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"Sword Art Online", o meglio SAO, parla di un videogiocatore, Kirito, che con altri diecimila giocatori si ritrova intrappolato in un videogioco di ruolo online in realtà virtuale, dove l'unica possibilità di uscirne è superare tutti i cento piani di gioco e raggiungere la cima del palazzo fluttuante di Aincrad. Oltretutto, morire nel gioco equivale ad una morte certa nella realtà, attraverso un impulso a microonde installato nel casco indossato dai giocatori per accedere al gioco.

Passiamo all'analisi: in primis ho notato che molti hanno guardato "Sword Art Online" pensando che fosse un anime basato quasi esclusivamente sulle cose che noi attualmente possiamo trovare in un MMORPG, vedendo il personaggio che completa quest, che sale di livello, che compra un equipaggiamento migliore... Purtroppo per voi, "Sword Art Online" non è cosi! Certo, ogni tanto c'è qualche episodio dove magari viene affrontato il boss di turno o il protagonista che si fa costruire una spada, ma niente di eccessivo. L'anime essenzialmente è un genere misto tra fantasy, drammatico e sentimentale, con qualche elemento d'azione di tanto in tanto a spezzare il tutto. Certi dicono che sia altamente irrealistico, ma qui per rispondere mi verrebbe una grossa risata, visto che chiamare un anime fantasy/fantascientifico "irrealistico" mi sembra quasi una presa in giro. E’ ovvio che sia irrealistico! Sennò per l'appunto non avrebbe quel genere nella descrizione!

Altra cosa che non smetterò mai di ripetere: é ovvio che il protagonista si distingua dalla massa! Sennò non sarebbe il protagonista! E' logico che il protagonista debba avere qualcosa in più degli altri, un'arma segreta, un'abilità, ecc. sennò l'anime sarebbe finito dopo due episodi; e questo vale per tutti gli anime. Facciamo un esempio famoso: cosa sarebbe successo se Goku contro Freezer non si fosse trasformato in 'super-sayan' sul pianeta Namecc? Non poteva non trasformarsi, è per l'appunto il protagonista! Quelli che vengono chiamati "power up casuali" ci sono, e ci sono sempre stati in ogni anime che abbia elementi fantasy, è normale che sia così, quindi non vedo perché prendersela tanto, visto che è una prerogativa di certe serie animate. Oltretutto, questi "power up" non sono nemmeno così fastidiosi e ci sono alcune volte che anche se ci fossero tutte le prerogative per esserci, non vengono inseriti dall'autore per non dare troppo senso di onnipotenza al protagonista (vedi Sacchi e vedi verso la fine della serie, dove o non sono presenti, oppure il protagonista ha un aiuto da altri, che non equivale ad un "power up").

Ora passiamo ai lati dolenti: primo, "Sword Art Online"... solo a metà! Una cosa che mi ha stupito parecchio è stato che la parte relativa a "Sword Art Online" arriva solo fino all'episodio quattordici, dopodiché si passa ad un altro virtual MMORPG chiamato ALfheim Online, che non è nient'altro che una versione modificata di "Sword Art Online", dove però si può utilizzare la magia, volare, ecc. Ed è proprio qui che cominciano i "dolori": senza più la parte "survival" presente in "Sword Art Online" l'anime perde moltissima tensione, visto che i protagonisti sono liberi di effettuare il log-out ogni volta che lo desiderano, ed oltretutto non è così "brillante" come la prima parte.

Secondo, la gestione del tempo e dei personaggi secondari. Un'altra cosa che non mi è piaciuta moltissimo è che durante "Sword Art Online" avvengono degli sbalzi temporali incredibili. Per esempio, in un episodio il protagonista è alle prime armi e nel successivo magari è già armato di tutto punto, oltre ad essere salito di livello esponenzialmente (mi sembra che ci sia un episodio che fa fare una sbalzo temporale di due anni alla serie). Tutto sommato questo non rende l'anime noioso: pensate a dovervi sorbire dodici episodi dove non fa altro che andare a caccia di armi e pezzi di armatura... sarebbe ottimo per i fan più sfegatati dei MMORPG, ma un normale appassionato di anime potrebbe annoiarsi. L'altra è la scarsa integrazione dei personaggi secondari: praticamente, o muoiono nel corso della stessa puntata in cui appaiono, oppure li si vede in un episodio e poi fino all'episodio finale niente di niente. Personalmente avrei concentrato la serie solo su "Sword Art Online", tralasciando il resto e integrando e caratterizzando meglio i personaggi, o aggiungendo qualche elemento in più da RPG, che non avrebbe guastato.

In conclusione, non do 9 a "Sword Art Online" (il 10 è proibito, visto che non esiste anime perfetto, e, sinceramente, anche i voti sotto il 4 dovrebbero esserlo, visto che non esistono anime così orribili, parlando oggettivamente) solo perché la seconda parte della serie non è riuscita ad emozionarmi come la prima, e per i vari elementi sopracitati. "Sword Art Online" resta comunque un buon anime che si lascia guardare, con un ottimo comparto tecnico e, a mio modesto parere, una buona trama di fondo, sia che questa si svolga nel mondo virtuale sia in quello reale.

Detto questo, non vedo l'ora di leggere la novel, visto che alcuni gruppi fansub reputano l'anime neanche lontanamente paragonabile alla stessa parlando di qualità, quindi mi adopererò per ottenerla e verificare personalmente.