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Devo dire che con “Uchu Kyodai” sono partito in modo diffidente. In genere i seinen manga sono, diciamo, più soggetti a critica rispetto agli shonen, anche perché essendo appunto più adulti, i lettori di tali opere sono anche più pretenziosi (parlo in generale, o quanto meno io sono così). Ecco perché con l'acquisto di questo manga pensavo di aver fatto un errore, in quando l'astrologia ed in generale astronauti & co non sono un argomento che mi tocca più di tanto ed infatti pensavo proprio che non mi sarebbe piaciuto come fumetto.

Sono stato felicemente sorpreso e soprattutto felice nello scoprire che non è così.
Il fumetto è molto chiaro, i disegni molto belli, semplici e chiari da capire e i dialoghi sono di facile comprensione anche per chi, come me, è assolutamente ignorante in materia.
E poi c'è Mutta, un fottuto genio che mi fa pisciare di risate in ogni momento. E' una mente geniale (o così vuol far credere) e le sue trovate, coerenti o no, sono un surplus che tende a smorzare la tensione in certe occasioni o ad essere risolutivo quando l'occasione lo richiede (anche se a volte a fin troppa fortuna, ad esempio con la rapina).
Complessato, insicuro, maldestro e con il capello afro; descritto così potrà sembrare più uno sfigato piuttosto che il protagonista della storia, ma credetemi, già dalle prime pagine del fumetto non potrete fare a meno di apprezzarlo e di voler continuare a leggere le cavolate che tira fuori.

Tutto sommato come opera “Uchu Kyodai” merita un bel 9 come storia che, nonostante ritorni a dire non mi interessi più di tanto, è riuscito a tenermi con il fiato sospeso in più di un occasione (generalmente in tutte quelle dove Mutta stava per combinare un disastro annunciato :-) un bell'8 per quanto riguarda i disegni che, anche se non eccelsi, sono comunque belli e comprensibili.
Assegno un 8 pieno anche all'edizione italiana della Star Comics che, nonostante il prezzo fuori dagli schemi (anche se sovraccoperta e l'opera lo merita), ha svolto comunque un buon lavoro.
Ed infine un 10 con lode lo diamo al protagonista, sul quale non smetterò mai di decantarne le lodi (e le idiozie che si inventa). Straconsigliato a chiunque!