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HakMaxSalv92

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8,5
Introduzione

Questa terza stagione pone degli sviluppi molto interessanti e originali. I temi scelti si evolvono in modo originale, cioè assumono delle sfumature molto inquietanti, soprattutto per via delle ambientazioni in cui hanno luogo le piccole vicende e per via degli argomenti trattati. Come sempre, non mancano i grandi classici, veri e propri sempreverdi del genere horror, i quali sono una vera e propria garanzia del successo di questa serie. Il tutto condito sempre da un'ironia, un sarcasmo e un senso del grottesco finemente incastrati nelle vicende, che conferiscono a queste quel tocco di ilarità che non guasta mai, perché serve ad alleggerire delle trame che altrimenti sarebbero troppo inquietanti, e che soprattutto invitano a non prendersi troppo sul serio e a prendere alcuni aspetti della vita con più leggerezza, senza ovviamente trascurare i messaggi importanti che si nascondono dietro queste vicende, come ad esempio il fatto che l'eccessiva curiosità può uccidere, se viene mal esercitata.

Grafica e colonna sonora

La grafica è rimasta invariata, tra l'uso della CGI e il ricorso a sagome di carta per rappresentare i personaggi delle vicende. Si mantiene quindi quell'equilibrio tra l'uso delle due tecniche di rappresentazione, che è diventato in un certo senso uno dei principali punti di forza, poiché la computer grafica illustra in maniera molto dettagliata l'ambientazione e i particolari della medesima, mentre le sagome di carta forniscono quel senso di lentezza che non fa che aumentare la suspence e la tensione palpabile delle vicende, le quali esplodono all'ultimo momento in tutto il loro orrore, ribrezzo, repulsione, al fine di suscitare lo sgomento, l'ansia e l'angoscia più profonde nello spettatore, il tutto attraverso anche un sapiente uso degli effetti sonori, i quali vengono ben incastrati nelle singole scene o vengono appositamente silenziati per aumentare ulteriormente e sapientemente il senso di disagio provato dai protagonisti e dallo spettatore, come a voler causare uno shock profondo che sconvolge i sensi in modo devastante.

Giudizio finale

Una terza stagione dagli sviluppi intriganti e molto interessanti, con ambientazioni sempre più inquietanti e personaggi altrettanto raccapriccianti.

Voto: 8,5


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Focasaggia

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
«Yami Shibai 3» è la terza parte dei racconti brevi, inquietanti e autoconclusivi a cura dello studio di animazione Ilca, che ha curato anche le serie precedenti.

Adattando in chiave moderna e originale uno stile di narrazione diffuso nel Giappone nella prima metà del XX secolo, riesce, considerando la brevità di esecuzione (ogni episodio dura meno di quattro minuti, volendo escludere la sigla finale), a incutere inquietudine, e paura a tratti, allo spettatore.

Si differenzia molto dalle serie precedenti, già dall'inizio si noteranno evidenti differenze: non compare più come nelle precedenti il narratore che ci introduceva nella storia di turno con una minima descrizione, ma vedremo un bambino intento a disegnare, mentre si sente in sottofondo una specie di filastrocca, identica ad ogni episodio. Poi subito parte la storia: nessun narratore, nessuna intromissione esterna, solo la storia, almeno apparentemente. Al termine si vedrà cosa stesse dipingendo il bambino all'inizio. Ogni episodio si conclude senza mai continuare il precedente, senza mai essere ripreso, gli unici elementi in comune saranno la presenza del bambino e dei suoi disegni.

Mostri ovunque, a differenza delle serie precedenti dove quasi sempre era la situazione che si viveva ad essere disturbante, soffocante sino alla follia: qui ciò che spaventa sarà sempre ben definito, tangibile. Da segnalare l'undicesimo episodio, il più inquietante nella narrazione; in generale non si riscontrano episodi deboli per idee e intenzioni, che siano episodi riusciti o meno dipende dal gusto personale. Buono il finale che fornisce, per la prima volta, alcune spiegazioni sull'intera serie.

La particolare grafica potrebbe infastidire, ma con la visione di più episodi ci si abitua velocemente alla visione. Si è voluto aggiungere rispetto alle serie precedenti un particolare effetto visivo che ricrea i disturbi tipici che si vedevano nelle vecchie VHS. L'ending, molto ritmata e inquietante, si intitola "Nā? Nā? Nā?", ed è cantata dal gruppo The Mirraz.

Consigliato a chi ama le storie horror e a coloro a cui non dispiace la particolare grafica utilizzata.