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Asmodeuss

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7,5
L'adattamento manga de "Il Colore Venuto dallo Spazio" firmato da Gou Tanabe è un'esperienza immersiva nell'orrore cosmico lovecraftiano. La fedeltà al racconto originale è notevole, ma è la maestria del tratto di Tanabe a elevare l'opera. Il "colore" alieno, entità indescrivibile a parole, assume una forma visiva inquietante e cangiante, sfuggendo a ogni definizione e instillando un senso di terrore primordiale. I paesaggi desolati e la progressiva corruzione della fattoria dei Gardner sono resi con un dettaglio minuzioso, creando un'atmosfera opprimente e claustrofobica.
Un elemento distintivo del lavoro di Tanabe è la sua abilità nel catturare le emozioni dei personaggi. Le espressioni di Nahum Gardner, dapprima scettico e poi preda di una crescente angoscia, sono intense e realistiche. Il suo sguardo smarrito, il volto segnato dalla paura e dalla disperazione, comunicano efficacemente il lento scivolamento nella follia causato dall'influenza aliena. Anche i volti degli altri membri della famiglia e degli abitanti del villaggio, testimoni impotenti dell'orrore, sono carichi di terrore e impotenza.
La narrazione visiva di Tanabe è potente e dinamica. Attraverso l'uso sapiente delle inquadrature, delle ombre e dei silenzi grafici, riesce a creare un ritmo incalzante che culmina in sequenze di puro orrore. La rappresentazione della degenerazione fisica e mentale delle vittime del "colore" è disturbante e profondamente efficace. Questo manga non è solo un adattamento, ma una vera e propria interpretazione artistica che amplifica la portata del racconto di Lovecraft, rendendolo accessibile e visceralmente coinvolgente anche per chi non ha familiarità con l'opera originale.


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Focasaggia

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7,5
«Il colore venuto dallo spazio» è un manga, trasposizione di una delle celebri opere di H. P. Lovecraft dal titolo omonimo e disegnato da Gō Tanabe che curerà anche altri adattamenti dello stesso autore.

L'opera originale fu scritta nel 1927 e pubblicata sulla rivista Amazing Stories. Dopo tanti anni ancora escono film che prendono spunti da quell'opera o senza scrupolo alcuno lo copiano per intero, si tratta di uno scritto senza tempo, sempre attuale, sempre disturbante.

Come spesso accade negli scritti dell'autore non si vuole credere a dicerie di zona, solitamente segno di sventura del protagonista di turno, ma le dicerie se ben raccontate sanno essere convincenti. Un racconto dentro il racconto che analizzerà insieme al lettore una scoperta incredibile e incomprensibile, del resto la paura nasce, ed è alimentata, proprio da ciò che non sappiamo, che non riusciamo a catalogare in nessun modo, l'ignoto, parola che affascina sino a quando non ci si trova costretti ad affrontarlo.

Adattare in un manga in bianco e nero un colore, vero protagonista della storia, fa sorridere, eppure il risultato nonostante le evidenti difficoltà riesce a convincere. I disegni sono fedeli all'idea originale, i visi, la fisionomia dei corpi sia umani che animali risultano molto reali, espressivi, ottimi gli sfondi, curati i particolari che magari non si notano ad una prima occhiata. Vi sono scene disturbanti ma mai eccessive, mai volgari.

I protagonisti Nahum Gardner e il suo amico Ammi Pierce si troveranno loro malgrado coinvolti in qualcosa di incomprensibile, un qualcosa che non sapranno gestire, agiranno in maniera diversa e il lettore potrà, immergendosi nella lettura, dare ragione o torto ai due, o considerare un' altra strada che si poteva percorrere. La narrazione è molto scorrevole, il testo ricercato considerando l'autore, vi sono piccole omissioni rispetto all'opera originale ma che non alterano il piacere della lettura.

Consigliato a chi piace l'horror, a chi piace la fantascienza e a chiunque conosca Lovecraft.