Beh, se questo è il 'saluto' chissà come dev'essere stato lavorare per questi simpaticoni, dubito lo farà ma spero che Kachokun non si fermi a postare solo la lettera sul web...
Sono davvero sconcertato e senza parole. Sono ben consapevole che in giro è pieno di brutta gente ma quando vieni a sentire certe cose non puoi che essere senza parole. Ha fatto davvero bene ad andarsene, a parer mio dovrebbe pure provare ad intestare causa....
Kachokun ha detto che la società per cui lavorava era una "black company" e al momento del suo licenziamento, aveva assunto qualcuno che lasciasse il lavoro per lui. I servizi di noleggio di persone sono abbastanza comuni in Giappone, dove puoi affittare chiunque, da un uomo di mezza età per darti consigli sulla vita, a qualcuno per diventare amico del tuo coniuge per vedere se ti sta tradendo.
Stendo un velo pietoso sulla vicenda, ma quello che mi colpisce è che il servizio a noleggio di persone è ben radicato in ogni sua sfaccettatura. Sono allibito...
Io mi domando se esista una ragione particolare per assumere qualcuno per licenziarsi. Non poteva farlo lui? O l'ambiente è davvero così malsano che addirittura presentarsi fisicamente comporti un rischio?
L'altro aspetto che non capisco è la questione tormenti post licenziamento. Ok, in questo caso almeno da quanto è scritto parebbe che tengano in ostaggio dei suoi documenti, che produrranno previo pagamento. In uno dei casi citati nella news si parla però anche di minacce di essere citati in giudizio: ma una volta terminato il contratto che altre pendenze possono esserci? O semplicemente è un modo per terrorizzare non concretizzabile sperando che qualcuno paghi?
Sono molto sorpreso dall'incredibile maleducazione mostrata nel contenuto di questa lettera... oltretutto, considerati gli insulti, sono passibili di denuncia...
Un'azienda che si riferisce ai propri impiegati chiamandoli "kisama" non merita il rispetto di nessuno. Non so i motivi che hanno spinto questo pover'uomo a licenziarsi, ma se questi sono i presupposti direi che ha fatto la scelta giusta. Tanta solidarietà, sperando che possa trovare al più presto lavoro in un'azienda migliore.
Beh qua in Italia non si sprecano nemmeno a scriverti la lettera... xD Scherzi a parte, mi stupisce come non si parli di denunciare al sindacato o qualche ente preposto a questo tipo di soprusi...
Un'azienda che si riferisce ai propri impiegati chiamandoli "kisama" non merita il rispetto di nessuno. Non so i motivi che hanno spinto questo pover'uomo a licenziarsi, ma se questi sono i presupposti direi che ha fatto la scelta giusta. Tanta solidarietà, sperando che possa trovare al più presto lavoro in un'azienda migliore.
C'è anche da dire che data la natura sgrammaticata della lettera, almeno da come viene descritta nella news, sembra anche una comunicazione particolarmente anomala. Potrebbe essere scritta da un'impiegato dell'amministrazione a sua volta sotto pressione da parte dell'azienda, il che sarebbe ancora più triste.
A volte certi esempi Giapponesi - come la 'politica' di questa 'azienda' - riescono a sorprendermi, in peggio, s'intende... un popolo che farebbe dell'educazione e il rispetto, almeno a livello formale, il suo punto d'onore. Non so come sia da loro la situazione, spero almeno che situazioni e aziende simili, si possano denunciare...
Per certi versi è lavoro in nero coperto da una facciata di legale. A me ha fatto abbastanza pena, sembra lo sfogo di qualcuno che è stato mollato dal proprio partner. Purtroppo di bastar*i del genere il mondo ne è pieno e qui in occidente ce ne sono di ben peggiori.
In italia siamo fortunati, non dobbiamo neanche comunicare il licenziamento di persona se proprio non ci va, né assumere qualcuno per farlo al posto nostro. Basta andare sul sito dell'inps loggarsi e si fa tutto online, tutti i documenti (cud compreso) arrivano direttamente all'inps e si ritrovano in fase di 730. L'unica cosa da recuperare è l'ultimo stipendio con tfr, se non pagano entro 3 mesi (o comunque da contratto) una bella denuncia e si dovrebbe recuperare pure quelli.
Poi certo non è la normalità, ma con aziende di quel tipo meglio non averci a che fare... capace che ti aggrediscono o roba simile (dal tono della lettere son matti da legare).
whitestrider
- 4 anni fa
70
Ma oltre alla buona fortuna che auguro alla persona che ha lasciato giustamente quel lavoro.... una bella querela no?
Non sapevo che, in Giappone, si potesse assumere qualcuno per farsi licenziare al proprio posto.... Ma come idea non mi piace.
Beh, alcune aziende pagano personale esterno per comunicare licenziamenti (in genere di massa) ai malcapitati, giusto che possa farlo anche un dipendente per evitare di guardare in faccia gli ex datori di lavoro!
Una volta ricevuto l'ultimo stipendio io avrei inviato una busta con decine di fotocopie del mio deretano, indicando, sempre umilmente s'intende, da dove usciranno le mie scuse lamentose.
Episodio a dir poco vergognoso...........e per un dipendente che, magari, fino al giorno prima ha fatto straordinari su straordinari rovinandosi la salute, per poi vedersi arrivare una lettera con insulti e minacce di tipo mafioso
Sarò strano io ma aziende di questo tipo completamente senz'anima, devote SOLO al profitto e che trattano le persone come numeri, mi danno proprio il voltastomaco, per quanto possano essere efficienti o meno nel loro campo......
E non illudiamoci pensando che queste cose avvengano solo in Giappone, abbiamo ignobili casi di mobbing e sfruttamento anche in Italia...........oddio, arrivare a lettere di minacce così vorrei sperare di no, ma purtroppo gli ambienti lavorativi malsani si trovano ovunque, a qualunque latitudine del globo
Durante una trasferta sono rimasto allibito nel vedere come un direttore trattasse i suoi operai, e come cercasse di dare ordini a me nonostante fossi un esterno.
Non che in Italia ci sia di meglio, anche qui abbiamo ditte guidate da personaggi del genere.......ne so qualcosa.......quindi massimo rispetto per il gesto dello sfortunato nipponico, si dice che chiusa una porta ti si apra un portone gli auguro il meglio
Credo proprio sia stata la decisione migliore della sua vita... Se rispondono così, non posso immaginare, oltre all'aria durante il lavoro, cosa accadesse nel ritardo degli stipendi... Penso che qui chi farà i conti dopo non sarà l'impiegato che ha scansato un fosso...
Vergognoso è veramente poco. Lasciare il lavoro con questo tipo di persone è il minimo, spero continui la sua battaglia contro un azienda che probabilmente non vale nulla. Ovunque c'è lo sfruttamento del personale, ed è un vero schifo, per avere un azienda sana e produttiva c'è il bisogno di personale oltre che qualificato anche ricompensato, solo aziende cosi riescono realmente ad arrivare a risultati eccellenti.
So di essere fuori dal coro, ma sinceramente ho dei dubbi sull'autenticità del fatto. Sarà pe ril riferimento a Dio che in un paese buddista/shintoista mi sembra un po' strano. Ed anche la lettera scritta -dicono- in modo sgrammaticato e "male" per quanto uno sia di fretta, la grammatica la sa. E scrivere insulti in una lettera mi sembra tirarsi la zappa sui piedi. Poi sicuramente sbaglio, però per esperienza tendo a dubitare di qualsiasi cosa solo perchè pubblicata su un social e senza alcun riferimento.
So di essere fuori dal coro, ma sinceramente ho dei dubbi sull'autenticità del fatto. Sarà pe ril riferimento a Dio che in un paese buddista/shintoista mi sembra un po' strano. Ed anche la lettera scritta -dicono- in modo sgrammaticato e "male" per quanto uno sia di fretta, la grammatica la sa. E scrivere insulti in una lettera mi sembra tirarsi la zappa sui piedi. Poi sicuramente sbaglio, però per esperienza tendo a dubitare di qualsiasi cosa solo perchè pubblicata su un social e senza alcun riferimento.
Dibitare è legittimo, soprattutto per tutte quelle notizie che provengono dai social e vanno prese con le dovute cautele... però a volte, la realtà supera la fantasia, purtroppo.
Sono cose che capitano quasi in ogni parte del mondo, ma che il Giappone abbia dei seri problemi a livello morale non è nuovo, e mi fanno tenerezza quelle persone che si ostinano a non volerlo ammettere.
Ma oltre alla buona fortuna che auguro alla persona che ha lasciato giustamente quel lavoro.... una bella querela no?
Non sapevo che, in Giappone, si potesse assumere qualcuno per farsi licenziare al proprio posto.... Ma come idea non mi piace.
Beh, alcune aziende pagano personale esterno per comunicare licenziamenti (in genere di massa) ai malcapitati, giusto che possa farlo anche un dipendente per evitare di guardare in faccia gli ex datori di lavoro!
Quei casi sono spesso aziende veramente grandi in cui i datori è già tanto se li vedi per le feste o mentre posteggiano.
Sarò strano io ma aziende di questo tipo completamente senz'anima, devote SOLO al profitto e che trattano le persone come numeri, mi danno proprio il voltastomaco, per quanto possano essere efficienti o meno nel loro campo......
Almeno fossero aziende che puntano al profitto, quelle se non rendi secondo i loro canoni ti buttano fuori e prendono carne fresca. Queste imprese a malapena boccheggiano a stento mentre la direzione le usa come bancomat.
Questo é uno dei casi in cui fatico calarmi nelle situazioni. Mi spremo perché non trovo giustificazione, a maggior ragione in una terra con una cultura del lavoro così sviluppata. Qual é il senso educativo di questa lettera quando non emerge rispetto per l'individuo? Non può essere cultura, é umanità.
Trovo sempre interessante come la massa tenda automaticamente a trasformare le vittime di qualsivoglia comportamento scorretto in santi. Noi non sappiamo se il dipendente fosse anche lui una brutta persona oppure no, però siamo pronti a dire che l'azienda non lo merita, gli auguriamo il meglio, e così via...
Ovviamente con questo non voglio assolutamente dire che una lettera del genere sia giustificata, sia chiaro. Diciamo che se il dipendente si è comportato male (come scritto nella lettera, ma ovviamente è tutto da vedere), l'azienda è probabilmente peggio.
Fantastica anche la contrapposizione tra espressioni denigratorie (tipo "kisama") e l'uso del linguaggio cortese tipico delle lettere formali giapponesi.
Spero sia uno scherzo...
Stendo un velo pietoso sulla vicenda, ma quello che mi colpisce è che il servizio a noleggio di persone è ben radicato in ogni sua sfaccettatura.
Sono allibito...
L'altro aspetto che non capisco è la questione tormenti post licenziamento. Ok, in questo caso almeno da quanto è scritto parebbe che tengano in ostaggio dei suoi documenti, che produrranno previo pagamento. In uno dei casi citati nella news si parla però anche di minacce di essere citati in giudizio: ma una volta terminato il contratto che altre pendenze possono esserci? O semplicemente è un modo per terrorizzare non concretizzabile sperando che qualcuno paghi?
In effetti nella lettera si scorge umiltà da tutti i pori.
Le minacce sono gratis, l'umiltà è un servizio premium
Scherzi a parte, mi stupisce come non si parli di denunciare al sindacato o qualche ente preposto a questo tipo di soprusi...
C'è anche da dire che data la natura sgrammaticata della lettera, almeno da come viene descritta nella news, sembra anche una comunicazione particolarmente anomala. Potrebbe essere scritta da un'impiegato dell'amministrazione a sua volta sotto pressione da parte dell'azienda, il che sarebbe ancora più triste.
Azienda 'TOP': 'La sua soddisfazione e' il nostro miglior premio ^.^' (BIG cit.)
Ahhh il mondo del lavoro giapponese..
A me ha fatto abbastanza pena, sembra lo sfogo di qualcuno che è stato mollato dal proprio partner. Purtroppo di bastar*i del genere il mondo ne è pieno e qui in occidente ce ne sono di ben peggiori.
Non sapevo che, in Giappone, si potesse assumere qualcuno per farsi licenziare al proprio posto.... Ma come idea non mi piace.
Poi certo non è la normalità, ma con aziende di quel tipo meglio non averci a che fare... capace che ti aggrediscono o roba simile (dal tono della lettere son matti da legare).
Beh, alcune aziende pagano personale esterno per comunicare licenziamenti (in genere di massa) ai malcapitati, giusto che possa farlo anche un dipendente per evitare di guardare in faccia gli ex datori di lavoro!
Come direbbe lui!
Sarò strano io ma aziende di questo tipo completamente senz'anima, devote SOLO al profitto e che trattano le persone come numeri, mi danno proprio il voltastomaco, per quanto possano essere efficienti o meno nel loro campo......
E non illudiamoci pensando che queste cose avvengano solo in Giappone, abbiamo ignobili casi di mobbing e sfruttamento anche in Italia...........oddio, arrivare a lettere di minacce così vorrei sperare di no, ma purtroppo gli ambienti lavorativi malsani si trovano ovunque, a qualunque latitudine del globo
Penso che qui chi farà i conti dopo non sarà l'impiegato che ha scansato un fosso...
Scherzo (non si sa mai)
Dibitare è legittimo, soprattutto per tutte quelle notizie che provengono dai social e vanno prese con le dovute cautele... però a volte, la realtà supera la fantasia, purtroppo.
Quei casi sono spesso aziende veramente grandi in cui i datori è già tanto se li vedi per le feste o mentre posteggiano.
Almeno fossero aziende che puntano al profitto, quelle se non rendi secondo i loro canoni ti buttano fuori e prendono carne fresca. Queste imprese a malapena boccheggiano a stento mentre la direzione le usa come bancomat.
Noi non sappiamo se il dipendente fosse anche lui una brutta persona oppure no, però siamo pronti a dire che l'azienda non lo merita, gli auguriamo il meglio, e così via...
Ovviamente con questo non voglio assolutamente dire che una lettera del genere sia giustificata, sia chiaro. Diciamo che se il dipendente si è comportato male (come scritto nella lettera, ma ovviamente è tutto da vedere), l'azienda è probabilmente peggio.
Fantastica anche la contrapposizione tra espressioni denigratorie (tipo "kisama") e l'uso del linguaggio cortese tipico delle lettere formali giapponesi.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.