiato di più. L’assalto agli scaffali è un processo indotto dal mercato; un mercato assai anomalo che vede tantissimi editori di manga sempre pronti a sfornare novità. Sicuramente GP ha avuto il merito di arrivare a titoli mainstream molto importanti come MEDAKA BOX o ROSARIO + VAMPIRE, senza dimenticare SAILOR MOON, che ha rappresentato un grande ritorno nel nostro paese. In più, ha dato ai lettori la possibilità di leggere grandi opere come BILLY BAT e I AM A HERO e si è sicuramente costruita un catalogo imponente. Anche JPOP ha avuto, in realtà, una strategia simile, se si pensa alla sfida yonkoma con titoli come HETALIA AXIS POWERS e K-ON!, o a successi come SAINT SEIYA NEXT DIMENSION e THE LEGEND OF ZELDA, o ancora all’idea delle light novel. Forse lo ha fatto con un passo diverso, puntando sull’edizione e sullo scouting, ma soffrendo un po’ di quel processo di “assalto” che hai citato.
Todo cambia! Siamo sicuri che unendo i differenti punti di vista potrà davvero nascere qualcosa di nuovo.

Next Dimension cover 1 200Billy Bat cover 1 200Medaka Box cover 1 200





















4- La nuova realtà editoriale a quale delle due linee citate si adeguerà?
Ci possiamo aspettare un seguito della guerra commerciale a colpi di novità cominciata da GP Publishing, oppure è in arrivo una fase riflessiva e di assestamento?

Da grande appassionato ed esperto di culture orientali saprai certamente che cos’è il feng shui (^^)! Ecco, quello che ci piacerebbe fare è proprio questo: feng shui editoriale! Ordine, assestamento, ponderazione e continuità. Ogni cosa al suo posto. In più, pensiamo al nostro rapporto con il mercato non come un campo di battaglia dell’epoca sengoku (anche se a volte sembra così!), ma come a un ventaglio di possibilità per promuovere e valorizzare i titoli. Ecco perché abbiamo preferito la maratona ai 100 metri, concentrandoci sulla produzione senza farci prendere dalla foga, ma senza neanche sconvolgere il processo già iniziato da entrambe le parti. Non ci saranno duemila uscite mensili, se è questo che mi chiedi. ^^

5- Di congetture e pettegolezzi se ne son sentiti tanti ultimamente in merito a questa inaspettata fusione; la domanda nasce quindi spontanea: cosa ha spinto due realtà editoriali distinte come J-POP e GP Publishing, che apparentemente non hanno nulla in comune, ad unire le forze?
In realtà hanno diverse cose in comune. Sul piano editoriale alcuni autori, per esempio Shiono e Kishimoto. Sul piano produttivo ci sono ovviamente dei punti in comune sia in campo distributivo, sia in quello tipografico. Diciamo che abbiamo trovato in questa fusione anche una sorta di compensazione, sia per far fronte alla crisi, sia per dare un senso più globale a entrambe le realtà. Shonen, seinen, vintage, josei... Edizioni curate ed edizioni d’assalto. Rapporti con tutte le case editrici più importanti del Giappone (J-pop ora ha rapporti con Kodansha e GP può stringere partnership più forti con Square Enix, per esempio), mercato di varia, mercato da edicola. C’erano tutte le condizioni affinché questo progetto andasse a buon fine. E' ora che le etichette vivano sotto un unico tetto. Direi che ne vedremo davvero delle belle.

6- Sbirciando i colophon dei recenti volumi GP Publishing che abbiamo avuto modo di visionare in anteprima, non possiamo fare a meno di notare come lo staff J-POP abbia praticamente preso il posto di quello GP Publishing. Confermi questa impressione?
Pur cercando di mantenere dove opportuno continuità con i collaboratori, il coordinamento e la redazione sono concentrati nella redazione di Milano.

7- Volendo mettere assieme il numero di uscite sfornate mensilmente (all'incirca 15 per J-POP e 28 per GP Publishing) ne viene fuori una percentuale che, secondo le statistiche di AnimeClick.it, dovrebbe coprire grosso modo il 20% dell’attuale mercato manga.
Tenendo conto che ad un aumento del materiale da lavorare (quasi triplicato in teoria) non sembra sia corrisposto un aumento del personale, come vi siete organizzati per sostenere questa mole di lavoro aggiuntivo e per far si che la qualità e la puntualità delle uscite non ne risentano? Per caso ora dormite coi sacchi a pelo in redazione?

L’idea dei sacchi a pelo non è male. La prenderò in considerazione sia per il nostro graphic designer, sia per il nostro assistente alla produzione ^^! Scherzi a parte, come ti dicevo, l’idea della guerrilla d’assalto agli scaffali non rispecchia molto la nostra filosofia. Ci siamo concentrati per finalizzare un calendario fino a giugno 2013 con una media prevista di 30 uscite mensili tra GP e JPOP, più una collana che viaggerà a parte dedicata a un noto maestro del manga.
Questo perché? Per permetterci di lavorare al meglio sulle promozioni, sulle presentazioni delle nuove serie e dei numeri 1, sulla rotazione di catalogo, sulle ristampe e sulla cura delle edizioni. Il mercato è pieno di titoli e di proposte. Personalmente immagino il lettore (e lo dico io stesso da lettore) ogni mese in preda all’ansia dettata dall’imbarazzo della scelta. Titoli, confezioni, riproposte, edizioni più o meno curate, fasce di prezzo...
Dopo giugno ne riparliamo... Vediamo se questo “feng shui” avrà dato i frutti sperati.

8- Le serie attualmente in corso subiranno qualche modifica a livello di traduzione, adattamento, stampa, confezionamento et similia? Ad esempio i traduttori e i grafici che si occupano delle serie rinarrano gli stessi o ci saranno avvicendamenti?
No. Lo staff delle singole serie in corso è stato quasi del tutto confermato. Tenendo conto della disponibilità e dei nuovi accordi presi tra i collaboratori e la casa editrice.

9- Quest’anno ci son state delle polemiche a causa di problemi della resa di stampa dei retini con alcuni volumi GP Publishing (ad esempio i primi volumi di I am a Hero); fenomeno che, ricordiamo, ha interessato ugualmente anche altre case editrici.
Da cosa è dipeso tale problema e come è stato risolto?

I problemi della resa di stampa sono millenari, mitologici, leggendari... Tutto quello che volete, ma ci sono e ci saranno praticamente sempre. Possono dipendere da un sacco di fattori. Dai materiali di partenza, dalla tipografia, dal grafico che impagina le tavole ridimensionandole troppo... Capita, succede ed è un rischio che l’editore deve prendere in considerazione, poiché i manga hanno una enorme quantità di retini.
Visto che citi I AM A HERO posso ben dirti che in occasione della vittoria del premio Shogakukan abbiamo studiato una bella sorpresa per tutti i lettori. Check the next DIRECT!

 
I am a Hero vetrina

10- È scontato che, dopo un riassetto di questo tipo, la prima preoccupazione del lettore riguardi il destino riservato ai suoi titoli preferiti. In particolare ora i lettori si chiedono quale sarà il futuro di molti titoli in corso per entrambi gli editori, ma che nel tempo hanno goduto di una periodicità traballante (in alcuni casi dovuta alle scarse vendite, presumiamo). Citiamo ad esempio:
- Baroque
- Black Joke
- Break Blade
- Chrome Shelled Regios (e CSR Missing mail)
- Ciel
- Demon King
- Detonation Island
- Eppur la città di muove
- Gisele Alain
- Immortal Regis
- Isola dei Tokkou
- Kingdom
- Lindbergh
- Mardock Scramble
- Mixim 11
- Monster Hunter Flash
- Moonlight Act
- Mother Keeper
- Moyasimon
- Qwaser of Stigmata
- Raiders
- Superior
- Tableau Gate
- Toraneko Folklore
- Uno shinigami in infermeria
- Witch Hunter
- World Embryo
- XBlade Cross
Ci sai dire qualcosa di preciso, quindi, sulla futura pubblicazione di questi titoli Jacopo?

I costi di stampa, di diritti e di produzione sono molto alti per il nostro mercato, quindi dici bene che il fattore vendite non è da sottovalutare. Il mercato e l’editoria stessa sono in fortissima crisi. Fare i conti con le serie che non hanno molto appeal non è di per sé sintomo di un atteggiamento algido o menefreghista, ma, piuttosto, presuppone delle scelte dettate dalla dura realtà. Tuttavia, questo processo può avere un “antidoto”, se inserito in quella filosofia di cui parlavo prima, cioè quella di non avere fretta e sfruttare al meglio tutte le forze, anche per aiutare le serie più deboli. Nel nostro nuovo piano 2013, diversi titoli da te citati sono presenti, anche in tempi non troppo remoti. Quello che chiediamo è solo pazienza. Probabilmente non avremo, su certe serie, una costanza e un ritmo serrato, ma abbiamo intenzione di portare avanti tutto. Solo… piano piano, per gestire al meglio le risorse.

11- Vi sono alcune serie annunciate da GP Publishing nel corso degli anni che ancora non hanno visto la pubblicazione in Italia, come Yuukoku no Rasputin, Hell Blade e, più di recente, Historie. Puoi dirci quindi se tutto quel che è stato annunciato vedrà effettivamente la luce, inclusi gli annunci più recenti?
Direi proprio di sì, soprattutto quelli più recenti. Siamo stati molto impegnati a gestire il passaggio di contratti e licenze. La nostra supervisor (che voi avete già conosciuto in una precedente intervista) e il reparto licensing hanno lavorato e stanno tutt’ora lavorando per sistemare la parte burocratica. Uno dei titoli da te citato (Hell Blade) è previsto entro giugno 2013, per esempio.

12- In un panorama, quello attuale, in cui le tirature di un migliaio di copie sembra siano diventate tutt'altro che rare, quanto poco deve vendere per voi un manga perché lo si possa considerare a rischio soppressione?
I lanci sotto le 1000 copie cominciano a essere preoccupanti.
C’è da considerare anche questo, però: non è tanto il venduto sul lancio, ma la sua rotazione nel catalogo. Fumetterie e lettori non cercano la fretta e hanno bisogno di tempo per affezionarsi e scoprire una serie. Quindi, se il titolo parte claudicante ma poi ha un buon riordino, per noi non ci sono grossi problemi. Il dramma è quando parte male e il suo riordino è inesistente...

13- Una piccola digressione su opere di altra nazionalità: per caso si sa qualcosa in merito alla prosecuzione dei fumetti francesi finora pubblicati da GP Publishing in edicola?
Stiamo ancora valutando alcune decisioni. Dopo la fusione ci siamo concentrati subito sui manga per via della grossa quantità di licenze da gestire. La modalità di prosecuzione di queste pubblicazioni sarà resa nota a breve. Don’t worry.

14- Dove si colloca in questo quadro generale la questione del catalogo d/books? Si tratterà sempre di fare da distributore, come avveniva con GP Publishing? L’attuale catalogo d/books sarà sempre disponibile? Ci sono novità in merito ai titoli rimasti incompleti o quelli da ristampare?
Anche su questo fronte ci sono ancora diverse decisioni da prendere. Ora come ora stiamo gestendo l’attuale catalogo d/visual fino a esaurimento scorte. Speriamo di ottimizzare questa opportunità e dare risposte più precise che in passato ai lettori delle serie non concluse.

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15- Sai dirci qualcosa di nuovo sulle opere di Go Nagai, o conviene aspettare Mantova Comics?
Prima ti parlavo di una collana ad hoc su un maestro del manga...
Posso dirti che siamo tutti concentratissimi sul lancio di questi titoli e stiamo ultimando gli ultimi dettagli. Sul prossimo Direct ci sarà una breve presentazione del progetto e spero di poterne parlare in modo più approfondito nel corso della fiera di Mantova. Dipende sempre da alcune risposte che stiamo aspettando. Stiamo concordando con i licenzianti i dettagli delle iniziative che abbiamo in mente e siamo fiduciosi di avere presto il via libera al lancio.

16- La fusione porterà vantaggi nei rapporti con gli editori giapponesi? Ad esempio ora la nuova realtà editoriale potrà trattare sia con Kodansha che Square Enix? Ci potrebbe essere speranza per una ripresa di Blood Alone?
Sì, l’ho già accennato prima. La possibilità di lavorare con un gran numero di editori stranieri è uno dei punti più interessanti di questa fusione. Per BLOOD ALONE ancora non ne abbiamo discusso. Vediamo come procedere, ma non siamo molto inclini a fare una nuova ristampa riprendendo da capo la saga...

17- J-POP è generalmente sempre stata apprezzata dai lettori per le sue politiche editoriali e le sue acquisizioni oculate; e lo possiamo notare ad esempio dall’apprezzamento ricevuto nel nostro sondaggio di fine anno o dai titoli votati nei nostri awards.
GP Publishing invece si è guadagnata negli anni una reputazione presso i lettori un po’ scomoda, soprattutto a causa della grossa mole di titoli “poco conosciuti” pubblicati in questi anni (seppur affiancati da altri d’indubbia eccellenza). Come intendete gestire questa eredità?

Non vorrei ripetermi, ma sta tutto nell’idea di gestione ragionata del catalogo licenze.
Per il futuro ho ragione di credere che il piano scouting sarà sicuramente più JPOP style; però non dimentichiamo che molti titoli apprezzati ora dal nostro pubblico erano all’inizio “poco conosciuti”, anche per quanto riguarda JPOP... semmai la vera sfida sarà centrare gli indici di gradimento anche per il pubblico da edicola, che per JPOP rappresenta una novità.

18- Una delle critiche ricorrenti rivolte a GP Publishing riguarderebbe la pratica di acquistare, e quindi pubblicare, molti manga trascurabili solo perché questi sarebbero “legati” indissolubilmente (secondo alcune dicerie) ad opere più importanti. In realtà a noi risulta che le cose stiano un filino diversamente. Ti va di chiarire il meccanismo ai lettori?
Avere un nome in catalogo aiuta sempre. Non è la chiave che ti apre le licenze più importanti, intendiamoci, ma ha il suo peso nelle trattative. Dipende da casi specifici, ma ti confermo che a volte devi partire dal titolo più lontano per raggiungere il tuo obiettivo. Questo è un aspetto difficile del processo di licensing perché ti pone davanti a una sfida: giocarti una carta non del tutto vincente in attesa di una mano che possa far "saltare il banco".

19- Ora vi ritrovate a trattare anche le edizioni da edicola: come gestite la cosa? Magari vedremo alcuni albi J-POP in edicola in futuro?
Le edizioni da edicola rimangono praticamente invariate. Abbiamo cambiato nome alle collane per la nuova registrazione in tribunale, ma le edizioni saranno le stesse. L’idea è di avere dai 7 ai 10 titoli da edicola in catalogo.
JPOP on kiosk? Certo, perché no? Potremmo pensare a qualcosa di nuovo per il mercato, in termini di confezione.
 
つづく...


A brevissimo la seconda parte dell'intervista a Jacopo Costa Buranelli, con degli interessanti annunci in anteprima assoluta su AnimeClick.it!