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GialluGamer97

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
L’ho trovato divertentissimo e scorre in una maniera incredibile. All’inizio pensavo fosse un hentai, ma si è rivelato più un erotico, o forse un ecchi — scelta che alla fine ho apprezzato di più. La storia, il modo in cui si sviluppa, le svolte dopo certi avvenimenti e le situazioni che ne derivano le ho trovate davvero interessanti.

Per quanto riguarda i personaggi, non brillano per profondità o caratterizzazione. Il professore Sushiaki è insopportabile, inutile e senza spina dorsale. Hiroyuki mi sta proprio sulle scatole. Ryuichi è una fighetta e, come gli altri maschietti, pensa sempre e solo a quello. Yoshida invece mi è piaciuta sin da subito: sfacciata al punto giusto, poi diventata dolce, carina, simpatica ed emotiva da quando si innamora di Yamada, anche se il suo è un amore parecchio morboso. Yamada è buffa e tenera come un animaletto. Sato è tsundere… inutilmente. Saene è caruccia, ma non ho capito a cosa servisse. Suzuki… sinceramente boh.

I disegni — o meglio, l’anatomia — sono completamente sballati, ma alla fine mi ci sono abituato; anzi, ho iniziato a trovarli normali e persino piacevoli. Le tette e la loro fisica mi son piaciute, lo ammetto.

Nel complesso mi è piaciuto. Ha però i suoi alti e bassi: personaggi introdotti e poi spariti nel nulla, parti non spiegate o lasciate aperte, momenti totalmente senza senso e altre sequenze che non mi hanno convinto. A un certo punto sembrava quasi una telenovela. Il finale non è stato male, anzi è abbastanza chiaro, ma avrei voluto qualcosa di più esplicito, accidenti! Dopo tutto quello che è successo volevo vedere, non solo intuire. Avrei preferito reagire con un “Sì, cavolo, finalmente!”, invece mi sono ritrovato con un “Sì, però… uffa. Si capisce, ok, ma perché non mostrarlo? Perché devo andare sempre di immaginazione?”.

Ammetto che la gestione del finale ha influito negativamente sul voto complessivo. Sono un po’ triste. Hiroya Oku, sei un senza palle!


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riprova

Volumi letti: 8/8 --- Voto 8
Nonostante sia stato pubblicato prima di "Zero-One", "Hen" è un'opera più matura e riuscita. Tocca temi importanti come il rincorrere o essere rincorsi in amore, la possibilità di aprire i nostri sentimenti verso gli altri, il tutto ambientato nella solita Tokyo, molto interessante da rileggere 30 anni dopo. Ora che abbiamo visto e letto di tutto, dai distopici più estremi ("Blame!") fino all'assenza di personalità alla Makoto Shinkai, leggere quest'opera prima di Oku per me è stato rinfrescante e interessante.

La trama scorre veloce, con alcune accelerate fatte con tagli netti di ambientazione, inizialmente stupiscono, i personaggi vengono introdotti gradualmente e con stile, il tema di fondo resta l'amore ma credo riesca anche ad andare oltre in alcuni punti nei quali l'amore per l'altro tocca l'amor proprio.

Senza voler spoilerare troppo, una delle due protagoniste inizia con un carattere complesso, piena di bugie anche verso se stessa, piena di odio e manipolazione e gradualmente si fa "sciogliere" dagli effetti che l'amore (o forse l'impossibilità di possedere fino in fondo l'oggetto del suo desiderio?).

La categoria è ecchi, ci sono alcune scene di sesso esplicito, ma mai pornografico, in sostanza consigliatissimo ancora oggi per tutti quegli adolescenti alle prime armi con le relazioni sentimentali che hanno voglia di curiosare nella mente e nel cuore altrui (più che nelle mutande).

Peccato per le copertine, fuori luogo ancora oggi, che lo fanno sembrare un qualsiasi hentai, mentre invece è un opera degna di questo nome, e sicuramente degna di essere riletta anche oggi.

Aggiungo un paio di dettagli: ci sono un paio di "morali" interessanti, una è sicuramente il fatto che nonostante esistano esseri umani apparentemente perfetti, belli, di successo... la vita è incredibilmente difficile anche per loro!

Per tutte le persone che hanno criticato finale e intreccio, ammetto che non sia facile seguirlo, soprattutto nel finale in cui ad ogni pagina e spesso anche un paio di volte a pagina si cambia scena e contesto, ma fidatevi: ha tutto senso. Basta rifletterci un po' e vedrete che Oku non ha fatto errori, siamo noi, col nostro cervello che ormai siamo abituati ad avere tutto spiegato in ogni dettaglio, invece non tutto ha sempre bisogno di spiegazione immediata, metteteci del vostro!


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Ottrano

Volumi letti: 16/8 --- Voto 5
Beh, che dire di "Hen"? Una prima prova un po' "steccata" dal maestro di Hiroya Oku. Il manga parla della storia di una ragazza che conduce una vita alquanto dissoluta ma che inspiegabilmente si innamora di un'altra ragazza, la stessa cosa succede anche ad un ragazzo nei confronti di un altro ragazzo.
La trama fin qui sembra promettere bene ma qui vediamo tutta l'inesperienza del nostro mangaka, soprattutto in tre punti. Punto primo il disegno ancora acerbo con donne scheletriche ma alquanto generose di seno (chissà la schiena?) improbabili anche le figure maschili. Punto secondo, la totale assenza di un filo logico che lega la storia, ci sono personaggi che appaiono e scompaiono di punto in bianco. Punto terzo la poca caratterizzazione dei personaggi, che, a parte Chizuru Yoshida, sembrano non avere dei veri e propri caratteri. Alla luce di tutto questo anche il finale sembra "insipido" e raffazzonato alla "buona". Per tutti questi motivi do ad "Hen" un voto che non può certo andare nella sufficienza, anche se molti spunti erano ottimi ma andavano sviluppati meglio.

Bread Pak

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Bread Pak

Volumi letti: 16/8 --- Voto 4
Hen... un buco nell'acqua del Sig. Oku. Onestamente c'è poco altro da aggiungere, la storia vede dei personaggi che appaiono e scompaiono in poche pagine senza lasciare traccia della loro venuta, donne che si trasferiscono da un posto ad un altro senza apparente motivo e senza chiedere il permesso a chi poi la deve ospitare. La trama si perde e non arriva da nessuna parte visto che alla fine di tutti i possibili finali si è scelto quello più tranquillo e che non fa male a nessuno e proprio per questo non lascia nessun segno nel lettore. Questo manga narra le avventura di una ragazza bellissima che si trova contro ogni pervesione ad innamorarsi di una persona dello stesso sesso, da qui si aprono una serie di eventi/situazione che metteranno alla prova l'amore di Yoshida. Il tutto si risolverà con la frase con cui ho aperto questa recensione, ovvero: "Un buco nell'acqua". I disegni sono particolari e a mio avviso anche brutti con figure troppo sottili, scheletriche e delle teste da mostri di helloween...
Fortunatamente l'autore si redimerà realizzando Gantz.