Prosegue la rubrica in cui presentiamo le opere più apprezzate dagli utenti di AnimeClick.it. In questo appuntamento raccogliamo i migliori gli anime del 2012 e del 2013. A seguire proponiamo delle recensioni di alcuni dei titoli in classifica.

Siete d'accordo con la classifica, oppure pensate vi figurino opere sopravvalutate?
Manca forse qualche titolone imperdibile?

E ricordate: le graduatorie dipendono da voi e le vostre valutazioni, quindi recensite sempre i vostri titoli preferiti!
 

  
1 Shinsekai Yori - From the new World 8.53
2 Uchuu Senkan Yamato 2199 8.50
2 Wolf Children 8.50
4 Psycho-Pass 8.42
5 Sakamichi no Apollon 8.31
5 Si alza il vento 8.31
7 Sakurasou no Pet na Kanojo 8.25
8 Chuunibyou demo Koi ga Shitai! 8.22
9 Le Bizzarre Avventure di JoJo (2012) 8.21
10 Gintama - Capitolo Finale: Yorozuya per sempre 8.15
11 Silver Spoon 8.11
12 Kamisama Hajimemashita 8.09
13 Nagi no Asukara 8.08
14 La Storia della Principessa Splendente 8.02
15 Monogatari Series: Second Season 8.00
16 Il giardino delle parole 7.98
17 Bakuman. (2012) 7.96
18 White Album 2: Shiawase no Mukougawa 7.94
19 Dareka no Manazashi 7.91
20 Hataraku Maou-sama! 7.90
21 L'attacco dei giganti 7.89
22 Kuroko no Basket 7.86
23 Ace of Diamond 7.85
24 Uchouten Kazoku 7.84
25 Nekomonogatari (Black) 7.83
26 High School DXD New 7.82
27 The World God only Knows III 7.81
28 Kuroko no Basket 2 7.80
29 Pokémon XY 7.78
30 Fate/Zero (2012) 7.77
31 Magi - The Kingdom of Magic 7.76
32 Chouyaku Hyakunin Isshu: Uta Koi. 7.75
32 A Certain Scientific Railgun S 7.75
34 Death Billiards 7.72
34 Furiko 7.72
36 Blossom 7.70
37 Hanasaku Iroha: Home Sweet Home 7.68
 


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Quest'anime mi ha fatto tornare in mente autori come Ursula Le Guin e i suoi romanzi. Finalmente una storia ben strutturata su un'ipotesi plausibile dell'evoluzione della società umana, se dovessero evolversi capacità supplementari a quelle attuali. E' mia opinione credere che stiamo assistendo ad un evolversi della qualità delle storie e il loro sviluppo nel mondo degli anime come avvenne nel mondo della fantascienza negli anni cinquanta del secolo scorso. C'è qualche piccolo difetto nella lunghezza dovuta a pause e silenzi tipici giapponesi, ma è sopportabile se consideriamo che questa volta non ho trovato molti buchi nella narrazione. Qualche stereotipo di troppo e il tipo di grafica lo rende un prodotto per un target giovanile, quando avrebbe potuto puntare a essere per tutti. Per me rimane un'opera da conservare e da affiancare a storie come "Blue Submarine".


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Una fantastica "space opera" sorretta da una maestosa colonna sonora, fedele a uno stile "romantico" ed eroico ben confezionato. Le battaglie spaziali sono avvincenti e il sacrificio delle forze in campo convincente. Non credo ci siano lavori di restyling con risultati ottimi come quello di "Yamato 2199". Rispetto al progetto originale sono state introdotte sfumature di trama per meglio comunicare emozioni e stati d'animo delle due fazioni avverse. Interessanti anche alcune citazioni cinematografiche, come quella di "Battle of the bulge" aka "La battaglia dei giganti", in cui un ufficiale gamilonese si vede assegnare truppe giovani e poco esperte che eseguiranno un inno di battaglia a riprova della loro adesione, anche "spirituale", all'impero.
L'atmosfera è stata resa meno "pesante", con la minore esaltazione del sacrificio e una implementazione maggiore di personaggi femminili nell'equipaggio (nell'originale solo una donna... poverina). Da vedere, anche se non si gradiscono le storie di fantascienza: il prodotto è tecnicamente e scenograficamente ineccepibile e non bisogna badare all'invincibilità della "Yamato" o ai movimenti poco convincenti di alcune unità da guerra (solo nella prima puntata).


9.0/10
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Hana, giovane studentessa universitaria, si innamora di un uomo lupo. Dalla loro unione nascono Yuki (neve) e Ame (pioggia), due bambini di razza mista. Dopo la morte del padre, Hana è costretta a crescere i figli fra mille difficoltà e stenti, fino ad arrivare a prendere la decisione di trasferirsi in una zona isolata di campagna per proteggere i piccoli dalla diffidenza umana e fargli scoprire il loro lato animalesco.
"Wolf Children" di Mamoru Hosoda è una di quelle cose che ti fanno ancora dire: "Viva l'animazione giapponese!", un prodotto slegato dalle logiche commerciali che strozzano le serie anime degli ultimi anni. Il film è denso di emozioni e sensazioni: una normalità gestuale quotidiana, rappresentata nelle movenze della giovane madre e dei suoi figli. Ma anche una storia d'amore, alienazione e duplicità (ragione e istinto), che scorre fluente per animazioni incantevoli e ritmo narrativo lento e dolcissimo. Un anime da vedere assolutamente, per apprezzare la poesia di una storia agrodolce e indimenticabile.