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“Proteggi la mia terra” è uno dei tre migliori manga che abbia mai letto. A dire la verità è stato la prima serie che ho acquistato tanto, tanto tempo fa, quindi per me è speciale.
La trama parte leggermente in sordina, con una protagonista, Arisu, un po' piagnucolona che vive la sua normale vita scolastica. Ma l'incontro con altri ragazzi cambierà questa sua tranquilla esistenza, coinvolgendola in una ricerca su un passato dimenticato (e non è un caso che i ricordi siano celati). Da qui seguiranno una serie di sviluppi che arriveranno a cambiare profondamente la vita del gruppo di adolescenti, e a portare a galla verità che li feriranno in anima e corpo.

PSME è sì una storia d'amore, ma un amore travagliato (a dire la verità, due amori) e attorniato da molto, molto dolore. Sono rappresentate enormi tragedie, e non vengono risparmiati al lettore nemmeno i momenti forti. Non è uno shojo classico con maghette o occhioni luccicanti, ma un'opera adulta che comprende la visione, non esente da critiche, di un sistema di vita alternativo ma anche simile al nostro negli errori, con specifici pensieri filosofici e religiosi. E il finale lascia stupiti per il coraggio e l'originalità - pur riconoscendo l'altissimo valore dell'opera la fine non mi è piaciuta molto, io facevo il tifo per qualcun altro, lo confesso.

La realizzazione è molto valida, non c'è un eccesso di retini né di fiori. Il disegno migliora molto col passare delle tavole, arrivando a punte di raffinatezza incredibili - Mokuren adolescente è semplicemente deliziosa.
Se si vuol proprio fare una critica, i primi due numeri (della disgraziata edizione italiana) sono un po' fastidiosi. Arisu è davvero una frigna insopportabile, in certi momenti. Ma dal terzo volume la serie esplode in tutta la sua grandezza. Assolutamente consigliato. Voto: 10 e lode.