Mancano ancora mesi alla 14° Edizione dell'edizione parigina della Japan Expò (4-7 luglio 2013) ma l'organizzazione ha già diffuso interessanti notizie su due ospiti che saranno molto graditi dagli appassionati: due figure diverse fra loro ma ben note ai fan italiani quali sono il mangaka Tetsuo Hara, uno dei "padri" di Ken il Guerriero, e il regista e mechanical designer, Shoji Kawamori (Macross, Escaflowne, Aquarion), personalità di spicco dell'animazione giapponese, come ha dimostrato l'eco suscitato dalle sue ultime proposte presentate al Tokyo Anime Fair 2013.

Shoji Kawamori - Japan Expò 2013
Tetsuo Hara - Japan Expò 2013


Tetsuo Hara è nato nel 1961 a Tokyo. Ha iniziato la sua carriera di mangaka con la vittoria, nel 1982, a soli venti anni, del 33th Fresh Jump Award, il concorso per giovani talenti organizzato dalla casa editrice Shueisha, con il suo manga Super Challengher. Lo stesso anno esordiva sulle pagine della rivista Weekly Shonen Jump con un secondo manga Mad Fighter. Sarebbe trascorso solo un'anno ed avrebbe iniziato a lavorare sul manga che lo ha consacrato, Hokuto no ken, pubblicato sulla rivista Shonen Jump affiancandosi allo sceneggiatore Buronson, un'opera che ha ottenuto un successo praticamente immediato e planetario.

Tetsuo Hara -Hokuto No Ken


Ad oggi, per la sola Italia, esistono tre edizioni del manga realizzate nell'ordine dalla Granata Press (1992) dalla Star Comics (1997) dalla D/visual (2005) e dalla Planet Manga che darà inizio in questo Maggio ad una quarta edizione del manga.

Shoji Kawamori, coetaneo di Hara, ha seguito una strada ben diversa avvicinandosi molto presto al mondo dell'animazione entrando giovanissimo nello Studio Nue. Insieme ad Haruiko Mikimoto ha creato il mondo di Macross ed è implicato praticamente in tutti i progetti di animazione che riguardano questo universo. Ma come dimenticare il suo ruolo nel progetto del bellissimo I Cieli di Escaflowe di cui ha scritto il soggetto originale? Così come accaduto per la serie Earth Girl Arjuna Kawamori inoltre si è distinto per le cooperazioni con autori europei come nel caso della serie Basquash.

Come mecha deigner, Kawamori è famoso per aver creato le Valkyrie, le unita trasformabili protagoniste (e simbolo) della serie e del mondo di Macross.
Forse meno noto è che nei primi anni settanta ha contribuito allo sviluppo della linea dei giocattoli Diaclone della Takara, partendo da questa linea di Toys, attraverso opportune ridefinizioni ed integrazioni, è stata sviluppata la prima generazione dei Transformers del gruppo Hasbro. Successivamente fra gli anni settanta e ottanta, Kawamori si è impegnato direttamente sulla linea dei Transformers, contribuendo a creare alcuni dei membri della Prima Generazione, come Optimus Prime che poi, venti anni dopo ha ridefinito creando Convoy. Inoltre è da ricordare il suo contributo al design di Haibo il cane robot della Sony.

L'editore francese K-ioon, proprio negli ultimi giorni ha annunciato che sarà suo ospite durante la Japan Expò l'autore Coreano Byung Jin Kim (Chunchu, Jackals), disegnatore di manhwa piuttosto noto anche in Giappone per la sua abilità nella descrizione di scene di combattimento, che presenterà per l'editore francese il suo ultimo progetto, in uscita dal 7 maggio prossimo oltralpe:

Warlord Ki-oon


Per un'anteprima Clicckate su questa pagina: Warlord.

Le due opere principali di questo autore sono state pubblicate da Flashbook, e dal gruppo J-Pop c'è da chiedersi se considereranno questa nuova opera..

Sia Tetsuo Hara che Kawamori parteciperanno ad una conferenza pubblica ed a sessioni di autografi, in particolare per onorare la presenza di Tetsu Hara verrà allestita una mostra che esplorerà il suo percorso di artista.

Il primo ospite musicale della manifestazione annunciato sarà il musicista conosciuto come Maywa Denki al secolo Novumichi TOSA, che terrà uno showcase ed a una conferenza dove verranno spiegati le basi della sua particolarissima musica, creata utilizzando degli strumenti a prima vista assurdi, inoltre si esibirà in un concerto per il pubblico parigino.

Fonte Consultata:
Japan Expò