Demon Slayer: i giapponesi scelgono il cast ideale per un film live action
Sarebbe già in lavorazione un film nipponico... ma con quali volti?
di zettaiLara

Considerato che una buona parte dei titoli manga di maggior successo nel Paese del Sol Levante vengono trasposti in live action, l'idea di un film in lavorazione dedicato a Demon Slayer non appare così fuori luogo; agli appassionati nipponici spesso poco importa che la pellicola possa vantarsi di essere a posteriori un lavoro cinematografico di pregio e fattura indimenticabili, ben contenti invece di poter godere dell'ennesima riduzione di un titolo molto amato. Lo stesso già accade peraltro ogniqualvolta in Giappone se ne apprezzano ad esempio anche le versioni teatrali o in musical, che all'occhio di un pubblico occidentale invece si faticano spesso a concepire.

Le voci di corridoio, stavolta, menzionano anche il fatto che trascorrerà ancora probabilmente qualche anno prima che il progetto live action di Demon Slayer possa vedere la luce, ma anche così v'è comunque la possibilità di fantasticare sin d'ora sui ruoli che ai fan nipponici o allo staff di produzione piacerebbe assegnare a questo o a quell'attore.
Li vediamo quindi di seguito:
Il protagonista Tanjiro Kamado è un ragazzo candido e gentile dal viso particolarmente espressivo, capace di passare da momenti drammatici a quelli più leggeri, esibendo facce anche comiche.
Egli potrebbe avere il volto di Kento Yamazaki (Wotakoi) o di Ryunosuke Kamiki (Un marzo da Leoni): se entrambi sono attori apprezzati in Giappone, per assegnare il ruolo all'uno piuttosto che all'altro potrebbe essere discriminante un'eccellente capacità di brandire la lama bianca per la quale invero ambedue hanno già fatto pratica. Di Yamazaki citiamo infatti il ruolo nei due film di Kingdom, mentre di Kamiki ricordiamo l'eccellente interpretazione dello spadaccino Soujiro Seta di Rurouni Kenshin, senza dimenticare il ruolo di Ryoma Sakamoto in Samurai Sensei. Chi la spunterebbe tra i due, dunque?
La dolce Nezuko Kamado potrebbe essere interpretata dalla brava Kanna Hashimoto: attrice sulla cresta dell'onda che a dispetto della giovane età si è già prestata per i ruoli più disparati, dall'esuberante Kagura di Gintama alla Kaguya di Kaguya-sama: Love is War, fin'anche all'horror Signal 100.
Non molto tempo fa inoltre, proprio Nezuko e la Hashimoto erano state accostate, all'interno di un sondaggio apparso proprio a riguardo del personaggio di Nezuko e della "toto classifica" delle attrici più vocate a poterne prestare le fattezze.
Se volessimo fornire una descrizione di Muzan Kibutsuji, potremmo dire di lui che è crudele e carismatico ma nondimeno affascinante, una creatura che muta aspetto di continuo, senza mai perdere il suo fascino malefico. Quale veste migliore di una figura poliedrica e ammaliante come quella dell'artista e attore GACKT, allora, per impersonarlo? Dopo le collaborazioni musicali con Kentaro Miura e le CLAMP, Gackt era salito su un palco vestendo i panni di una sexy infermiera...
Zenitsu Agatsuma è un codardo piagnucolone, tanto inetto nel combattimento quanto capace di essere distruttivo. Il suo obiettivo nella vita è trovare moglie, è un ragazzo tenero che sa farsi amare e che adora profondamente il nonno. Saprebbe farsi picchiare pur di difendere le cose per lui importanti, e per questo probabilmente per interpretarlo si starebbe pensando al giovane attore e idol Sho Hirano, leader della boy band King & Prince, da subito entrata nel cuore delle fan nipponiche. Hirano ha interpretato il rosso teppista Taiga protagonista del film Honey, tratto dall'omonimo shojo manga, nonché il volto principale maschile del drama Hana Nochi Hare, sequel di Hana Yori Dango. Due ruoli che possono ricordare, in effetti, la mano forte e il cuore d'oro di Zenitsu!
Il tutto senza dimenticare che Hirano è stato il volto 3D di Shirogane in Kaguya-sama: Love Is War.
E' focoso e irruento, Inosuke Hashibira: forte e chiassoso, lesto di mano e lento di comprendonio, qualcuno che non ha paura di niente e si getta a capofitto senza pensare, perché lui... non pensa! Figura terribilmente orgogliosa, sa essere leale, onesta e affidabile nel momento in cui trova dei compagni con cui fare gruppo.
Di Ryo Yoshizawa, volto popolare nel panorama nipponico dei giovani talenti, ricordiamo l'ottimo ruolo del battagliero Okita nelle trasposizioni live action di Gintama, ma anche Ishida in Bleach, quindi le parti in Kingdom e nel film di prossima uscita Tokyo Revengers.
Spadaccino abilissimo, Giyu Tomioka è forte, pacato e silenzioso. Le sue tecniche riflettono la sua personalità e lui stesso sembra essere dotato di una bellezza fredda e distaccata, benché il suo cuore sia in realtà generoso ed egli prenda subito a cuore la causa di Tanjiro.
Dopo aver interpretato e dato vita in maniera impeccabile al leggendario Kenshin Himura in tutti i capitoli cinematografici dedicati alla saga di Rurouni Kenshin, regalandogli animo e cuore, tecniche formidabili di spada e un fascino che trascende i secoli, chi mai meglio del versatile Takeru Sato potrebbe vestire i panni di Tomioka?
La bella, bellissima Shinobu Kocho è una donna apparentemente frivola, che distrae tramite i sorrisini e le parole dolci, ma che in realtà si dimostra ben capace di pensare con la propria testa; sa essere letale e devota alla causa, per la quale è disposta ad uccidere chiunque sia necessario eliminare dal proprio sentiero. Dalla sua serba anche un lato dolce e materno, e si prende cura di Tanjiro, Zenitsu e Inosuke dando loro anche l'opportunità di crescere come ammazza-demoni.
La bella, bellissima Satomi Ishihara sembra quasi nata per interpretarla: donna dalle fattezze estetiche incredibili che sa regalare sorrisi dolci e ammalianti ma anche dimostrare il piglio più deciso e una grinta insospettabile, come l'abbiamo vista fare nelle commedie romantiche Shitsuren Chocolatier e Rich Man Poor Woman, quindi nel ruolo di Hange ne l'Attacco dei Giganti (unica vera perla di un adattamento live action a dir poco disastroso) e nello storico Shinobi no Kuni.
Sanemi Shinazugawa è estremamente devoto al proprio capo. Se anch'egli, come Shinobu, non si fa problemi a uccidere chi necessario, al contrario della collega è come se la sua devozione e il suo odio per i demoni raggiungessero un livello tale da farlo delirare. E' una figura dalla personalità contorta e lo sguardo psicotico, uomo abilissimo alla spada; probabilmente nessuno meglio del bravissimo Masaki Suda potrebbe trasporlo in un adattamento live action, come l'abbiamo già visto fare nei ruoli dello psicopatico Shien in Death Note: Light Up the New World, nel sibillino diavolo interpretato in Shinigami-kun, del cervellotico Teiichi in Teiichi no Kuni, dell'hikikomori in Ikiteru dake de, Ai, del problematico Haru in My Little Monster, del terribile professore di 3nen A-Kumi e molto altro ancora...
Il papà di Tanjiro, ovvero Tanjuro Kamado, rimane ad oggi una figura abbastanza misteriosa: di aspetto sembra un uomo emaciato e debole, un padre amorevole con una bella famiglia che lo ama, e in qualche modo legato anche alle tecniche che Tanjiro impara inconsciamente a usare.
Un uomo dunque che serba dentro di sè ben più di quanto non appaia di primo acchito.
Masaharu Fukuyama ha avuto modo di esprimersi più volte in peculiari figure genitoriali, amorevoli seppur poco propense nel dimostrare l'affetto: ricordiamo ad esempio il ruolo in Father and Son di Hirokazu Koreeda, o il ruolo del maestro di Kenshin, Hiko Seijuro, in Rurouni Kenshin. Di certo potrebbe ben vestire anche i panni del signor Kamado, in un ruolo altrettanto indimenticabile.
E' sufficiente un ottimo cast (nella foto sopra, il gruppo musicale Man with a Mission in versione cosplay) a fare di un film un'ottima pellicola? Naturalmente no, si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente; molti altri elementi entrano in gioco in tal senso, come lo staff tecnico, il budget, la volontà di trasporre il cuore di un'opera, più che cercarne una tirata spettacolarizzazione, ed altro ancora.
Una poco accorta miscela degli stessi porta a risultati non sempre all'altezza di determinate aspettative persino per gli spettatori giapponesi, come dimostrato dai parziali insuccessi di sala di trasposizioni come L'Attacco dei Giganti, Fullmetal Alchemist o Jojo Diamond is Unbreakable (Chapter I).

Altre pellicole tuttavia, come la già citata pentalogia di Rurouni Kenshin diretta da Keishi Otomo, ma anche il Kingdom di Shinsuke Sato, ci fanno dire che trasposizioni accorate e fedeli sono senz'altro possibili e nulla tolgono al contempo alla bontà dell'opera originale; nel caso di Demon Slayer è ancora presto per dirne alcunché, ma l'ambientazione parzialmente storica e l'abbondanza dell'uso di armi bianche potrebbero suggerire che sì, potrebbe trattarsi di un progetto estremamente ambizioso, ma parimenti fattibile.
Fonti consultate:
Jprime
Rocket News 24