Era assente dal circuito televisivo oramai da più di cinque lustri, anche se nel frattempo era stato avvistato più volte in circolazione con moltissimi film e speciali vari. E proprio ora, in quest’ultimo anno, lo vediamo ritornare nel piccolo schermo con una nuova serie e, ovviamente, con una nuova giacca.

Locandina Lupin III: L'avventura italianaParliamo proprio di Lupin III, il ladro sregolato, camaleontico e gentiluomo creato dalla matita di Monkey Punch che appare nuovamente con una serie televisiva vera e propria. Un avvenimento sicuramente rimarchevole, ma ancor più speciale per il pubblico italiano in quanto non solo la serie è ambientata in gran parte nel nostro paese, con qualche sconfinamento a San Marino (ma anche in Giappone), ma è stata anche trasmessa in anteprima nel nostro paese in virtù della co-produzione realizzata con il gruppo R.T.I (Mediaset).

Ritroviamo dunque il nostro Lupin nella nostra penisola, precisamente a San Marino, e per di più mentre si sta per sposare con una certa Rebecca Rossellini. Zenigata arriva puntuale e cerca di arrestare Lupin ma il matrimonio sembra in piena regola e continua a svolgersi con ufficialità… Ovviamente questa non è che la premessa per una nuova e spericolata avventura che coinvolgerà Lui, e tutta la sua banda al gran completo con Jigen, Goemon e Fujiko pronti all’azione.
Non sappiamo perché in realtà si sia trasferito da queste parti, fatto sta che ha così inizio la sua Avventura Italiana.

Nella fase preliminare del progetto della serie il supervisore della serie, Kazuhide Tomonaga, aveva dichiarato di voler realizzare un vero e proprio tributo a Lupin in occasione di questo ritorno in televisione dopo trent’anni, ma anche di voler far (ri)scoprire i mille volti di Lupin in tutte le loro sfaccettature, riconsiderando anche la prima versione del personaggio, quella più cupa e “noir” e dalla giacca verde, successivamente abbandonata per la versione più allegra e scanzonata del personaggio (in giacca rossa) che ha dato successo internazionale all’opera.
Non si ritorna comunque del tutto a quei livelli ma il personaggio di Lupin si rivela comunque un po’ diverso a come lo conoscevamo nella sua veste ormai canonica: lo troviamo sempre allegro e scanzonato, ma anche più cinico e calcolatore del solito e, sicuramente, più orientato a fare il criminale di professione che non lo scassinatore casinista in cerca di avventure. Tra l’altro anche il character design di tutti i personaggi ricorda più da vicino quello della serie classica che non quello delle produzioni più vicine (escludendo la serie su Fujiko Mine e il film su Jigen).

 
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1


L’Avventura Italiana si presenta quindi con una struttura prettamente episodica con filo conduttore a legare non troppo strettamente gli episodi ma legando fra di loro almeno alcune puntate chiave. Via libera dunque a molti episodi autoconclusivi che permettono di mettere in campo più facilmente i cavalli di battaglia della serie e di realizzare vari omaggi all’universo “Lupiniano”. C’è ovviamente lo spazio per episodi dedicati specificatamente ai co-protagonisti in cui il ladro in giacca blu quasi non si fa vedere (molto riuscito ed efficace quello dedicato a Zenigata); fare un tributo a film come “Il castello di Cagliostro”; realizzare in pratica anche un remake di un episodio della serie classica (“La fine di Lupin”); riprendere di fatto ogni aspetto di questa opera spaziando dal registro divertente, al romantico, al noir.
Il tutto muovendosi all’interno di un’Italia quasi da cartolina, un po' idealizzata turisticamente e anche bucolica, ma in cui si può registrare una riproduzione delle location realizzata con buona cura pur con qualche imprecisione (ma anche senza errori da italiano sgrammaticato). Una pregevole fotografia, accompagnata da un altrettanto buona regia e realizzazione delle animazioni che ci offrono, in qualche occasione, delle sequenze d’effetto piuttosto riuscite. C’è da dire comunque che nella trasmissione giapponese alcune scene e dettagli sono stati ridisegnati, segno tangibile che la produzione della serie continuava a svolgersi anche durante questa trasmissione anticipata.
 
Le Location di Lupin 2015 Porta Pia
Le Locations di Lupin dal Vero Porta Pia
Le Location di Lupin 2015 Banca d'Italia
Le Locations di Lupin dal Vero Banca d'Italia (Via Nazionale)
Esempi della riproduzioni dei luoghi nella serie di Lupin: Porta Pia
e l'ingresso della Banca d'Italia in via Nazionale a Roma.

Anche se globalmente la serie ha moltissimi elementi che guardano al classico, non possono mancare degli elementi di novità che provengono quasi in toto da nuovi personaggi, purtroppo non del tutto in modo positivo. La più evidente e rumorosa di tutte è quella data dall’introduzione del personaggio di Rebecca Rossellini: in teoria una nuova femme fatale per Lupin, in pratica un fastidioso incrocio tra Paris Hilton e Occhi di Gatto, oca egoista della quale non si sentiva la necessità, né se ne tasta l’utilità vera ai fini della serie. Più interessante l’agente Nix, un tipo tosto che darà parecchio filo da torcere a Lupin e soci e che magari meritava un maggiore approfondimento. Infine la figura del vero e unico antagonista dell’anime, Leonardo (da Vinci), che certamente non rimarrà impressa a lungo nella memoria dei fan, ma che è almeno funzionale a legare e chiudere, pur se un po' debolmente, le vicende.

L’edizione italiana è sempre nel segno della continuità dal punto di vista del doppiaggio. Troviamo sempre Stefano Onofri e Alessando d’Errico, le più recenti voci di Lupin e Jigen, affiancati alla vecchia guardia di Alessandra Korompay (Fujiko), Antonio Palumbo (Goemon) e Rodolfo Bianchi (Zenigata), e con l’aggiunta di nuove leve quali Gaia Bolognesi (Rebecca) e Fabrizio Pucci (Nyx), oltre a varie voci note agli appassionati che si ascoltano in ruoli minori pur con qualche sdoppiamento occasionale. Il risultato finale è sicuramente buono e più che adeguato per una serie di questa rilevanza.
Diverso è il discorso per quanto riguarda la colonna sonora. Sembrava in effetti strano dall’ascolto delle prime puntate, ma si è poi saputo che le musiche dell’edizione italiana in anteprima sono state composte ad hoc dalla formazione musicale italiana Papik.
A prescindere dalle motivazioni alla base di questa scelta (questioni di diritti, forse le musiche originali non erano pronte) e di quanto si possa considerare aberrante una cosa del genere (la nuova serie di Lupin, tributo a Lupin, senza le arie classiche che per l’occasione lo storico compositore Yuji Ohno ha anche riarrangiato, ma scherziamo?), il risultato è ampiamente inadeguato. Infatti il nuovo comparto musicale pare un corpo estraneo rispetto all’anime, non tiene il ritmo né la suspense, quando non è semplicemente fuori contesto. In certe puntate tutto è retto dal buon lavoro dei doppiatori. Oserei dire anche che quasi ne esce rivaluta la famigerata sigla italiana.
 
 
Facendo quindi un bilancio della visione, Lupin III - L’avventura Italiana si può dire che risulti riuscita nel suo essere una celebrazione delle gesta del ladro che ora veste la giacca blu. Contiene tutti gli elementi e molte citazioni che saranno gradite ai fan dell’opera e a chi l’ha seguita anche solo occasionalmente. Anche l’immersione nel contesto italiano si può dire ben riuscita.
Purtroppo la versione d’anteprima italiana arriva col freno a mano tirato e amorfa nel comparto musicale, non aiutata da una programmazione con orario ballerino. Non rimane quindi che confidare in una successiva edizione director’s cut o nella versione giapponese per apprezzarla nella sua pienezza.
 
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1
Lupin L'avventura Italiana 1 Lupin L'avventura Italiana 1