Durante una conferenza stampa durante l'ultimo Japan Expo 2025 a Parigi, Kazuhiko Torishima, ex editor di Weekly Shonen Jump e figura storica del mondo manga, ha espresso una posizione controversa riguardo al manga L'Attacco dei Giganti. Nonostante il grande successo globale della serie di manga di Hajime Isayama, Torishima ha sostenuto che questa non sia riuscita a lasciare un impatto duraturo né a mantenere vendite stabili nel tempo.
Torishima il rimo giorno del Japan Expo con il presidente francesce Macron
Avec la légende Kazuhiko Torishima qui nous fait l’honneur de sa présence à la Japan Expo. Vive la culture qui nous rapproche ! pic.twitter.com/xi2aH9HWAf
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) July 3, 2025
Secondo Torishima, la complessità e la trama intricata di Attacco dei giganti potrebbero, alla lunga, allontanare i lettori. “Creare un personaggio è una cosa semplice. Anche un bambino può farlo,” ha spiegato, riferendosi a una conversazione con un editore tedesco che ha osservato come le vendite del manga di Isayama siano calate rapidamente una volta concluso l’anime.
Al contrario, Torishima ha citato Dragon Ball e Naruto come esempi di manga che continuano a vendere bene anche anni dopo la fine delle loro serie animate. “In queste opere, i lettori vivono la storia attraverso gli occhi dei protagonisti. Non è tanto la trama, ma il viaggio vissuto insieme al personaggio che li cattura,” ha sottolineato.
L’ex direttore ha anche condiviso la sua filosofia di narrazione, maturata grazie alla collaborazione con Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball. Torishima ha menzionato Tom & Jerry come modello di racconto semplice ed efficace, basato su un concetto elementare ma sempre divertente: il gatto che insegue il topo. “È un racconto semplice, senza grandi insegnamenti, ma è piacevole da guardare,” ha detto.
Da questo punto di vista, Torishima ritiene che un manga debba puntare principalmente al divertimento del lettore, piuttosto che lasciare un’impronta profonda o complessa. “Lo scopo di un’opera dovrebbe essere farla leggere per piacere, senza dover necessariamente trattenere qualcosa,” ha affermato, criticando Attack on Titan proprio per la sua narrazione complessa.

Nonostante queste critiche, è innegabile però che L'attacco dei Giganti sia stato un enorme successo commerciale e di critica, con oltre 140 milioni di copie vendute e un pubblico affezionato anche a livello internazionale. La serie ha colpito i lettori con la sua trama dark e matura e, comunque, anche dopo la conclusione dell’anime, il franchise continua a godere di grande popolarità.
La posizione di Torishima offre uno spunto interessante di riflessione sul rapporto tra complessità narrativa e appeal duraturo nei manga, e su cosa renda davvero un’opera indimenticabile per i lettori di tutte le età.
Fonte: CBR
Credo sia più una questione di fasce di età rispetto al target in sé, partendo dal presupposto che manga come Dragon Ball o Naruto che sono qualitativamente validi, al di là della semplicità o meno della storia, me li leggo volentieri anche oggi.
Ma pensare che a essere immortali meritino essere solo opere dalla storia piú infantile, questo no.
Dissento fortemente dalla sua idea di come dovrebbero essere solo i manga.
Weekly Shonen Jump e Bessatsu Shōnen Magazine* sono due riviste dello stesso target ma con un'anima completamente diversa soprattutto negli anni Ottanta fino al Duemila quando Jump aveva in maggioranza lettori bambini e ragazzini.
*Rivista nata solo nel 2009.
Esatto.
Io sono contento che Dragon Ball in tutto il mondo ha appassionato milioni di bambini... Ma non è l'unico modo di proporre un manga per ragazzi.
Anche ai tempi d'oro di DB c'erano manga dello stesso genere con un mood diverso.
C'erano storie più serie e meno commerciali... Anch'esse hanno avuto successo e vinto prestigiosi premi.
È una constatazione antica come la storia dell'intrattenimento. Le battute di Plauto erano più ricordate dal pubblico "generalista" di quelle di Terenzio...eh e chissene!
Da quando l'Uomo vive di solo pane?
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