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Ho visto tutta la prima stagione di questo cartone animato e posso dire solo una cosa: Rumiko Takahashi è tornata! Per me che ho visto "Ranma ½" fin dai tempi di TMC e che mi sono avvicinato ai manga grazie al fumetto del ragazzo-donna, questo cartone animato mi è proprio piaciuto!

"Kyoukai no Rinne" è una bella storia in puro stile Takahashi!
"Inuyasha" è stata un'interessante parentesi con più momenti seri e combattimenti (sebbene non ai livelli di Shonen Jump per fortuna), ma questo di "Kyoukai no Rinne" è lo stile che ha consacrato la Takahashi a regina dei manga: la comicità e il nonsense resi famosi da "Lamù" e "Ranma½". Precisiamo: con "Inuyasha" ha dato prova di gestire una storia diversa dal solito e ci sta, però io preferisco questo genere, per gusto personale.

La storia presenta anche delle belle varianti al canovaccio tipico: Rinne e Sakura sono più tranquilli dei loro predecessori (Ranma e Akane) e tra loro c'è solo un sentimento di amicizia e solidarietà dovuto alle condizioni precarie del ragazzo, che però viene frainteso dai loro amici.
Sto seguendo l'anime e non mi sta affatto deludendo, e molte idee come quella dell'inferno come posto ultra-burocratico pieno di debiti le trovo delle trovate di genio. Il meglio però è Sabato, l'apoteosi dei padri sciagurati della Takahashi: nemmeno Genma (che in fondo vuole bene a Ranma) raggiunge un tale livello di egoismo e di voglia di approfittarsi del figlio. Qui siamo davanti a un uomo che proprio pensa solo al suo bene e basta!

E intorno a questi elementi di novità ecco i pretendenti ultra-gelosi dei due protagonisti (che fraintendono sempre la situazione) e il rivale (qui un vero e proprio nemico e antitesi di Rinne, Masato il demone benestante in smoking).
Seguitelo e non ve ne pentirete!