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Questa è la mia prima recensione ed ho deciso di farla su questo titolo.
"First Squad: the moment of truth" è un titolo creato in collaborazione tra Russia e Giappone e ambientato nel pieno della Seconda Guerra Mondiale.
La trama parte con la protagonista Nadia che, in seguito a un incidente, perde parte della memoria.
Senza anticiparvi troppo vi dico che Nazisti e Russi stanno lottando gli uni contro gli altri, quando ai primi viene la brillante idea di ricorrere all'occulto per evocare un'armata di Templari morti da oltre 700 anni.
I Russi, consci della situazione, rispondono affidandosi alla First Squad, unità di agenti dai poteri paranormali, di cui pare essere rimasta in vita solo la protagonista; la trama è finita, andate in pace. Come dire che si parte da premesse ottime ma il tutto viene sprecato nel modo più brutto possibile: lasciando domande irrisolte e pubblico in sospeso.

Forse l'unica cosa che si salva di questo medio-metraggio, come è stato ribattezzato, è il lato tecnico di tale produzione, messo tra le sapienti mani degli 4° studios, gli stessi che ultimamente stanno riportando nei cinema giapponesi il capolavoro di Kentaro Miura "Berserk".
Certo, le animazioni non colpiranno per la spettacolarità o per la fluidità dell'azione, ma nella brevità di tali scontri fanno il loro lavoro.
La guerra è rappresentata come dovrebbe essere: cruda, violenta e sanguinosa, in una parola un massacro, ed è forse la parte che colpisce di più di tutto il film.
Voi direte, ma se dal lato tecnico è nella media rispetto alle produzioni odierne, perché dargli un 5? Il 5 se lo merita tutto perché passata l'ora necessaria per guardarlo non rimane niente allo spettatore, che sia un personaggio, una battuta, una riflessione o una sorta di morale che non renda vana la visione. Non rimane niente, quindi se devo consigliarvi o no quest'anime, vi dico guardate altrove che c'è sicuramente di meglio.