logo AnimeClick.it

8.0/10
-

Ho avuto il piacere di acquistare il presente volume unico dopo esserne venuto a conoscenza quasi per caso. Fin dalla prima impressione mi aveva attratto, vuoi per i disegni semplici ed inquietanti, vuoi per l'autenticità che trasmetteva; fatto sta che alla fine l'ho preso nonostante l'elevato prezzo e non me ne sono pentito.

La protagonista di questo lavoro di Junji Ito, uno dei suoi primi manga, è appunto Tomie. Ella è una liceale immortale che incute terrore e ansia a coloro che le stanno intorno. In particolare i ragazzi, letalmente, se ne infatuano con una facilità mistica e inattaccabile fino ad arrivare all'inevitabile morte.
Il manga si struttura in episodi autoconclusivi che vedono ogni volta ragazzi diversi alle prese con Tomie. In ognuno di questi episodi vengono rivelati particolarità e aspetti di Tomie che personalmente mi hanno sorpreso per la sua originalità e genuinità. La lettura procede fluida con le sue tinte horror alla vecchia maniera tipica giapponese: lunghi capelli neri, smorfie inquietanti, il tutto contornato da un'atmosfera nera, rassegnata, malinconica, priva di qualsivoglia buonismo o speranza.

Gran merito alla Hazard per aver portato in Italia quest'opera che, seppur prematura, già ci dà un'idea delle potenzialità dell'autore sia sotto l'aspetto grafico che scenografico. Se si pensa che il prodotto in questione è di nicchia, il costo di 10€ è giustificabile. Inoltre l'edizione non è poi così male: sovraccoperta, copertina e rilegature più che buone e carta spessa. Unica nota di demerito è l'adattamento: infatti in un paio di occasioni ho riscontrato dialoghi posti nei baloon errati e la traduzione non è così esaltante.

In conclusione, un'opera che consiglio senz'altro. Genuina ed autentica come poche. Simpatica la "confessione" dell'autore in una nota a fine volume, il quale dichiara candidamente di aver ricevuto l'idea portante del manga dal suo editore, oltre a rammaricarsi dell'ingenuità e assurdità di questa suo precoce lavoro. Beh, io sinceramente non biasimo queste sue dichiarazioni e anzi sono felice di aver letto questa bella e inquietante storia.