Il 4 febbraio 2013, dieci anni ad oggi, venne fondato lo studio Science SARU. Abbiamo voluto celebrare il decennale dalla nascita dello studio della scimmia scienziata ripercorrendo i momenti fondamentali che hanno caratterizzato la sua storia.

Il nome che viene immediatamente associato allo studio è Masaaki Yuasa il quale, nei fatti, fu il fondatore: il regista di Fukuoka si è distinto negli anni per un particolare guizzo sperimentale, una grande apertura per quanto riguarda l'ibridazione delle tecniche di animazione e uno storytelling sui generis. Tra le sue opere più famose abbiamo Ping Pong the animation, Kaiba, Mind Game e Devilman Crybaby.
Quindi, uno studio fondato da una tale mente non avrebbe potuto far altro che sfornare opere caratterizzate da una grande sensibilità tecnica nonché un taglio particolarmente autoriale. Legate appunto allo stile di Yuasa.
 
Keep Your hands off Eizouken

L’altro nome legato allo studio è quello di Eunyoung Choi. La prima collaborazione con il Yuasa risale ai tempi di Kemonozume, quando il regista stava mettendo insieme lo staff per lavorare alla serie. Choi, appena arrivata in Giappone dalla Corea del Sud, manda il suo portfolio e viene selezionata. Il suo lavoro di animatrice e regista di episodio riceve l’approvazione e la sua collaborazione con Yuasa spicca il volo.
Ma è da dire che Eunyoung Choi, prima di approdare allo studio SARU, raggiunge la posizione di direttrice della succursale nipponica dello studio francese Ankama, la cui sede è a Roubaix. Per quanto Ankama sia uno studio principalmente votato ai videogame online, ha dal 2007 una succursale dedicata all’animazione, chiamata appunto Ankama Animation. Da lì sono nate serie basate su videogame che hanno raggiunto fama internazionale, talvolta superando la fama del gioco in sè: Wakfu, Dofus fino ad un progetto che non ha più nulla a che fare con il gaming bensì con il mondo dei fumetti: nel 2018 esce Mutafukaz, produzione francese in collaborazione con lo Studio 4°C, Ankama Animation e la regia di Shōjirō Nishimi (Batman, il cavaliere di Gothamal fianco di Guillaume Renard.

Le caratteristiche di questo studio, e soprattutto il modus operandi, sono fondamentali per lo la futura filosofia e sviluppo del nascituro Science SARU: Ankama Animation combinava le animazioni tradizionali 2D con Adobe Animate.
In più ha permesso a Choi di capire cosa voglia dire respirare l'aria di un ambiente internazionale e multiculturale, che sperimenta con mano (e con Yuasa) quando si ritrova a lavorare assieme a una ventina di animatori d’oltreoceano a Wakfu nello studio collocato a Tokyo.
L’ambiente multietnico è d’ispirazione e interesse anche per gli animatori europei che una volta stanziata l’idea per la fondazione di Science SARU sono i primi a unirsi: tra questi Abel Gòngora, ex animatore dello studio irlandese di Kilkenny, Cartoon Saloon (Wolfwalkers).
 
Kick Heart

Dopo la riuscita di un Kickstarter volto a finanziare la produzione di Kick-Heart nel 2013, nonché il primo anime realizzato con questo metodo, Eunyoung Choi e Masaaki Yuasa si rendono conto che è giunto il momento di fondare un vero e proprio studio. Durante la produzione di Kick Heart, Choi ricorda di aver girato molto e sentiva la necessità di avere un posto fisso cui fare riferimento per la produzione di opere e un team ristretto per poter sempre essere tutti quanti sul pezzo: così nacque Science SARU.

In un'intervista i fondatori rivelano la motivazione dietro il nome un po' anomalo: da un lato “science” rappresenta la parte fredda, economica, focalizzata sulla produzione… ed è in inglese. Mentre Saru, scimmia, è la parte dello studio giocosa, folle, sperimentatrice. Ed è in giapponese. Con l’unione dei due termini hanno voluto restituire un tipo di equilibrio ideologico e produttivo che si sarebbe potuto trovare nelle proprie opere.
Quello dell'equilibrio è proprio lo stesso dilemma che affronta Choi quando, improvvisamente, si trova a dover fronteggiare il lato “business” di uno studio di animazione: pensava di poterne essere esente, di potersi dedicare esclusivamente al lato creativo, eppure si è resa conto di dover mediare tra le due visioni del mondo dell’animazione. Uno studio ha bisogno di creare e innovare, ma ha anche la necessità di essere gestito da un punto di vista economico.
 

Il loro primo lavoro è, quasi a farlo apposta, l’episodio Food Chain di Adventure Time, la serie americana di Cartoon Network creata da Pendleton Ward. Lo studio formalmente risulta subappaltato ma l’autore della serie ha dato ai due artisti nipponici carta bianca sulla creazione e realizzazione, permettendo una genesi totalmente in-house dell’episodio.
La puntata, se paragonata al resto della serie, è immediatamente riconoscibile, sia per il diverso stile di disegno, sia per la regia curata da Yuasa. Questo non sarà l’unico contributo all’animazione di Cartoon Network poiché anche alcuni episodi promozionali di OK K.O! di Ian Jones Quartey sono stati realizzati dallo studio giapponese.
L’approccio al digitale viene invece riconosciuto con Ping Pong the animation prodotto dallo studio Tatsunoko e la regia sempre di Yuasa. La parte di animazione in digitale viene commissionata proprio al nuovo Science SARU che ama chiamare il suo tipo di animazione mista “animazione assistita digitalmente”: una fusione tra animazione digitale e tradizionale, collaudata ai tempi di Ankara Animation Japan. Consiste, nel concreto, di basare il processo di animazione sulle animazioni in Flash lasciando come punti saldi i fotogrammi chiave in modo da garantire un movimento più fluido, senza andare però a rimpiazzare totalmente il processo analogico di intercalazione.
 
Nel video viene mostrato il processo con cui è stata animata la scena in Ping Pong the animation. I disegni chiave sono animati a mano, il personaggio viene diviso in differenti forme geometriche più semplici, in base al movimento in atto, e poi ridisegnate su livelli differenti.

Dopo un periodo di pura prestazione di manodopera, Science SARU si muove verso la creazione di opere originali. Il primo film è Lu e la città delle sirene del 2017, nonché il primo film totalmente originale di Masaaki Yuasa.
Sempre con questo studio il regista prende in considerazione e realizza nuove opere legate a Tomihiko Morimi, lo scrittore che aveva scritto il romanzo su cui si era basato The tatami galaxy. Sempre nel 2017, quindi, esce Night is short walk on girl. E sono in questi ultimi lavori che l’animazione in Flash diventa prominente, centrale, e sicuramente perfezionata.
Non è però da sottovalutare quanto, in questi anni, il lavoro dell'ormai famosissimo e apprezzatissimo Yuasa stia mano a mano aumentando: molto lavoro per il regista (che lo porterà, pochi anni dopo, a fare un passo indietro) e di conseguenza molto lavoro per lo staff, anche perché l'anno successivo uscirà la serie NetflixDevilman Crybaby, la serie che porta il nome dello studio sulla bocca della maggior parte del pubblico occidentale.
 
L’estetica di questo tipo di animazione è differente e contrastante, talvolta, poiché una volta pulita e perfezionata, viene processata in animazione digitale che la costringe a perdere parte della sua verve. Nel video vediamo una scena inizialmente animata dal leggendario Shinya Ohira e poi processata in Flash.
 
Da Ride your wave a Keep Your hands off Eizouken, le opere dello studio vengono universalmente acclamate, anche se Japan Sinks che invece non riceve molte note positive dalla critica e dai fan.
Nel 2020 Masaaki Yuasa si ritira come presidente dello studio Science SARU dopo un periodo di intenso lavoro: decisamente comprensibile visto che durante la pandemia lo studio aveva intrapreso la produzione di un corposo numero di opere tra serie e film, portando gli artisti al tristemente noto crunching degli animatori e dello staff dello studio.
Al suo posto si conferma Choi che da quel momento ha rivestito la carica di CEO: lo studio amplia la filosofia d’espansione internazionale entrando in una partnership non esclusiva con Netflix e si ripromette di lavorare con altri registi al di fuori di Yuasa.
Non a caso poco dopo viene annunciata, con sorpresa e gioia di molti, la serie Heike Monogatari diretta da Naoko Yamada (K-On!, Liz e l'uccellino azzurroViolet Evergarden) acclamata regista che non da molto aveva lasciato lo studio Kyoto Animation di cui era diventata una degli artisti di prima linea, che venne definita come una delle migliori serie del 2021.
Sempre quell’anno alla Mostra del Cinema di Venezia, viene mostrato in anteprima l’ultimo lungometraggio creato da Science SARU diretto da Masaaki Yuasa: Inu-Oh; un'opera in cui torna a splendere lo stile del regista, fortemente ispirato dall’amore che il regista prova per la sua arte.
In questo modo si solidifica la volontà dello studio di approcciarsi a nuovi registi continuando a collaborare con il regista fondatore.
 
 
Successivamente lo studio lavora per un corto della serie antologica Star Wars: Vision di Disney+ e Yurei Deco, diretto da Tomohisa Shimoyama il cui debutto avvenne proprio nella quarta puntata di Devilman Crybaby e aveva assistito un super impegnato Yuasa nella regia di Super Shiro del 2019.
Assieme a Yurei Deco, l’ultimo lavoro dello studio è stato Tatami Time Machine Blues un sequel del Tatami Galaxy apprezzato da critica e fan. Alla regia però, al posto di Yuasa, ci troviamo Shingo Natsume, lo stesso regista dietro Sonny Boy, una delle grandi scoperte di Yuasa che venne fatta ai tempi di Tatami Galaxy.
 

Gli ultimi lavori dello studio sono invece volti a consolidare la collaborazione con la regista Naoko Yamada dopo il successo di Heike Monogatari: Garden of Remembrance è stato presentato, ancora in lavorazione, al festival di Annecy 2022 mentre è stato diffuso un teaser trailer di Kimi no iro, un progetto su una ragazza che riesce a scorgere i colori delle persone: una storia che ha molte possibilità espressive, vista la sensibilità della regista. 

Con molti lavori alle spalle, un corposo numero di collaborazioni internazionali e un approccio unico all'animazione, si conclude qui il nostro breve viaggio nella storia di Science SARU.
Non ci resta che aspettare che gli anime annunciati vengano finalmente distribuiti, come succederà per Inu-Oh, in arrivo in Italia doppiato grazie a Double Line e Hikari edizioni.


Fonti consultate:
Sakugablog I, II
Afjv.com
Cartonbrew.com

Abel Góngora: un animador barcelonés manda en Tokio
INTERVIEW: Science SARU Co-Founder Eunyoung Choi & “Eizouken!”